Camisasca: "Il coronavirus ci insegna che non siamo onnipotenti. E' questo a farci paura"
Intervista al vescovo di Reggio-Emilia: "Attraverso questa epidemia Dio ci ricorda che siamo fragili. Non serve esaltare i supermercati, ma riscoprire la preghiera". Leone Grotti "Tempi" 28 febbraio 2020 «Penso che oggi la gente abbia paura non tanto del coronavirus, quanto di una situazione indeterminata che non è prevedibile né governabile. Di fronte all'epidemia le persone si sono riscoperte fragili e questo fa più paura del virus». Parla così a tempi.it monsignor Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia – Guastalla, cercando di andare oltre l'ansia per l'emergenza o lo sterile richiamo a vivere come se niente fosse. Che cosa ci insegna questa epidemia? La mentalità corrente ci spinge a pensare che tutto sia programmabile, gestibile e quando si scopre che non è così la persona sembra non avere più la possibilità di reggere ed entra in crisi. Se l'epidemia ci aiuterà a maturare una concezione diversa di noi stessi, non sarà stata una sofferen