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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

Maria madre di Dio e Regina della pace

 Maria Madre di Dio (Lc  2,16-21) " I pastori trovarono Maria e Giuseppe  e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo il nome Gesù".  Già dal  I  gennaio del 2007 Benedetto XVI aveva messo in luce la pazzia della   guerra  poiché con l'energia nucleare c'è la fine  sia  di vinti e  sia di vincitori   Cari fratelli e sorelle! L'odierna liturgia contempla, come in un mosaico, diversi fatti e realtà messianiche, ma l'attenzione si concentra particolarmente su Maria, Madre di Dio. Otto giorni dopo la nascita di Gesù, ricordiamo la Madre, la  Theotókos , colei che "ha dato alla luce il Re che governa il cielo e la terra per i secoli in eterno" (Antifona d'ingresso;  cfr   Sedulio ). La liturgia medita oggi sul Verbo fatto uomo, e ripete che è nato dalla Vergine. Riflette sulla circoncisione di Gesù come rito di aggregazione alla comunità, e contempla Dio che ha dato il suo Unigenito Figlio come capo del "nuovo popolo" per mezzo di Maria. Ri

La salita al Cielo attraveraso il pre-paradiso di Benedetto XVI lascia la terra più al buio

Per Benedetto XVI l'unico luogo teologico era la fede apostolica. Con lui ogni fedele cattolico si sentiva garantito di essere guidato dalla Chiesa ad aderire alle stesse verità di fede degli Apostoli Stefano Fontana in "Osservatorio Van Thuan" – 31 dicembre 2022 La salita al cielo di Joseph Ratzinger/Benedetto XVI alle 9,34 del 31 dicembre lascia la terra più al buio. La fede è anche luce e conoscenza che, nel suo matrimonio con la ragione, diffonde chiarezza, dissolve le tenebre, supera i dubbi angosciosi, dà gioia all'intelligenza, sottrae dalla dittatura del tempo e conferisce una libertà riempita di verità. Giovanni Paolo II aveva detto che la frase del Vangelo che egli più amava era: "La verità vi farà liberi". Non so se Benedetto XVI abbia mai risposto ad una domanda su questo punto, ma penso che condividesse. La verità, che vive assieme alla carità (Veritas in caritate e Caritas in veritate) può essere vista come il centro della sua vita, della sua r

Benedetti XVI di fronte alla morte

Una lettera che nelle frasi finali assume un sapore profetico perché assomiglia a un vero e proprio testamento spirituale. Questo è il passaggio profetico a firma del papa Benedetto XVI, una sua intensa riflessione sulla morte: «Ben presto mi troverò di fronte al giudice ultimo della mia vita. Anche se nel guardare indietro alla mia lunga vita posso avere tanto motivo di spavento e paura, sono comunque con l'animo lieto perché confido fermamente che il Signore non è solo il giudice giusto, ma al contempo l'amico e il fratello che ha già patito egli stesso le mie insufficienze e perciò, in quanto giudice, è al contempo mio avvocato (Paraclito). In vista dell'ora del giudizio mi diviene così chiara la grazia dell'essere cristiano. L'essere cristiano mi dona la conoscenza, di più, l'amicizia con il giudice della mia vita e mi consente di attraversare con fiducia la porta oscura della morte. In proposito mi ritorna di continuo in mente quello che Giovanni racconta a

L'eutanasia si batte con la speranza. La conferma dal Belgio

Le vere medicine contro la tentazione di eutanasia sono l'affetto, la vicinanza, la compartecipazione del dolore e soprattutto la speranza che scopre nel soffrire un senso trascendente e una luce, una responsabilità sulla vita dopo la morte Tommaso Scandroglio in "La Nuova Bussola" – 31 dicembre 2022 L'ultimo rapporto sull'eutanasia in Belgio mostra che nel 2020-21 sono state uccise ben 5.145 persone. A determinare la richiesta di farla finita non sono tanto le sofferenze fisiche quanto quelle psicologiche. Ciò conferma l'importanza di medicine come l'affetto, la vicinanza e soprattutto la luce e il senso che solo la fede possono dare. Una lezione anche per l'Italia In Italia esiste una legge, la 219/17, che permette di far accedere all'eutanasia tutti: adulti capaci di intendere e volere e incapaci, nonché minori. Per scoprire quali frutti questa legge nel futuro porterà nel nostro Paese, basta andare a vedere cosa accade in quei Paesi in cui le l

La pace è una realtà. Cristo è la nostra pace

La pace è una realtà Cristo è la nostra pace Luigi Negri in "La Nuova Bussola" – 31 dicembre 2022  In occasione del primo anniversario della morte terrena, ricordiamo monsignor Luigi Negri ripubblicando una sua riflessione, apparsa sulla Bussola il 23 dicembre 2012, e che in tempi così dominati dalle guerre è un giudizio più che mai attuale. Questo articolo è anche contenuto nel libro "Indomabili - Perché certi che Cristo è con noi", che raccoglie tutti i suoi interventi sulla Bussola.   Monsignor Luigi Negri Se c'è una cosa evidente in questi momenti è che l'uomo e la società vivono senza pace. La pace è la conoscenza profonda della propria identità nella sua verità. E' il criterio giusto dei rapporti con le persone, con le cose, è un rapporto costruttivo e responsabile con la realtà e con la società. Cioè la pace è l'esigenza di una pienezza umana, capace di investire la realtà di questa pienezza.   Oggi la pace - che pure è una esigenza fondamenta

Sacra Famiglia

Oggi la Chiesa celebra il mistero della Sacra Famiglia nei trent'anni, modello di vita vissuta per ogni famiglia, perché è stato nella Santa Casa di Nazareth che si è compiuto l'avvenimento immenso di poter amare Dio e il prossimo con un unico indivisibile gesto" (padre A.m. Sicari).   «Il Natale ci ha già mostrato la Sacra Famiglia raccolta nella grotta di Betlemme, ma oggi siamo invitati a contemplarla nella casetta di Nazareth, dove Maria e Giuseppe sono intenti a far crescere, giorno dopo giorno, il fanciullo Gesù. Possiamo immaginarla facilmente (gli artisti l'hanno fatto spesso) in mille situazioni e atteggiamenti, mettendo in primo piano o la Vergine santa accanto al suo Bambino, o il buon san Giuseppe nella bottega di falegname dove il fanciullo impara anche il lavoro umano, giocando». Le parole di padre Antonio Maria Sicari ci aiutano a presentare il grande mistero celebrato oggi, la Sacra Famiglia, stella polare per ottenere quella salvezza e beatitudine eter

La svolta benedetta di PapaFrancesco

La Svolta benedetta di Papa Francesco Marcello Veneziani su "La Verità" – 17dicembre 2022 Ma è solo una mia impressione o Papa Francesco sta cambiando da qualche tempo le sue posizioni? Cosa sta succedendo nella Chiesa, soprattutto al suo massimo vertice? Mi pare più prudente ed equilibrato, Papa Bergoglio, che ieri ha compiuto 86 anni, più Santo Padre e meno presidente di ong, più cattolico e cristiano rispetto al "papulismo" ecologista e umanitario che lo ha caratterizzato finora. Una svolta ancora timida ma benedetta, per citare il suo predecessore. Sembra attenuata la sua riduzione del Papato ad Alto Protettore dei Migranti. Non che abbia cambiato linea ma i suoi messaggi più recenti si occupano di più cose in cielo e in terra che le traversate marittime dei richiedenti asilo.   Se dovessi datare la svolta e farla coincidere con un fatto simbolico, direi che tutto questo cambiamento si avverte da quando è su una sedia a rotelle, per via dei suoi problemi di deam

Nuovi interrogativi su Papa Francesco

Papa Francesco sta cambiando da qualche tempo le sue posizioni ("La Verità, 17 dicembre 2022) o ci troviamo di fronte allo svolgimento di un programma politico ispirato a una coerente filosofia della prassi? Roberto de Mattei in "Corrispondenza Romana" – 28 dicembre 2022 Natale, si sa, è una stagione di buoni sentimenti ed è comprensibile che papa Francesco abbia scelto questo momento per entrare nelle case degli italiani, attraverso l'intervista che ha rilasciato il 18 dicembre a Canale 5 sul tema "Il Natale che vorrei". I temi che ha toccato sono argomenti a cui ognuno è sensibile, come la guerra, la povertà, la fame, l'inverno demografico, lo sport, i bambini. Le sue osservazioni sono sembrate ispirate a un buon senso naturale, tralasciando però di toccare le questioni di fondo, in tema di fede e di morale, che pure interpellano ogni giorno la nostra vita quotidiana. Molti di questi problemi vengono affrontati in due libri, apparsi in questi giorni,

Luci e ombre sulla Grotta di Betlemme

Dietro la culla di Betlemme c'è, inseparabile, l'ombra della croce del Calvario. Quando ci avviciniamo al Presepe, ricordiamolo, e allora il Natale sarà un vero Natale Cristina de Magistris in "Corrispondenza Romana" – 21 dicembre 2022 «Toglietemi dagli occhi questi spregevoli panni e questa capanna indegna del Dio che adoro!». Così l'eretico Marcione, già nei primi secoli, reagiva davanti al mistero di Betlemme. Ma quei panni e quella capanna noi li adoriamo, poiché riflettono i gusti di Dio, la Sua sapienza, la Sua gloria e, soprattutto, il Suo amore. È pur vero che l'iconografia, come l'arte e la poesia in genere, hanno spesso rappresentato la povertà e l'abbassamento della Nascita del Redentore avvolta di luce, di splendore e di Angeli osannanti e adoranti. Ma fu così che avvenne la Nascita del Redentore? Il dato rivelato non sembra affermarlo. San Luca, con brevi ma sublimi pennellate, così descrive quell'evento in cui l'Eterno entrò nel t

Natale 2022, aria nuova. Non ce piu tanta voglia di essere atei. Il fascino di Gesù. Le sorprendenti parole di Sofri, Polito, Houbleberq

Natale 2022, aria nuova. Non c'è più tanta voglia di essere atei. Il facsino di Gesù. Le sorprendenti parole di Sofri, Polito, Houellebecq … Antonio Socci in "Libero" – 24 e 25 dicembre 2022 Da dove viene  il fascino del Natale ? Perché  coinvolge tutti , anche i non credenti? Perché ogni anno – tanto più oggi, dopo la pandemia – tutti ci concediamo un sorriso,  in qualche modo in nome del bambino di Betlemme , se non altro mettendo luci o addobbi o facendo l'albero o il presepe o un gesto di solidarietà o scambiandoci doni e auguri? Perché questa sorta di  tregua ? Perché il Natale produce questa atmosfera? Intravedo  due motivi . Il primo: perché non è il rito di una religione, una credenza o un'opinione, ma  è un fatto storico , un avvenimento accaduto in un preciso momento e in un luogo. Un fatto è innegabile, quindi è universale.  Cristo stesso, diceva don Luigi Giussani, è "l'Accaduto" e Gesù è profondamente e misteriosamente affascinante. Per

Italia, nascono sempre meno bambini. L'istat, denatalità mai così accentuata

Italia: nascono sempre meno bambini. L'Istat: denatalità mai così accentuata Aldo Maria Valli in "Duc in altum" – 27 dicembre 2022 In un libro uscito nel 1975 e intitolato 2024 lo scrittore francese Jean Dutourd immaginò lo stupore dei passanti nell'assistere a una scena curiosa, insolita, decisamente fuori tempo. Ma non solo stupore. Nei volti delle persone c'era anche un po' di disgusto, come se avessero visto qualcosa di scandaloso. Che cosa avevano visto? Un papà sulla trentina che camminava tenendo per mano il suo bambino.   La scena torna alla mente leggendo gli ultimi dati dell'Istat sulla crisi della natalità in Italia.   ***   Istat   Natalità e fecondità della popolazione residente   Nuovo record negativo per le nascite   Nel 2021 le nascite della popolazione residente sono 400.249, circa 4.500 in meno rispetto al 2020 (-1,1%). Anche nel 2021 c'è un nuovo superamento, al ribasso, del record di denatalità. Dal 2008 le nascite sono diminuite di