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Padre Livio 'Con Maria sulla strada verso la Pasqua'

Il recente volume del direttore di Ra dio Maria offre un prezioso percorso spirituale, con spazi dedi c ati alle proprie riflessioni, per accompagnare il fedele, attr a verso la meditazione  sulla Parola e la preghiera con  M aria, nel tempo fecondo della Quaresima i n  attesa di risorgere con Cristo a vita nuova Fabio Piemonte – in "La Nuova Bussola" – 2 3  marzo 2023 «Il mistero pasquale della nostra salvezza non è soltanto un evento del passato ma, per volontà di Gesù Cristo espressa nell'ultima cena, rivive in ogni celebrazione eucaristica, affinché possiamo partecipare attivamente e ottenere i frutti della redenzione». Con questo auspicio padre Livio Fanzaga, noto direttore di Radio Maria, apre il recente volume Con Maria sulla strada verso la Pasqua (San Paolo 2023, pp. 160)   Costellato di numerosi spazi per scrivere le proprie riflessioni, il libro intende offrire un prezioso percorso spirituale per accompagnare il fedele, attraverso la meditazione sulla Parola e

'Confessione in crisi perché è sparito il senso del peccato'

La preparazione alla Pasqua è  il tempo ideale  non solo per confessarsi prima dell a comunione ma anche per riscoprirne il verso senso . A "la Bussola" il domenicano padre Thomas Bonino parla di questo sacramento spesso dimenticato o ridotto a una chiacch i erata e arriva al cuore: misericordia e giustizia di Dio  vanno sempre insieme Nico Spuntoni in "La Nuova Bussola" – 28 marzo 2023 Ascolta la versione audio dell'articol o Il cardinal Giacomo Biffi diceva che il modo più efficace che abbiamo per vivere la Pasqua ci è dato nel sacramento della Riconciliazione. Non a caso, Giovanni colloca proprio nel contesto pasquale la trasmissione da parte di Cristo del potere di rimettere i peccati. Oggi quello che forse è il sacramento più umano sembra diventato, paradossalmente, il meno popolare. Ma, come sosteneva il cardinale Joachim Meisner, «Dio non si mostra mai così tanto Dio come quando perdona» Per questo, nella Quaresima che è il tempo penitenziale per eccellen

L'Indulgenza plenaria della divina Misericordia (II Domenica di Pasqua (Gv 20,19-31) Otto giorni dopo venne Gesù

Celebrate il Signore perché è buono, eterna è la sua miser i cordia   1.  L'Ottava pasquale termina con il dono dell'indulgenza plenaria  della divina Misericordia.  Con i sacramenti pasqua li ( Confessione e   Comunione)  il cristiano recupera la vita della grazia  (se perduta con il peccato mortale), oppure viene rafforzato  in essa in seguito all'itinerario quaresimale e  alle solenni celebrazioni pasquali. Tuttavia, mentre la colpa è assolta con l'assoluzione sacramentale , resta  la pena temporale dovuta alle conseguenze dei nostri peccati,  che deve essere scontat a o qui in terra (con preghiere, sofferenze, opere buone, ecc.) o nel purgatorio dopo la morte. Ebbene la Chiesa concedendo l' Indulgenza (plenaria o parziale)  solleva il fedele , che l'acquista con e debite disposizion i , dalle pene temporali dovute ai suoi peccati, in modo che il suo cammino spirituale sia più spedito e  l a santificazione più intensa. 2.  L'indulgenza plenaria rimette to

L'Annunciazione

"Ave o Maria, piena di grazia , il Signore è con te", fanciulla quindicenne dell'oscura Nazaret di Galilea . Il saluto dell'arcangelo Gabriele a Maria compendia in modo unico il mistero dell'Annunciazione, l'evento centrale della storia dell'uomo  che rivela tutto l'amore misericordioso di Dio per la sua creatura , dotata del libero-arbitrio e quindi chiamata a cooperare al suo disegno di salvezza.   "Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te". Il saluto dell'arcangelo Gabriele a Maria compendia in modo unico il mistero dell'Annunciazione, l'evento centrale nella storia dell'uomo che rivela tutto l'amore di Dio per la sua creatura, chiamata a cooperare al suo disegno di salvezza. È nell'Annunciazione che si realizza il primo compimento delle antiche promesse e l'attesa del Salvatore trova la sua risposta, del tutto sorprendente per le aspettative umane, a partire dalle circostanze. Per manifestare la sua onni

V Domenica di Quaresima

V Domenica di Quaresima (Gv 11, 1-45) "Io (solo io) sono la risurrezione e la vita" del corpo che con l'anima non può dissolversi nella polvere per sempre. Lazzaro non è risorto ma rianimato con un miracolo e quindi l'ultimo grande "segno" compiuto da Gesù dopo il quale i sommi sacerdoti riunirono il Sinedrio e deliberarono di ucciderlo, decisero di uccidere anche lo stesso Lazzaro, che era la prova vivente della divinità di Cristo, Signore della vita e della morte. In realtà, questa pagina evangelica mostra Gesù quale vero Uomo e vero Dio, l'unico che con la sua morte e risurrezione può liberare dalla morte chi si affida a Lui con la fede.      Si tratta dell'ultimo grande "segno" compiuto da Gesù, dopo il quale i sommi sacerdoti riunirono il Sinedrio e deliberarono di ucciderlo; e decisero di uccidere anche lo stesso Lazzaro rianimato e non risorto, che era la prova vivente della divinità di Cristo Signore della vita e della morte. In rea