Sul purgatorio e le anime purganti

Soprattutto nel mese di novembre siamo stimolati da esperienze straordinarie di santi, della Beata Elisabetta Canori Mora (1777-1825) sull'efficacia del suffragio per le anime purganti

Tratto da "Il Settimanale di Padre Pio", n. 41 del 28 ottobre 2018

La Beata Elisabetta Canori Mora (1777-1825) scrive nel suo Diario: «Il 17 giugno 1814 mi apparve papa Pio VI [morto nel 1799] e mi chiese che pregassi per lui, perché era ancora in Purgatorio... Mi disse: "Va' dal tuo padre spirituale e lui ti svelerà quello che devi fare per ottenermi questa grazia. Ti prometto di non abbandonarti mai e di essere il tuo protettore dal Cielo"... Il mio padre spirituale mi chiese di andare cinque volte alla chiesa di Santa Maria Maggiore a visitare l'altare di san Pio V e pregarlo per la liberazione del suo successore... Il giorno seguente, all'ora dei vespri, mi venne assicurato che entrava in Paradiso... Il 19 giugno, nella Comunione, vidi questo santo Pontefice davanti al trono di Dio».


«L'8 novembre 1819, dopo la Comunione, mi apparve l'anima del cardinal Scotti che mi disse: "La divina giustizia mi aveva condannato in Purgatorio per trent'anni e il Signore ora mi libera... Le tue penitenze, digiuni e preghiere hanno soddisfatto la giustizia divina, per i meriti infiniti del divin Redentore, a cui hai unito la tua penitenza, i digiuni e le preghiere a mio suffragio. Ora vado in Cielo a godere l'immenso bene per tutta l'interminabile eternità"».

«Il 2 novembre 1822 mi sono ricordata che cominciava l'ottavario per i defunti, e pregai con fervore il Signore per loro. Gli dissi: "Dammi la chiave di questo terribile carcere, come ti sei degnato di darmela altre volte, perché sento un grande desiderio di tirar fuori dal Purgatorio quelle anime sante.


Ti supplico questa grazia per i meriti infiniti della tua Passione e Morte...". Il Signore mi disse: "Presèntati in quel carcere e porta loro la consolante notizia che presto saranno con me in Paradiso". In quel momento apparvero tre angeli che mi accompagnarono nel carcere del Purgatorio... Non mi è possibile raccontare la gioia e il sollievo di quelle anime e quanto grande fu la loro gratitudine e la loro lode all'infinita misericordia di Dio. Il giorno dopo andai in chiesa e vi stetti per oltre tre ore pregando per le anime del Purgatorio e il Signore si degnò di mostrarmi il trionfo della sua misericordia e vidi quelle anime che, in fila, accompagnate dai loro Angeli custodi, entravano gloriose e trionfanti in Cielo.


Tutti i giorni dell'ottavario accadde lo stesso per nove giorni... Si può dire che con nove enormi file (una al giorno) il Purgatorio si spopolò: non vi può essere visione più bella di questa, che sta a dimostrare l'infinita misericordia di Dio e il grande trionfo degli infiniti meriti del preziosissimo Sangue di Gesù Cristo».


Tratto da "Il Settimanale di Padre Pio", n. 41 del 28 Ottobre 2018

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