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Visualizzazione dei post da luglio, 2022

Un pellegrinaggio penitenziale (anche per Trudeau)

Il pellegrinaggio penitenziale di papa Francesco all'insegna del mea culpa verso le popolazioni indigene non è andato come si aspettavano i progressisti. Il Papa ha chiesto scusa per gli orrori di "diverse istituzioni locali" e non dell'intera Chiesa cattolica come loro pretendevano. E il monito papale sulla cancel culture di certo non sarà gradito a Trudeau Nico Spuntoni, in "La Nuova Bussola" – 31 agosto 2022   Si conclude il 37esimo viaggio apostolico dell'attuale pontificato. Verrà ricordato come un "pellegrinaggio penitenziale" durante il quale, più volte, il Papa si è scusato con le popolazioni indigene, in particolare per il coinvolgimento delle istituzioni cattoliche locali nel sistema delle residential school attivo dal 1876 al 1996.   Non è andata, però, come il mondo liberal d'oltreoceano si aspettava. Papa Francesco non si è limitato a quel mea culpa a nome della Chiesa che gli chiedeva

XVIII Domenica

XVIII Domenica (Lc 12,13-21) "Quello che hai preparato, di chi sarà …Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio"   L'insegnamento di Gesù riguarda la vera saggezza ed è introdotto dalla domanda di uno della folla: "Maestro, dì a mio fratello che divida con me l'eredità" (Lc 12,13). Gesù non accetta questa richiesta, e risponde: "O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?". Egli rispetta le competenze. È consapevole di avere una missione molto più importante di quella di fare giustizia in questioni di eredità. È consapevole di non avere la missione terrena di essere giudice o mediatore per questioni materiali: perciò con modestia non accetta l'invito che gli è stato rivolto. Gesù, rispondendo, mette in guardia gli ascoltatori dalla brama dei beni terreni con la parabola del ricco stolto, il quale avendo accumulato per sé un abbondante raccolto, smette di lavo

Un'intervista a Don Gino Oliosi sull'esorcismo

L'esorcista Don Gino Oliosi e la demonologia in una intervista sulla rivista apologetica "Il Timone"del 2011 Roberto Beretta, "Il Timone" – settembre-ottobre 2011 Il sito dell'UAAR, l'esorcista Don Gino Oliosi e la demonologia. Pochi giorni fa sullo squallidissimo sito degli atei nostrani l'anziano esorcista di Verona don Gino Oliosi è stato preso in giro perché aveva chiesto al comune una volta al mese un posto macchina vicino alla chiesa dove da anni esercita il mandato di esorcista diocesano. Il sindaco non ha ritenuto giusto concedergli il posto macchina e l'Uaar ne ha approfittato per i suoi classici commenti crudeli e volgari. In realtà un sacerdote esorcista dovrebbe non solo ricevere un posto parcheggio macchina ma anche una medaglia perché è tanta la consolazione e l'aiuto che gli esorcisti offrono a tantissima gente afflitta e sofferente.  La rivista di apologetica " Il Timone" nel