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Visualizzazione dei post da novembre, 2019

Cinquant'anni della novita liturgi ca del nuovo rito della Messa

Quando partecipiamo a tante celebrazioni nelle nostre chiese, nelle nostre parrocchie, siamo sempre sicuri che stiamo osservando lo stesso rito inteso dai padri conciliari oppure una delle sue infinite variazioni? Urge una riforma della riforma Antonio Porfiri in "La nuova Bussola Quotidiana" 30-11-2019 Il 30 novembre 1969 entrò in vigore il nuovo rito della Messa   che nelle intenzioni del Pontefice rispondeva alle richieste di riforma che provenivano dal Concilio Vaticano II. Tra il Concilio e questo nuovo rito, ci fu un periodo intermedio di alcuni anni in cui vennero implementati alcuni cambiamenti ma sempre con l'impianto abbastanza fedele a quello della messa tridentina. Nell'udienza del 26 novembre, 4 giorni prima dell'entrata in vigore del nuovo rito della Messa, così veniva annunciato da Paolo VI: " Ancora noi vogliamo invitare i Vostri animi a rivolgersi verso la novità liturgica del nuovo rito della Messa, il quale sarà instaurato nelle nostre cele

Le anime del purgatorio ci sostengono nella battaglia per la salvezza eterna

Il Corpo Mistico di Cristo è il fondamento della Comunione dei Santi che comprende tre chiese: la militante, la sofferente  e la trionfante, formate rispettivamente da coloro che combattono sulla terra, da coloro che si purificano nel Purgatorio o pre-paradiso e da coloro che trionfano nei Cieli  Roberto De Mattei in "Corrispondenza Romana" 27 novembre 2019 Man mano che andiamo avanti negli anni, aumenta il numero di coloro che abbiamo conosciuto e che hanno lasciato prima di noi la vita terrena. Quale sarà il loro destino eterno? Solo Dio conosce il destino ultimo delle anime, ma è certo che un grande numero di coloro che muoiono in stato di grazia soffrono le pene del Purgatorio, in attesa di entrare nella definitiva gloria del Paradiso. Queste anime fanno parte della Chiesa purgante che, assieme a quella militante e a quella trionfante, forma l'unica Chiesa di Cristo. Infatti, dice sant'Agostino, « Tota enim in Christo Ecclesia unum corpus est » (Enarr. In Ps, 148,

I Domenica di Avvento

Dio ha tempo per noi, storicamente ci ha donato la sua Parola, il Figlio del Padre nello Spirito Santo ha assunto un volto umano, sacramentalmente da risorto viene e verrà glorioso al compimento della storia Iniziamo oggi, con la prima Domenica di Avvento, un nuovo Anno liturgico, una nuova attualizzazione sacramentale dell'incarnazione, passione, morte, risurrezione, ascensione, invio dello Spirito. Questo fatto ci invita a riflettere sulla dimensione del tempo, che esercita su di noi un grande fascino. Sull'esempio di quanto amava fare Gesù, desidererei tuttavia partire da una constatazione molto concreta e continua: tutti diciamo che "ci manca il tempo", perché il ritmo della vita quotidiana, anche anziani, è diventato per tutti frenetico. Anche a tale riguardo la Chiesa ha una "buona notizia", un annuncio evangelico: Dio ci dona il suo tempo. Noi abbiamo sempre poco tempo; specialmente per innalzare mente e cuore a Lui attraverso la Madonna cioè pre

Provvidenza non a nostra insaputa e la nostra cooperazione anche piccola

La fede ci garantisce che la paternità divina vede a provvede con una onnipotenza più grande delle nostre necessità, però non a nostra insaputa e senza la nostra cooperazione anche piccola. Articolo di Silvana De Mari in "LaVerità" 25 novembre 2019 "Il Vangelo di San Giovanni è l'unico che racconta l'episodio delle nozze di Cana. Se anche non siete credenti, se anche siete convinti che – della storia che duemila anni fa ha cambiato il mondo (attraverso Dio storicamente presente che parla e agisce sacramentalmente) – non vi interessi un fico secco, vale la pena conoscerla biblicamente perché contiene due informazioni che interessano ogni essere umano, indipendentemente dal suo credo. Maria e suo figlio sono invitati a un banchetto di nozze. Sono solo loro due. Giuseppe non c'è, è già morto., come è ovvio che sia. Giuseppe ha avuto l'altissimo compito di essere il custode. È un uomo mite, ma forte e armato: questi aggettivi non sono antitetici.

Lo stile dell'annuncio mariano di fede in Don Luigi Maria Fusina

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Clicca per info “Io ti voglio bene, come un figlio vuol bene a sua madre, come ti vuole bene Gesù e ti voglio onorare ogni giorno della mia vita fino a quando sarò accanto a te in Paradiso” (Don Luigi Maria Fusina) Non avendo potuto nel funerale adempiere ad una promessa fatta a don Luigi Maria Fusina ritengo di farla con questo intervento. Accomunati da un orizzonte teologico quale madre nostra accentuando l’attenzione quando dall’alto della Croce Gesù ci ha rivelato e ci rivela chi è Maria per noi e chi siamo noi per lei, eravamo diversi personalmente nella modalità pastorale mariana. Don Luigi seguiva la modalità della piccola via della sua sorellina (così la sentiva!) Santa Teresa del Bambin Gesù e mi criticava per il mio modo pastoralmente troppo teologico sul comune capitolo 19 versetti 25-27 del Vangelo di Giovanni: “Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: Donna ecco tuo figlio!

Perseguitati: i cristiani e il Cristo ‘nascosto' abato 23 novembre a Verona

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“Perseguitati: i cristiani e il Cristo ‘nascosto'”. È questo il tema di un’iniziativa culturale che si terrà, dalle 16:45 di sabato 23 novembre, presso la Libreria di Fede & Cultura (via Marconi n. 60, Verona). Organizzata dalla Casa Editrice Fede & Cultura e dal Comitato Internazionale “Uniti con Gesù Eucaristia per le mani Santissime di Maria”, relazioneranno il parlamentare veronese della Lega Vito Comencini , in qualità di Segretario della III commissione affari esteri e comunitari della Camera dei Deputati (sul tema “Perseguitati più che mai”) e il sacerdote della Diocesi di San Marino – Montefeltro, ma originario del vicentino, don Federico Bortoli (sul tema “Rispettare il Cristo ‘nascosto’”). Modererà l’incontro il cronista de IlGiornale.it Matteo Orlando . Nel corso della Conferenza verranno presentati i dati del biennio 2017-2019  relativi alle persecuzioni contro i cristiani basati sulle indagini effettuate dalla Fondazione di Diritto Pontificio “Aiuto

Nel paradigma progressista liberale la Messa tradizionale una minaccia per l'insieme del progetto del Vaticano II

Il Santo Sacrificio della Messa è la rappresentazione sacramentale del sacrificio che Nostro Signore ha offerto del Suo Corpo e del Suo Sangue sulla Croce Peter Kwasniewski in Corrispondenza Romana 20 novembre 2019 Paix Liturgique – Molti cattolici non vogliono conoscere la liturgia tradizionale, perché la considerano come una cosa del passato. Ritiene che sia una cosa del passato, del presente o magari del futuro? Peter Kwasniewski – Penso che si consideri un problema fondamentale quello di sapere se la liturgia richiami esclusivamente il passato, il presente o il futuro: i cattolici, al contrario, hanno sempre ritenuto che la liturgia partecipi dell'eterno presente di Dio. Perché nella liturgia noi incontriamo i misteri di Gesù Cristo, che è il sommo Sacerdote eterno, che vive ed opera nella Chiesa in questo momento. Dunque, la liturgia è sempre nel momento presente. Ma essa ci viene evidentemente donata da Nostro Signore durante l'Ultima Cena: è la ratifica della Nuov

Domenica XXXIV

Per mezzo della croce, Cristo ha riportato la vittoria completa su ogni male e sulla morte; perciò con il suo amore ha ogni potere in cielo e in terra. Egli è veramente il re dell'universo; egli guida la storia nonostante le apparenze Oggi la Chiesa celebra Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'universo. Questa solennità è posta al termine dell'anno liturgico e riassume il mistero di Gesù primogenito dei morti e con la risurrezione per tutti dominatore di tutti i potenti della terra, allargando il nostro sguardo verso la piena realizzazione del regno di Dio, quando Dio sarà tutto in tutti. Ma in che modo Gesù è diventato re? Lo è diventato per mezzo della croce, cioè della sofferenza accettata per salvare gli uomini. Quando Gesù è sulla croce, i capi del popolo di Israele, avendo visto tutti i miracoli da Lui compiuti, lo scherniscono, dicendo: "Ha salvato gli altri, salvi sé stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto, il re". Con le parole: "Ha salvato gli al

Il dialogo con le culture e con la scienza e infine con le religioni

"Vedo per la Chiesa del nostro tempo soprattutto tre campi di dialogo nei quali essere deve essere presente , nella lotta per l'uomo e per che cosa significhi essere persona umana: il dialogo con gli Stati, il dialogo con la società – e, infine il dialogo con le religioni" (Benedetto XVI 21 dicembre 2012) Con ciò vorrei giungere al secondo grande tema che, da Assisi fino al  Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione , ha pervaso tutto l'anno che volge al termine: la questione cioè del dialogo e dell'annuncio. Parliamo anzitutto del dialogo. Vedo per la Chiesa nel nostro tempo soprattutto tre campi di dialogo nei quali essa deve essere presente, nella lotta per

L'uomo tentato di negare la propria natura datagli dal Creatore

"Donna non si nasce, lo si diventa". In queste parole è dato il fondamento di ciò che oggi, sotto il lemma "gender", viene presentato come nuova filosofia della sessualità" (Benedetto XVI 21 dicembre 2012) Il Gran Rabbino di Francia, Gilles Bernheim, in un trattato accuratamente documentato e profondamente toccante, ha mostrato che l'attentato, al quale oggi ci troviamo esposti, all'autentica forma della famiglia, costituita da padre, madre e figlio, giunge ad una dimensione ancora più profonda. Se finora avevamo visto come causa della crisi della famiglia un fraintendimento dell'essenza della libertà umana, ora diventa chiaro che qui è in gioco la visione dell'essere stesso, di ciò che in realtà significa l'essere uomini. Egli cita l'affermazione, diventata famosa, di Simone de Beauvoir: "Donna non si nasce, lo si diventa" ("On ne naît pas femme, on le devient"). In queste parole è dato il fondamento di ciò che oggi,

Breve annotazione sull'annuncio, sull'evangelizzazione

"Gli elementi essenziali del processo di evangelizzazione appaiono in modo eloquente nel racconto di san Giovanni sulla chiamata di due discepoli del Battista, che diventano discepoli di Cristo (Gv 135-39)" (Benedetto XVI 21 dicembre 2012) Alla fine, è doverosa ancora una breve annotazione sull'annuncio, sull'evangelizzazione, di cui infatti, a seguito delle proposte dei Padri sinodali, parlerà ampiamente il documento postsinodale. Trovo che gli elementi essenziali del processo di evangelizzazione appaiano in modo molto eloquente nel racconto di san Giovanni sulla chiamata di due discepoli del Battista, che diventano discepoli di Cristo (cfr  Gv  1,35-39). C'è anzitutto il semplice atto dell'annuncio. Giovanni Battista addita Gesù e dice: "Ecco l'agnello di Dio!" Un po' più avanti l'evangelista racconta un evento simile. Questa volta è Andrea che dice a suo fratello Simone: "Abbiamo trovato il Messia" (1,41). Il primo e fondamen

La nuova preghiera di Benedetto XVI

"Signore, aiutaci in questo nostro tempo ad essere e a rimanere veri cattolici – a vivere e morire nella grandezza della Tua verità e nella Tua divinità" (Benedetto XVI Papa emerito) In MIL 17 novembre 2019 La preghiera di Benedetto  Benedictus XVI Papa emeritus Signore Gesù Cristo,  sono passati più di 1900 anni da quando Tu, il Verbo eterno di Dio, sei entrato nel tempo e Ti sei fatto carne – Ti sei fatto uomo. Non hai dismesso la Tua natura umana come un vestito dopo averla assunta per poco tempo. No, fino alla Tua morte sulla croce Tu l'hai assunta, l'hai attraversata e l'hai sofferta e rimani, dopo essere risorto, per sempre uomo. Nella parabola, Ti sei paragonato al chicco di grano, che cade nella terra e muore, ma non rimane isolato, bensì emerge di nuovo e porta costantemente frutto. Nella Santa Eucarestia Tu sei sempre presente tra di noi, Ti affidi nelle nostre mani e nei nostri cuori affinché possa sorgere una nuova umanità. Quindi il Tuo farti uomo no

Testo integrale di Robert Sarah

" Esigete dai pastori la fede cattolica e digiunate per la loro codardia" Lectio magistralis sul suo ultimo libro "Si fa sera e il giorno volge ormai al declino" in "La Bussola Quotidiana", 14/11/2019. Gentili Signori, Cari Amici, grazie per avermi accolto qui, grazie a Riccardo Cascioli per avermi voluto invitare a presentare il mio ultimo libro presso questo luogo intitolato alla memoria del Beato Ildefonso Schuster, grande cardinale arcivescovo di Milano per 25 anni, monaco benedettino, grande pastore di anime e fondatore del glorioso seminario milanese di Venegono. Grazie a Voi tutti qui presenti. Mi sento molto onorato della vostra presenza ed amicizia. "Si fa sera e il giorno ormai volge al declino"  analizza la crisi della fede, la crisi sacerdotale, la crisi della Chiesa e il crollo spirituale dell'Occidente. Dopo averlo letto, un giornalista mi ha posto la seguente domanda: "Cosa dice a coloro che potrebbero pensare che il S