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Visualizzazione dei post da giugno, 2023

Zuppi a Mosca, timidi segnali di apertura

Il risultato più importante della missione del cardinale Matteo  Zuppi   a Mosca è il fatto di aver avuto luogo. Cosa niente affatto scontata pochi giorni fa Riccardo Cascioli in "Nuova Bussola"  – 30 giugno 2023 Il cardinale Zuppi con il patriarca Kirill Il risultato più importante della missione del cardinale Matteo Zuppi a Mosca, svoltasi il 28 e 29 giugno, è probabilmente il fatto di aver avuto luogo. Cosa niente affatto scontata solo pochi giorni prima della partenza per la Russia. Né Kiev né Mosca vogliono al momento dei mediatori, men che meno vogliono la Santa Sede. E se il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accolto l'inviato del Papa, cardinale Zuppi, all'inizio di giugno è stato solo per spiegargli ancora una volta che l'unica cosa che si attende dalla Santa Sede è che si schieri al suo fianco senza se e senza ma. A Mosca invece il presidente Vladimir Putin e il ministro degli Esteri Sergej Lavrov hanno semplicemente ignorato l'ospite venuto da

XIII Domenica

XIII Domenica (Mt 10,37-42) "Io so n o mite e umile di cuore" . E Lei  è apparsa come Regina di questo amore mite e umile   Da dove  n asce la forza per affrontare anche il marti rio? Dalla profonda e intima unione con   la meta della vita  cioè con Cristo  crocefisso e risorto , perché il martirio e la vocazione al   martirio non sono il risultato  solo  di uno sforzo umano, ma sono  l'unica risposta ad una iniziativa  e ad una chiamata eucaristica domenicale  di  Dio, son o  un dono della Su a grazia, che rende capaci  di offrire purificati la propria vita per amore a Cristo e alla Chiesa, e così gratu i tamente  a tutto il mondo.  Se leggiamo le vit e dei martiri rimaniamo stupiti per la   serenità e il coraggio nell'affrontare la sofferenza e la  morte: la potenza di Dio si manifesta pienamente nell a deb o lezza, nella povertà di chi si affida nell'Eucarestia di   ogni  d omenica  a Lui e ripone solo in Lui la propria speranza ( 2 Cor 12,9).   Ma è importante

Lo spirito di Hegel domina in Vaticano

Dal Sinodo sulla sinodalità  a ll'happening  sulla fratellanza universale, fino al la Settimana sociale dei cattolici italiani, tutto nella Chiesa è ormai affrontato con le categorie di  Hegel: è vero ed espressione dello Spirito quanto è attuale : occorre la disponibilità ad abbandonare  le verità precedenti per ACCOGLIERE QUELLE NUOVE. Non che le verità precedenti fossero sbagliat e , il fatto è che non sono più attuali Stefano Fontana nella "Nuova Bussola" – 29 giugno 2023 Un tempo mai si sarebbe detto che il filosofo idealista Georg Wilhelm Friederich Hegel (1770-1831) potesse farla da padrone nella teologia cattolica, tantomeno che i documenti del magistero della Chiesa vi si potessero ispirare. In casa cattolica, l'idealismo hegeliano era visto come la coerente versione filosofica del protestantesimo e come la forma più matura della negazione moderna della trascendenza. Però da molto tempo ormai non la pensano più così i teologi di grido e anche il magistero usa

I papi e la massoneria, diritti di Dio e dell'uomo contro al gnosi

Fra il 1732  e il 1903 il Magistero pontificio si batte in difesa della verità (teologica, filosofica e storica) contro il rinnovato pericolo gnostico rappresentato  dalla mentalità massonica. Uno sforzo profetico riconosciuto da Angela  P ellicciari, nel suo testo appena ristampato "I  papi e la massoneria" (Ed. Ares) An gela  Pellicciari nella "Nuova Bussola" – 28 giugno 2023 Per caso mi sono imbattuta nel Risorgimento, avvenimento storico verso cui mai avevo provato interesse. Ma quando mi sono accorta che tutte le narrazioni che mi erano arrivate a riguardo erano false, volutamente false, ho passato anni a studiare i fatti del Risorgimento: una guerra di religione furiosa scatenata contro la religione cattolica, cioè contro di noi, dalle potenze protestanti e massoniche che avevano trovato nei Savoia un suddito contento di essere tale. In nome della morale, della libertà, del progresso e della costituzione.   Dietro ai Savoia e alla classe dirigente liberale c&#

Il Cai, le croci e le montagne (che ci parlano di Dio)

Al  s uo portale il Club Alpino italiano  disapprova l'i n stallazione di nuove croci sulle vette; ma poi fa un parziale dietrofront: non c'è "una posizione ufficiale" . All'origine, il mancato riconoscimento dell a  meta eterna a cui la Croce e le stesse montagne ci richiamano Ermes Dovico nella "Nuova Bussola" – 28 giugno 20 Croce di vetta. Licenza Pixabay «Prima che nascessero i monti / e la terra e il mondo fossero generati / da sempre e per sempre tu sei, Dio» (Sal 89,2). Le lodi mattutine di ieri, 26 giugno, ci ricordano che l'intera creazione - dai monti a tutta la realtà di cui noi stessi facciamo parte - è opera dell'Eterno, cioè di Dio. Esse ci parlano dello stesso Dio che si è incarnato nella pienezza dei tempi, condividendo tutto della condizione umana (tranne il peccato) fino a lasciarsi crocifiggere per la nostra salvezza. È quindi curioso, sebbene non originale, che oggi, A. D. 2023, si possa definire «anacronistico» quel simbolo,

E' venerabile suor Lucia di Fatima, una vita per il cuore di Maria

Riconosciute le virtù eroiche di suor Lucia di Fatima che visse la s ua chiamata alla santità  fin da prima delle apparizioni. E con la sua intera e lunga vita ricorda alla Chiesa e al mondo  l a necessità di convertirsi a Dio, rifugiand osi nel Cuore Immacolato di Maria Suor Lucia Il  22 giugno, dopo aver ricevuto il benestare di papa Francesco, il Dicastero delle Cause dei Santi ha promulgato, tra gli altri, il decreto che riconosce le virtù eroiche di suor Maria Lucia di Gesù e del Cuore Immacolato. Questo il nome completo, da carmelitana scalza, di colei che è più semplicemente conosciuta come suor Lucia di Fatima (28 marzo 1907 - 13 febbraio 2005), che da ieri gode quindi del titolo di «venerabile», il gradino che precede l'eventuale beatificazione.   Si può leggere come una carezza della Provvidenza il fatto che questo decreto giunga nel mese del Sacro Cuore di Gesù e a pochi giorni dalla collegata memoria liturgica del Cuore Immacolato di Maria. Una devozione, quest'ulti

San Josemarìa Escrivà

Fondatore dell'Opus Dei, ebbe il merito di ric o rdare che tutti gli uomini sono chiamati alla santità , raggiungibile anzitutto con la santificazione del lavoro quotidiano   «O sappiamo trovare il Signore nella nostra vita ordinaria, o non lo troveremo mai», insegnava san  Josemaría   Escrivá  (1902-1975), il fondatore dell'Opus Dei, che ebbe il merito di ricordare che tutti gli uomini sono chiamati alla santità, raggiungibile anzitutto con la santificazione del lavoro quotidiano. Secondogenito di sei figli, nato a  Barbastro  (nel nord della Spagna) da un mercante di tessuti e una casalinga, che gli impartirono una solida educazione cristiana,  Josemaría  seppe affrontare i dolori della sua fanciullezza, durante la quale vide morire tre sorelle a breve distanza l'una d'altra, e il padre perse il lavoro. Fra i 15 e i 16 anni, dopo aver osservato le orme lasciate sulla neve da un carmelitano scalzo («altri fanno tanti sacrifici per Dio e per il prossimo, e io non sarò c

Medjugorje, la pace passa dalla preghiera e daL digiuno

Il 24 giugno 1981, secondo la testimonianza dei veggenti, la Madonna appariva per la prima volta a Me djugorje. Tante  l e esortazioni  delle presunte apparizioni,  in questi 42 anni, alla preghiera e al digiuno, necessari per fermare le terribili guerre  e avere la pace. E anche per il rinnovamento della Chiesa Marinko Sakota nella "Nuova Bussola" – 25 giugno 2023 Riportiamo di seguito alcuni stralci della prefazione di padre Marinko Šakota al libro di Marco Vignati Medjugorje - la Storia, il Messaggio (Edizioni Ares), di cui è stato appena pubblicato il primo di due volumi   Ci siamo mai chiesti perché la Madonna appare? Perché dall'eternità viene sulla terra per noi uomini? Perché viene proprio in questo tempo, oggi? Cosa desidera la Madonna? Cosa si aspetta da noi credenti? Considerando le sue apparizioni nel 1858 a Lourdes, nel 1917 a Fatima e nel 1981 a Kibeho (Ruanda), vediamo che la Madonna appare in tempi di crisi.   Secondo la testimonianza di sei veggenti, la M

XI Domenica

 XI Domenica (Mt 9,36  – 10,8) "Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, li mandò)  È la  nostra  Chiesa apostolica  in ogni Vescovo con  tutti  i  Pap i in continuità nella Tradizione, costitutiva della Rivelazione con la Scrittura .   Dopo il racconto della vocazione di Matteo-Levi di domenica scorsa, questa settimana lo stesso san Matteo ci presenta la missione del gruppo dei Dodici, finalmente formato.   Gesù aveva già associato a sé molti discepoli, significativamente Matteo si mette fra gli ultimi chiamati, ma non aveva ancora costituito il gruppo dei dodici Apostoli.   Apostolo significa inviato, ossia rappresentante con gli stessi poteri di chi lo ha inviato. In un mondo in cui era difficile comunicare, succedeva spesso che chi esercitava un'autorità incaricasse un altro di agire in nome e per conto suo proprio, in modo da recapitare messaggi importanti, mantenere contatti ufficiali o concludere accordi.   Nell'Antico Testamento anche Dio si era servito di messagger