'E' MORTO ANCHE PER TE'. Riflesssioni sulla 'settima parola di Gesù in croce' di don Enzo Boninsegna

Gesù gridando a gran voce disse: "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito" (Lc 23,46)

Don Enzo Boninsegna (3389908824) in "È MORTO ANCHE PER TE" – Dapagina 46 a pagina 50

"Non temete chi può uccidere il corpo, temete piuttosto chi può mandare l'anima e il corpo nella Geenna (cfr. Mt 10,28), cioè all'inferno. E 'parola l di GesùL'ha detto a noi e, per primo, questa saggia norma l'ha messa in pratica Lui: il suo Corpo stava per morire a causa dei nostri peccati, ma la sua anima no e ha voluto consegnarla al Padre suo dopo aver completato la sua missione nella fedeltà più assoluta.

Neanche il suo Corpo sarebbe perito per sempre, infatti di lì a neanche due giorni sarebbe risorto più splendido di primaAnche i nostri corpirisorgeranno: unica differenza, rispetto a Lui, noi risorgeremo solo alla fine del tempo, per essere con le nostre anime, nella gloria del paradiso…se avremo la grazia di andarci!

Ma lo spirito, che è quanto di più nobile Dio ha donato all'uomo e che aveva anche la santissima Umanità di Gesù, rimasto sempre libero da ogni peccato l'ha restituito al Padre immacolato, "in tutto uguale a noi, tranne che nel peccato".

*****

Il "corpo" e l'"anima"Gesù non si vergognava di parlare in questi termini. È nel nostro tempo che alcuni "pseudo-teologi" preferiscono parlare di "persona"senza far distinzione tra il corpo e l'anima e senza rendersi conto (o forse fanno apposta) della confusione che creano.

"È singolare che dopo l'evento catastrofico del moderno e della sua negazione dell'anima, sia stata proprio la teologia a mantenere ed anzi a riproporre con vigore la negazione dell'anima, nascondendo questa negazione sotto il termine di 'persona" (don Gianni Bozzo).

Infatti, parlando di persona e non di corpo e anima, come ha fatto Gesù, si va a 

È morta la persona, dicono i "finire sì nella confusione. Eccone la prova.

Alla morte di un uomo cosa avviene? novatori". Ma che significa questo? Che quell'uomo è morto totalmente e cioè di lui non c'è più nulla? È morto il corpo, certo, e l'anima?  No, dell'anima non fanno alcun cenno. E quindi che senso ha pregare per lui, se… di lui non c'è più nulla, né corpo né anima? Che senso ha il purgatorio, non lo si nega, ma nemmeno se ne parla. Ecco la confusione.

Parlando di "persona" invece che di "corpo e anima" si illudono di aver dato all'uomo un'espressone più alta e nobile e non si rendono conto di averlo fatto svanire totalmente, come la nebbia al sole, davanti alla morte.

Mentre invece la nostra fede ci parla chiaramente, come ha fatto Gesù, di corpo, di anima…e di purgatorio.

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IL CORPO – Noi uomini non siamo angeli: siamo legati a tutta la creazione visibile perché abbiamo un corpo, ma a differenza di tutte le altre creature noi abbiamo anche un'anima.

La nostra fede ci insegna la garnde dignità del corpo. Se un Dio ha volutoincarnarsi e quindi prendere per  una umanità completa di anima e di corpo, come la nostra, questo la dice lunga: il corpo ha una dignità che non ci è lecito sminuire.

Non solo, ma Gesù ci insegna a soccorrere i nostri fratelli anche nelle loro necessità corporali: "Avevo fame, avevo sete…" (Mt 25,35 e segg.). Dunque senza questo amore al prossimo, anche alle necessità dei loro corpi, noi non potremo salvarci.

È Dio che gli ha dato questa dignità e noi dobbiamo custodirla. Pare peròche il nostro tempo questo non l'abbia capito e noi dobbiamo custodirla. Pare però che il nostro tempo questo non l'abbia capitovalorizzare ilcorpo, solo il corpo senz'anima, è idolatria e in questa idolatria troppi vivono e operano oggi.

Il cinema ci dà ampia prova di aver digerito molto bene questa falsa "verità": il pudore non ha alcun senso. Ormai il nudo è diventato regola nel nostro cinema. Anni fa, molti produttori cinematografici italiani comperavano fil puliti dalla Polonia e li proiettavano qui da noi solo se in qui fil venivano inserite scene di nudo. Povera Italia, come sei caduta in basso! Ecco il parere di alcuni registi che hanno conservato un po'di pudore.

Il pudore non se lo inventano i preti. Assieme alla parola è ciò che distingue gli uomini alle bestie" (Ingmar Bergman). "Un tempo per diventare un'attrice occorreva molta buona stoffa; ora ne basta pochissima" (F.M.). "C'è una evoluzione in ogni cosa, e si evolve anche il pudore, ma nel cinema siamo arrivati ad un punto tale che oscurerei tutto" (Luchino Visconti). "Nei film ormai c'è tanto nudo, che presto l'Oscar per i costumi andrà a un dermatologo" (G.P.). "In chiave di influenza il cine ma diventa 'quinto potere' dopo il Parlamento, il consiglio die Ministri, la Magistratura e la stampa. Quanto a estensione, però, esso può chiamarsi 'primo potere'" (Card. Albino Luciani – Giovanni Paolo II).

E per la televisione, i telefonini e per certa pubblicità vale lo stesso discorso: un corpo senz'anima che è idolatria.

Lo sport è cosa buona, ma da qualche tempo si assiste a un abbigliamento provocatoriamente troppo succinto delle atlete che si corono il minimissimo. È proprio necessario che le atlete si svestano come avviene oggi e da qualche tempo? No affatto. Evidentemente per le atlete lo sport è solo un èpretesto, perché gli atleti maschi esibiscono nello sport la loro forza, ma sono abbigliati sufficientemente, come sempre. Mentre le atlete oltre a esibire la loro forza atletica, mostrano anche di non tener in alcun conto e in alcuna misura il senso del pudore. Già: il pudore che valore ha oggi? È solo un rottame di altri tempi di cui "è bene liberarsi". Un corpo senz'anima è idolatria.

E la moda? Lo aveva profetizzato a Fatima dicendo a santa Giacinta: "I peccati che portano più anime all'inferno sono i peccati della carne…Verranno certe mode ceh offenderanno molto nostro Signore. Le persone che servono Dio non devono seguire la moda. La Chiesa non ha mode. Gesù è sempre lo stesso". In questo, enon solo. Siamo ormai dei cristiani paganizzati che non hanno più nulla da dire al mondo! 

Quante ragazze e quante donne, in "adorazione" della loro "carrozzeria" e per piacere agli uomini esaltano il fascino del loro corpo e dimenticano di avere anche un'anima.! Che conseguenze creano a sé stesse e a tante altre persone?

Il papa Pio XII ha detto parole che dovrebbero far venire i brividi: "Se una donna comprendesse quali rigurgiti di impure passioni e disordinati desideri può suscitare nel cuore di un giovane col solo presentarsi al suo sguardo in atteggiamento immodesto, avrebbe motivo di spaventarsi".

IL nostro tempo ha lanciato e imposto una nuova "religione": quella del corpo, o meglio di un corpo senz'anima. Basta guardare alla maniaca ossessione con cui si persegue lo scoprimento dei corpi e l'occultamento delle anime.

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L'ANIMA - Alla troppa attenzione che diamo al nostro corpo corrisponde una scarsissima attenzione che diamo alla nostra anima. Eppure Gesù è stato chiaro: "Temete chi può mandare l'anima e il corpo all'inferno". Dunque l'inferno c'è e non è vuoto come a molti farebbe comodo che fosse. Interrogato su quanti si salveranno Gesù ha risposto che "molti stanno percorrendo la stra che porta alla rovina eterna" (Mt 7,13).

Dunque non è il caso di sottovalutare la salvezza dell'anima. E per salvarsi l'anima è necessario seguire non gli impulsi dei nostri istinti, ma le "pretese" di Gesù manifestate nel Vangelo. Salvata l'anima, anche il corpo sarà salvato e sarà con l'anima nella gioia eterna del paradiso.

Ma se andrà persa l'anima sarà la rovina eterna anche per il corpo. Neidisegni di Dio è l'anima che deve guidare il corpo, non il corpo che pretende assurdamente di guidare l'anima. Ma quanti vivono la loro vita guidati da questa saggezza? Chi ci pensa all'anima? Siccome sensibilmente non si vede, molti la trattano come se non ci fosse, mentre il corpo, che da sentire violentemente le sue "voglie" viene accontentato in tutte le sue necessità e purtroppo anche…in tutti i suoi capricci.

Il corpo si nutre tutti i giorni. E l'anima si nutre spesso dell'Eucaristia, almeno della domenica? No! Il corpo lo si lava spesso, con la doccia o in altro Modo? E l'anima ricorre alla Confessione per lavarsi dei peccati, delle colpe? No! Il corpo fa di tutto per non ammalarsi? Fa anche delle cure preventive. E l'anima evita ciò che può farle del male?

Quante attenzioni e giustamente per il nostro corpo ma quanto poco si fa per la nostra anima! Eppure la nostra eternità dipende da ciò che facciamo per le nostre anime… lo ha detto chiaramente Gesù e Gesù non parlava a vanvera, come fanno alcuni di noi.

Salvata l'anima anche il corpo sarà salvato, Persa l'anima anche il corpo sarà perduto e per l'eternità…!!!E l'anima si salva soprattutto con l'obbedienza ai dieci comandamenti di Dio. Dunque…

Chi di noi, al termine della vita, potrà dire come Gesù: "Padre, a te consegno la mia anima, pura come l'hai resa nel giorno del battesimo, anzi carica di meriti per la carità"? Nessuno, perché i nostri peccati per la disobbedienza aI comandamenti e le mancanze di fede e carità l'hanno inquinata spesso e non poche volte. Non ci resta allora che invocare pietà confessandoci spesso, misericordia, ma anche, fin che siamo nel tempo, dobbiamo pregare, fare penitenza e fare opere di carità perché ci sia data quellamisericordia di cui abbiamo bisogno che ci rende simili a Gesù.

Salvare l'anima! Quanto tempo è che non si sentono queste parole…!!! Come se l'anima non ci fosse o… come fosse inutile. Come si può educare una giovane generazione e tutte le generazioni se dell'anima non se ne parla mai o pochissimo?

Siamo sempre più pagani e materialisti, atei, crediamo solo a ciò che vediamo e quindi… l'anima no c'è! O modernamente si vive come se non ci fosse. A livello pubblico è queto il "vangelo" del nostro tempo senza Dio. Torniamo a parlare il linguaggio di Gesù se vogliamo convertire qualche lontano modernista, invece di paganizzare con la persona tanti cristiani, come stiamo facendo oggi, col nostro silenzio sull'anima e sul purgatorio.

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La santissima umanità di Gesù è stata plasmata nel grembo della VergineMaria dalla Trinità divina e il Signore Gesù dopo essere vissuto circa 33 anni sula terra, ha restituito il suo Corpo e la sua Anima come li ha ricevuti dalla Persona del Verbo con il Padre e lo Spirito Santo senza la più piccola macchiadi peccato e anzi con gli immensi meriti guadagnati nella sua vita terrena.

Solo Gesù ha potuto direPadre, nelle tue mani consegno il mio spirito"limpido come l'acqua di sorgente. Noi tutti, invece, poveri peccatori, dobbiamo invocare con la Confessione misericordia per i nostri molti peccati commessi nella vita e per il bene non fatto.

Ma quando anche noi, nel momento della morte, consegneremo a Dio la nostra anima in attesa della risurrezione del corpo, che cosa diremo, nel tentativo di giustificarci, prima del giudizio… ?

 

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