V Domenica di Pasqua

V Domenica di Pasqua (Gv 15,1-8) "Chi rimane in me ed io in lui fa molto frutto"

 

Spesso nella Bibbia, Israele viene paragonato alla vigna feconda quando è fedele a Dio; ma se si allontana da Lui, diventa sterile, incapace di produrre quel "vino che allieta il cuore dell'uomo", come canta il Salmo 104 (v 15). La vera vigna di Dio, la vite vera, è Gesù che, attualizzando nella Messa almeno della domenica, il suo sacrificio di amore ci dona la salvezza, ci apre il cammino per essere parte di questa vigna. E come Cristo rimane nell'amore di Dio Padre, cosi i discepoli cioè noi che partecipiamo alla Messa, sapientemente potati dalla Parola del Maestro (Gv 15,2-4), se siamo uniti in modoprofondo a Lui, diventiamo sempre più tralci fecondi, che producono abbondante raccolto.

Scrive san Francesco di Sales: "Il ramo unito e congiunto al tronco almeno con la Messa delladomenica porta frutto non per propria virtù, ma pervirtù del   ceppo, della Messa: ora, noi siamo statiuniti dalla carità del nostro Redentore, come le membra al capo; ecco perché …le buone opere, traendo il loro valore da Lui, meritano la vita eterna.

Nel giorno del nostro Battesimo la Chiesa ci innesta come tralci nel Mistero Pasquale di Gesù, nella sua Persona stessa, la vera Vite. Da questa radice da questa Vite riceviamo nella comunione la preziosa linfa per partecipare alla vita divina come figli nel Figlio del Padre. Come discepoli, anche noi, con l'aiuto dei Pastori   della Chiesa cresciamo nella vigna del Signore vincolati dal suo amore. Se il frutto che dobbiamo portare è l'amore, il suo presupposto è proprio questo "rimanere" nella Messa almeno della domenica che profondamente ha a che fare con quella fede che non lascia il Signore, la Vite. Senza la Messa almeno della domenica la fede non dura. Èindispensabile rimanere sempre uniti alla Vite cioè a Gesù, dipendere da Lui, perché senza di Lui nella Messa almeno della domenica non possiamo far nulla. Ognuno di noi è come un tralcio, che vive solo se fa crescere ogni giorno nella preghiera, magari con la Messa quotidiana, nella partecipazione ai Sacramenti, nella carità la sua unione con il Signore.E chi si sente amato da Gesù, vera vite, produce frutti per un abbondante raccolto spirituale. Supplichiamo la Regina dell'Amore, la Madre del lungo camminoper restare saldamente innestati in Gesù e ogni nostra azione abbia in Lui il suo inizio e in Lui il suo compimento. E per questo la benedizione di DioPadre, di Dio Figlio e dello Spirito Santo Amen.

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