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Visualizzazione dei post da agosto, 2016

Domenica XXIII C

Per essere liberi e poter amare veramente dobbiamo rapportarci a chi è Tutto, Donatore divino del nostro e altrui essere dono come di tutto il mondo che ci circonda cioè a Gesù Cristo come Figlio di Dio “Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli e le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo”, non può amare veramente e quindi essere felice anche nelle

Domenica XXII

Cristo ha preso l’ultimo posto – in croce come malfattore – e proprio con questa umiltà ci ha redenti e costantemente ci aiuta ad essere umili sulla via dell’amore Nel Vangelo di questa domenica (Lc 14, 1.7-14), incontriamo Gesù commensale nella casa di un capo dei farisei. Notando che gli invitati sceglievano i primi posti a tavola, egli raccontò una parabola, ambientata in un banchetto nuziale. “Quando

L'impegno sociale della fede

Evangelizzazione proponendo l’incontro con Cristo e il conseguente vissuto sociale della fede alla luce della ragione Nell’Udienza Generale del 3 agosto 2016 Papa Francesco ha voluto “riflettere sul Viaggio Apostolico che ha compiuto in Polonia” e tra l’altro ha detto: “In questo viaggio ho visitato anche il Santuario di Chestochowa.  Davanti all’icona della

Solennità dell'Assunzione

 L’Assunzione ci apre al futuro luminoso che ci aspetta. Scegliere sempre in vista della meta ci rende “beati” nel nostro pellegrinaggio terreno e ci apre le porte del cielo. Nel cuore del mese di agosto la Chiesa in Oriente e in Occidente celebra la Solennità dell’Assunzione di Maria Santissima al Cielo, alla vita veramente vita con ogni bene senza più alcun male, il Paradiso. Nella Chiesa Cattolica, il dogma dell’Assunzione – come sappiamo – fu proclamato durante l’Anno Santo del 1950 dal

Domenica XX C

Lo scontro che Gesù è deciso a sostenere non è contro uomini o poteri umani, ma contro il nemico di Dio e dell’uomo, Satana C’è un’espressione di Gesù, nel Vangelo di questa domenica, che attira ogni volta la nostra attenzione e richiede di essere ben compresa. Mentre è in cammino verso Gerusalemme, dove lo attende la morte di croce, Gesù confida ai suoi discepoli: “Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione”. E aggiunge:

Chi è il sacerdote

La nostra identità di fede: siamo di Cristo, siamo suoi discepoli e fratelli, lui è morto e ha vinto la morte con la risurrezione e asceso al cielo nella trinità divina con il suo corpo trasfigurato fuori dello spazio e del tempo si fa continuamente presente nello  spazio e nel tempo sacramentalmente dandoci permanentemente il suo Spirito, che è misericordia fraterna per vivere liberamente il suo amore incondizionato come apice dei rapporti umani privati e pubblici La risurrezione di Cristo è un fatto avvenuto nella storia, di cui gli Apostoli sono stati testimoni e non certo creatori. Nello stesso tempo essa non è affatto un semplice ritorno alla nostra vita terrena; è invece la più grande “mutazione” mai

Domenica XIX C

Per la vita cristiana l’atteggiamento morale fondamentale è essere pronti per aspettare una persona, il Signore Nel brano evangelico di questa Domenica, continua il discorso di Gesù sul valore di ogni persona agli occhi di Dio e sull’inutilità di idolatrare le preoccupazioni terrene. Non si tratta di un elogio al disimpegno. Anzi, ascoltando l’invito rassicurante di Gesù “Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno” (Lc 12,32), il nostro cuore viene aperto ad una speranza che illumina e anima l’esistenza concreta: abbiamo la certezza che

Il rischio dell'indifferentismo religioso

Attuale l’insegnamento del Concilio Vaticano II che non propone preghiera in comune ma “esorta tutti (…) a esercitare sinceramente la mutua comprensione, nonché a difendere e a promuovere insieme, per tutti gli uomini, la giustizia sociale, i valori morali, la pace e la libertà” (Nostra Aetate, 3) Giorgio Carbone in La nuova Bussola Quotidiana 1 agosto 2016 Il Consiglio francese per il culto musulmano, organismo che rappresenta in modo ufficiale le circa 2.500 moschee presenti in Francia, ha invitato i musulmani a recarsi ieri, domenica, in una chiesa cattolica, nell’ora della celebrazione