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Visualizzazione dei post da agosto, 2023

XXII Domenica

XXII Domenica A (Mt 16,21-27)  "Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi s é  stesso"   N el Vangelo di oggi, Gesù spiega ai suoi discepoli che dovrà «andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno» (Mt 16,21). Tutto sembra capovolgersi nel cuore dei discepoli! Com'è possibile che «il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (v. 16), possa patire fino alla morte? L'apostolo Pietro si ribella, non accetta questa strada, prende la parola e dice al Maestro: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai» (v. 22). Appare evidente la divergenza tra il disegno d'amore del Padre, che giunge fino al dono del Figlio Unigenito sulla croce per salvare l'umanità, e le attese, i desideri, i progetti dei discepoli. E questo contrasto si ripete anche oggi: quando la realizzazione della propria vita è orientata solamente al successo sociale, al benessere fisico ed economico,

XXIII Domenica

XXIII Domenica A (Mt 18,15-20) "Se ti ascolter à avrai guadagnato  il  tuo fratello" . Il Signore  assicura la sua presenza alla comunità che – pur se piccola  – è unita e unanime, perché essa riflette la realtà stessa di Dio Uno e Trino, perfetta comunione d'amore   L'amore fraterno comporta anche un senso di responsabilità reciproca, per cui, se  il  mio  fratello commette una colpa contro   di me,  io devo usare carità verso di lui   e, prima di tutto, parlargli personalmente, facendogli presente che ciò che ha detto o fatto non è buono. Questo modo di agire  si chiama correzione fraterna: essa non è una reazione all'offesa subita, ma è mossa dall'amore per il fratello. Commenta  S ant'Agostino : "Colui che ti ha offeso, offendendoti, ha inferto a s é  stesso una grave ferita, e tu non ti curi  della ferita di un tuo fratello ? " (Discorsi 82,7). E se il fratello non mi ascolta?  Gesù nel Vangelo odierno indica una gradualità: prima tornare a

Accettazione di tutti i peccatori, mai del peccato

Se si elimina Dio dall'orizzonte del mondo , non si può parlare di peccato, di conversione , fede in un amore divino per i peccatori, penitenza, perdono e confessione Nel messaggio della Madre  del Lungo Cammino del 15 agosto 2023  afferma: "Io, figli cari, con la mia costante presenza ho capito che in questa generazione  non c'è Dio …Dio c'è!  Io ci sono! I giovani, i giovani …". Peccatori   n on è possibile amarli  senza  chiedere conversione , fede, penitenza e perdono"  del peccato.   È anche ciò  che Benedetto XVI ha richiamato nella Prima Domenica di Quaresima il 13 marzo 20 11, il tempo liturgico di quaranta giorni che costituisce nella Chiesa un itinerario spirituale in  preparazione alla Pasqua. Benedetto XVI " Questa è la Prima Domenica di Quaresima, il Tempo liturgico di quaranta giorni che costituisce nella Chiesa un itinerario spirituale di preparazione alla Pasqua. Si tratta in sostanza di seguire Gesù che si dirige decisamente verso la Cro

La stretta sull'Opus Dei è un danno per la Chiesa

La stretta sull'Opus Dei è un danno per la Chiesa Riccardo Cascioli in "La Nuova Bussola" – 29 agosto 2023 Il Motu proprio che declassa le prelature personali è solo l' utimo  tassello di una battaglia contro il movimento fondato da san  Josemaría  Escrivà de Balaguer, in cui il Papa contraddice  se  stesso andando contro il Concilio e il principio della sinodalità. Il caso di  Torreciudad . Papa Francesco con monsignor  Ocariz «Cosa ha il Papa contro l'Opus Dei?», titolava recentemente  Crisis  Magazine, una influente rivista cattolica americana. Domanda che in molti si sono fatti dopo l'ennesima mortificazione inflitta al movimento fondato da san  Josemaría  Escrivà de Balaguer nel 1928: lo scorso 8 agosto con un nuovo Motu Proprio papa Francesco infatti modificava i canoni 295 e 296 del Diritto canonico per "retrocedere" le prelature personali assimilandole «alle associazioni pubbliche clericali di diritto pontificio con facoltà di incardinare chi

Benedetto XVI su conversioone, fede, penitenza e perdono

Benedetto XVI su co n versione, fede, penitenza e perdono Amedeo Lomonaco  a Radio Vaticana Il senso del perdono e del peccato risuona nelle parole dell'acclamazione al Vangelo dell'odierna liturgia: "Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione". Benedetto XVI si è più volte soffermato sul tema della riconciliazione, declinato anche attraverso le esperienze della penitenza e della conversione. Il servizio di Amedeo Lomonaco:   Anche in questo tempo, segnato da molteplici sfide, sono in tanti a cercare un'autentica rinascita spirituale, una strada diversa da quella proposta dal materialismo e dall'individualismo. Sono in molti a voler intraprendere un cammino di vera riconciliazione, come sottolinea il Santo Padre nel discorso ai penitenzieri delle quattro Basiliche Papali, ricevuti in udienza il 19 febbraio del 2007:   "Quante persone in difficoltà cercano il conforto e la consolazione di Cristo! Quanti pen

Messaggio dellla Madre del Lungo Cammino del 15 agosto 2023

Messaggio della Madre del Lungo Cammino 15 agosto 2023 - ore 17,00 (Festa dell'Assunzione in Cielo di Maria Vergine, in anima e corpo)  V. Salve, o Madre celeste.  M. Sia lodato Gesù Cristo! [Sempre sia lodato].  Cari figli, ascoltatemi: vi chiedo conversione, fede, penitenza e perdono. Fatelo  tutti,  non  aspettate ancora.  Io, figli cari, con la mia costante presenza ho capito che in questa generazione non  c'è  Dio !  Io, figli cari, vi amo tutti, sono sempre accanto a voi per proteggervi, per aiutarvi e, poi Io figli cari, vi accarezzo come mamma.  Troppo tempo avete perso figli cari. Chiedete la grazia del perdono urgentemente se volete arrivare alla gioia della vita che vi aspetterà.   Figli cari, il mio cuore piange proprio per questa generazione.  I giovani, i giovani, … i genitori, che non danno un buon insegnamento: Dio c'è! Io  ci  sono ! E sono qui per aiutarvi, per abbracciarvi, per amarvi sempre di più, e per  darvi  un  buon esempio.  Ora figli cari, Io vi s

XXI Domenica

XXI Domenica A (Mt 16, 13-20) "Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli"  quando agisci visibilmente da vero corpo  del Vicario di Cristo ed esponi l'insegnamento perenne della Chiesa   Sul brano del Vangelo di oggi si fonda la dottrina del "Primato dell'Apostolo Pietro"  sui Dodici . Pietro è stato scelto da Gesù come capo visibile della Chiesa, come suo fondamento, e tale primato viene trasmesso a tutti i suoi successori, che sono i Papi, fino ad arrivare all'attuale Pontefice  Papa Francesco . Gesù usa delle parole molto chiare per esprimere questa verità. Prima di tutto Egli dice: «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa» (Mt 16,18). Subito dopo aggiunge: «e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa» (ivi). Soltanto dove c'è questo saldo fondamento, questa solida roccia di Pietro, le forze del male non potranno trionfare. Dove non c'è Pietro la verità si mescolerà con l'errore e la menzogna, e la

La crisi della Chiesa esige chiarezza

L a crisi della Chiesa esige chiarezza Riccardo Cascioli in "La Nuova Bussola" – 24 agosto 2023 La violenza verbale e gli insulti che hanno accompagnato gli articoli sui lefebvriani ci rafforzano nella convinzione che è necessario fare chiarezza su quanto stiamo vivendo nella Chiesa: la risposta alla crisi di fede non può essere una posizione ideologica ma un desiderio di convers ione. Quando abbiamo deciso di affrontare il tema della Fraternità Sacerdotale San Pio X (FSSPX), in linea con un discorso sulla crisi della Chiesa iniziato già da tempo, avevamo messo in preventivo delle reazioni dure. Ma la violenza verbale, gli insulti, le insinuazioni e anche le minacce di tanti leoni da tastiera che ci sono piovute sui social in questi giorni vanno anche oltre le previsioni. E sono significative, perché dicono della "spiritualità" e della sensibilità cattolica di questo mondo molto più della serie di articoli di Luisella Scrosati, serie che termina oggi.   In ogni caso