Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2023

I Domenica di Avvento Anno B

I Domenica Anno B (Mc 13,33-37) "Vegliate: non sapete quando il padrone di casa ritornerà". Il tempo di Avvento è il tempo dell'attesa: ci prepariamo al ritorno del Signore nella festa del Natale e noi dobbiamo essere pronti per la sua venuta natalizia nella Confessione e Comunione.    Oggi, prima domenica di Avvento, la Chiesa inizia un nuovo Anno liturgico, un nuovo cammino di fede che, da una parte, fa memoria dell'evento di Gesù Cristo e, dall'altra, si apre al suo compimento finale. E proprio di questa duplice prospettiva vive il Tempo di Avvento, guardando sia alla prima venuta del Figlio di Dio, quando nacque dalla Vergine Maria, sia al suo ritorno glorioso, quando verrà "a giudicare i vivi e i morti", come diciamo nel Credo. Su questo suggestivo tema dell'"attesa" vorrei ora brevemente soffermarmi, perché si tratta di un aspetto profondamente umano, in cui la fede diventa, per così dire, un tutt'uno con la nostra carne e il nost

Benedetto XVI sulla I Domeinca di Avvento Anno B Vegliate...

I Domenica Anno B (Mc 13,33-37) "Vegliate: non sapete quando il padrone di casa ritornerà". Il tempo di Avvento è il tempo dell'attesa: ci prepariamo al ritorno del Signore nella festa del Natale e noi dobbiamo essere pronti per la sua venuta natalizia nella Confessione e Comunione.    Oggi, prima domenica di Avvento, la Chiesa inizia un nuovo Anno liturgico, un nuovo cammino di fede che, da una parte, fa memoria dell'evento di Gesù Cristo e, dall'altra, si apre al suo compimento finale. E proprio di questa duplice prospettiva vive il Tempo di Avvento, guardando sia alla prima venuta del Figlio di Dio, quando nacque dalla Vergine Maria, sia al suo ritorno glorioso, quando verrà "a giudicare i vivi e i morti", come diciamo nel Credo. Su questo suggestivo tema dell'"attesa" vorrei ora brevemente soffermarmi, perché si tratta di un aspetto profondamente umano, in cui la fede diventa, per così dire, un tutt'uno con la nostra carne e il nost

Caso Burke, la posta in gioco è la fede

I commenti internazionali alla notizia che il Papa intende togliere casa e stipendio al cardinale Burke si concentrano su logiche politiche e di schieramenti. Ma non è questo il problema, bensì la natura stessa della Chiesa Luisella Scrosati in "La Nuova Bussola" – 30 novembre 2023 I commenti internazionali alla notizia che il Papa intende togliere casa e stipendio al cardinale Burke si concentrano su logiche politiche e di schieramenti. Ma non è questo il problema, bensì la natura stessa della Chiesa.   ECCLESIA 30_11_2023 La Presse  (AP Photo/Gregorio Borgia) L'indiscrezione sulla volontà di papa Francesco di purgare il cardinale statunitense Raymond Leo Burke, togliendogli emolumenti ed abitazione, data in esclusiva dal nostro quotidiano, ha fatto il giro del mondo. Alcuni hanno cercato di correggere la traiettoria della notizia. Secondo una fonte della Reuters, il Papa avrebbe detto che il cardinale Burke starebbe «lavorando contro la Chiesa e contro il papato». Mentr

Amore e violenza, per capire maschio e femmina risprediamo Ratzinger

 È un invito a svegliarsi e rifuggire dall'accomodamento allo spirito mondano laicista della democrazia socialista e liberale sena più l'apporto della cultura cristiana Giovanni D'Ercole in "La Nuova Bussola" del 29 XI e Gino Oliosi per il Toniolo L'anno liturgico si chiude con la Solennità di Gesù Cristo Re dell'Universo, introdotta da Pio XI, con l'enciclica Quas primas l'11 dicembre 1925, a coronamento del Giubileo di quell'anno, un "Giubileo della pace" dopo i tristi eventi della Prima guerra mondiale. Collocata originariamente l'ultima domenica di ottobre, con il Concilio Vaticano II la Solennità è stata spostata all'ultima domenica dell'anno liturgico. La ricorrenza è stata adottata anche dalle confessioni luterana e anglicana.   Il prefazio della Messa definisce quello di Cristo «regno eterno e universale, regno di verità e di vita, regno di santità e di grazia, regno di giustizia, di amore e di pace». Parlare di re

Ansia e narcisismo, figli della mentalità contraccettiva

Su quali pastori  possiamo contare per fedeltà non solo alla Bibbia ma anche alla   Tradizione, ambedue Costitutive della Rivelazione Aldo Maria Valli in "Duc in  altum " – 27 novembre 2023 facebook Amazon  rss   Mi è stato proposto di aggiungere monsignor Edoardo Aldo Cerrato, vescovo di Ivrea, e l'ho fatto.   Vedrete anche che ho tolto monsignor Giovanni D'Ercole dopo che alcuni lettori hanno giudicato assai deludente la sua recente intervista a La Verità (25 novembre). Sono andato a leggermela e concordo con questi lettori.     Infine, su suggerimento di un lettore, ho aggiunto all'elenco, alla memoria e in segno di gratitudine, i cardinali  Meisner , Biffi e Caffarra. Mi sembra giusto.   Dicevo che questa è l'ultima volta che propongo l'elenco. Avete risposto in tantissimi e con grande passione. Ma il gioco è bello quando è corto. Un abbraccio!   ***   Cardinale Raymond Leo Burke (30 giugno 1948), patrono emerito del Sovrano militare Ordine di Malta  

Ansia e narcisismo, figli della mentalità contraccettiva

C'è ch i  ha descritto Filippo Turetta come "na rcisista". Ma c'è un legame tra il narcisismo, l'ansia diffusa tra gli studenti e l'educazione  odierna senza affettività nelle relazioni?  Una risposta si può rinvenire  nella  denuncia di Wojtyla sulla "mental i tà contra c cett i v a ". Roberto Marchesini in "La Nuova Bussola" – 27 novembre 2023 Forse anche per il film «della Cortellesi», in realtà soltanto l'interprete principale; forse per la «Giornata contro la violenza sulle donne»; sta di fatto che l'omicidio di Giulia Cecchettin continua a tenere banco. Sappiamo veramente poco di Filippo Turetta, ma qualcuno si è spinto a descriverlo come «narcisista». Questo del narcisismo è un fenomeno diffuso, generazionale, frutto dell'educazione contemporanea? Ha qualcosa a che fare con l'ansia che avvelena la vita agli studenti italiani, con la pressione e le aspettative che essi percepiscono?   La mia opinione, ovviamente eccepi

Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'universo

Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'universo   In quest'ultima domenica dell'Anno liturgico celebriamo la solennità di Gesù Cristo Re dell'universo, una festa di istituzione relativamente recente, che però ha profonde radici bibliche e teologiche. Il titolo di "re", riferito a Gesù, è molto importante nei Vangeli e permette di dare una lettura completa della sua figura e della sua missione di salvezza. Si può notare a questo proposito una progressione: si parte dall'espressione "re dei Giudei" e si giunge a quella di re universale, Signore del cosmo e della storia, dunque molto al di là delle attese dello stesso popolo ebraico. Al centro di questo percorso di rivelazione della regalità di Gesù Cristo sta ancora una volta il mistero della sua morte e risurrezione. Quando Gesù viene messo in croce, i capi dei Giudei lo deridono dicendo: "E' il re d'Israele; scenda ora dalla croce e crederemo in lui" (Mt 27,42). In real

La festa di Cristo Re è un antidoto al laicismo

Introdotta da Pio XI nel 1925, questa solennità che chiude l'anno liturgico è più che mai attuale : è un invito a svegliarsi e rifuggire dall'accomodamento allo spirito mondano Giovanni D'Ercole in "La Nuova Bussola" – 25 novembre  2026 L'anno liturgico si chiude con la Solennità di Gesù Cristo Re dell'Universo, introdotta da Pio XI, con l'enciclica Quas primas l'11 dicembre 1925, a coronamento del Giubileo di quell'anno, un "Giubileo della pace" dopo i tristi eventi della Prima guerra mondiale. Collocata originariamente l'ultima domenica di ottobre, con il Concilio Vaticano II la Solennità è stata spostata all'ultima domenica dell'anno liturgico. La ricorrenza è stata adottata anche dalle confessioni luterana e anglicana.   Il prefazio della Messa definisce quello di Cristo «regno eterno e universale, regno di verità e di vita, regno di santità e di grazia, regno di giustizia, di amore e di pace». Parlare di regalità di C

Educazione alle relazioni affettive uomo-donna, un danno e un peso per la scuola

La direttiva di Valditara per contrastare la violenza contro le donne prevede 30 ore extracurriculari di "educazione alle relazioni" . Lo spazio per la didattica si rest r ingerà ancora , a danno degli studenti  Marco Lepore in "La Nuova Bussola" – 25 novembre 202 3 Trenta ore extracurriculari di «educazione alle relazioni» attraverso gruppi di discussione nelle scuole superiori di secondo grado, con un budget di 15 milioni di euro. È questo il piano per prevenire e contrastare la violenza contro le donne, presentato nella direttiva da poco firmata dal ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara: «Basta alla cultura machista e maschilista che ancora inquina il nostro Paese – dice il ministro –, basta alla violenza fisica e psicologica contro le donne». È previsto, nella direttiva, anche un patto tra tre ministeri – Istruzione, Pari opportunità e Cultura – per promuovere iniziative congiunte; si partirà dalla realizzazione di video e cortometraggi d