Rivivere liturgicamente la prima Domenica di pasqua in tutta l'ottava

Per rivivere liturgicamente l'ottava dellaprima Domenica occorre conoscere quello che storicamente è avvenuto in quella prima Domenica

 

In quella prima Domenica è avvenuta la Risurrezione e quindi Gesù sempre con noi soprattutto sacramentalmente. La festa di Pasqua è la più importante di tutto l'anno liturgico. È una festa di luce: il Signore risorto è sempre con noi e ci illumina, mette nei nostri cuori un'immensa gioiaanche nelle tribolazioni, un'immensa speranza anche drammaticamente con 59 guerre attuali nel mondo, soprattutto ci riempie di amore verso tutti, anche verso chi ci odia.

Il Vangelo ci riferisce gli eventi del mattino della domenica di Pasqua. Il giorno dopo il sabato Maria di Magdala si reca al sepolcro di buon mattino, quando è ancora buio. Di sabato non ci si può muovere, secondo un precetto molto rigido della legge ebraica. Per gli ebrei però il girono finisce con la sera. Pertanto, quando è ancora buio, Maria si muove per andare al sepolcro.

Maria è piena di amore, ma anche di dolore. Quando giunge alla tomba, ha una sorpresa: si accorge che la grossa pietra è stata ribaltata dal sepolcro.

Tutto il brano ci vuol far capire che la risurrezione è un evento inaspettato per i discepoli. Essi pensavano che tutto fosse finito con la morte di Gesù, non avevano capito le sue predizioni sulla sua risurrezione.

In effetti, dobbiamo riconoscere che queste predizioni, così come le leggiamo nel Vangelo, non sono poi tanto chiare. Gesù parla di "rialzarsi", che non si interpreta necessariamente come "risorgere"; parla di "risvegliarsi", e i discepoli non capiscono a che cosa si riferiscono queste parole. Perciò essi sono completamente impreparati all'evento della risurrezione del Signore.

 

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