Mons. Antonio Suetta, abrogare la 194 si p uò. Ma servono formazione e preghiera.
La sentenza della Corte Suprema USA sull'aborto può offrire ai pro vita italiani «un'opportunità per mettere in discussione una legge ingiusta». C'è un grande lavoro da fare sul piano normativo e culturale, perché «nessuna ragione può prevalere sulla sacralità della vita umana». La Chiesa non può, in nome del dialogo, venir meno alla «doverosa chiarezza» su aborto e 194. E serve recuperare la convinzione che «le buone battaglie si vincono innanzitutto con la forza di Dio». La Bussola intervista Antonio Suetta, vescovo di Ventimiglia - San Remo. Ermes Dovico, in "La Nuova Bussola" – 28 giugno 2022 La sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti, che ha cancellato il diritto federale all'aborto imposto nel 1973 con la decisione Roe vs Wade, fa discutere, com'era prevedibile, mezzo mondo. E fa sperare anche la variegata galassia pro vita italiana, riguardo alla possibilità di arrivare un giorno all'abrogazione della Legg