Cirillo e Metodio
Ci rillo e Metodio costituiscono un esempio di ciò che oggi si indica col termine “inculturazione” “Traducendo la liturgia nella lingua slava, i due fratelli nel sangue e nella fede, Cirillo e Metodio, guadagnarono una grande simpatia presso il popolo. Questo, però, suscitò nei loro confronti l’ostilità del clero franco, che era arrivato in precedenza in Moravia e considerava il territorio come appartenente alla propria giurisdizione ecclesiale. Per giustificarsi, nell’867 i due fratelli si recarono a Roma. Durante il viaggio si fermarono a Venezia, dove ebbe luogo un’animata discussione con i sostenitori della cosiddetta “eresia trilingue”: costoro ritenevano che vi fossero solo tre lingue in cui si poteva lecitamente lodare Dio: l’ebraica, la greca e la latina. Ovviamente, a ciò i due fratelli si opposero con forza. A Roma Cirillo e Metodio furono ricevuti da Papa Adriano II, che andò loro incontro in processione per accogliere le reliquie di san Clemente. Il Papa aveva anche