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Visualizzazione dei post da 2025

La 'Rerum novarum' di Leone XIII e la missione di Leone XIV. Un incontro

"Rileggendo la "Rerum novarum": suggestion i di dottrina sociale della Chiesa all'inizio del nuovo pontificato". Aldo Maria Valli in "Duc in altum" – 15 maggio 2025 Questo il titolo del webinar che si terrà venerdì 16 maggio 2025, alle ore 21, per iniziativa dell'Istituto di studi superiori San Domenico in collaborazione con numerosi accademici e studiosi italiani e con la partecipazione, tra gli altri, del professor Daniele Trabucco, collaboratore di "Duc in altum".     Tra i temi affrontati: «Legge e Diritto naturale nella "Rerum novarum" di Leone XIII: un punto di partenza per il nuovo pontificato», «Attualità della "Rerum novarum" sulla giustizia economica», «Leone XIII e Leone XIV: contestualizzazioni storico-sociali di due elezioni pontificie a confronto».   L'incontro sarà moderato da Giuliana Radice di Byo Blu.   Ecco l'elenco dei relatori:   Mons. Prof. Don Roberto Caria (Pontificia Facoltà Teologica d...

Il nuovo Papa e l'IA, n'enciclica solo il primo passo

Leone XIII difese l'uomo dalla macchina industriale, Leone XIV dovrà difenderla dalla macchina intelligente. Una sfida che per il pontefice sembra decisiva tanto che, dopo Rerum novarum, già si ipotizza una Rerum digitalium. Ma il cambiamento reale non potrà giungere soltanto da un documento Ruben Razzante nella "Nuova Bussola" – 14 maggio 2025 Il nome scelto da Papa Leone XIV non è un semplice tributo al passato, ma un segno profondo e simbolico, che annuncia con forza la volontà di affrontare il presente con lo sguardo rivolto al futuro. La scelta di chiamarsi Leone richiama direttamente la figura di Leone XIII, autore nel 1891 della celebre enciclica Rerum novarum, pietra miliare della dottrina sociale della Chiesa, con la quale si affrontarono con coraggio e lucidità le sfide della prima rivoluzione industriale, ponendo per la prima volta in modo sistematico la questione della dignità del lavoro e del lavoratore, del giusto salario, del rapporto tra capitale e lavoro....

Denatalità, uno studio mostra che l'uomo è a rischio estinzione

Uno studio pubblicato su PLOS One spiega che per garantire il ricambio generazionale e quindi evitare l'estinzione dell'umanità servono 2,7 figli per donna, anziché 2,1 (valore peraltro non raggiunto nella gran parte dei casi) come si era ritenuto finora. Urge un cambio di mentalità e di azione, a favore della vita. Luca Volonté nella "Nuova Bussola" – 14 maggio 2025 Siamo in pieno "sboom" demografico. Pensavamo che avere 2,1 figli per donna fosse sufficiente a far prosperare l'umanità? Un nuovo studio suggerisce invece che questo parametro potrebbe essere troppo basso, insufficiente per evitarci l'estinzione. Con tale studio, pubblicato sulla rivista scientifica PLOS One e ripreso da molti siti e riviste a livello globale, dei ricercatori taiwanesi ci mostrano la realtà nuda e cruda: il classico "livello di sostituzione" di 2,1 figli, ovvero il tasso di fertilità minimo per garantire il ricambio generazionale, è insufficiente e abbiamo bis...

Leone incontra la stampa e vola più alto dei media vaticani

L eone incontr a la stampa e vola più alto dei media vaticani Nico Spuntoni nella "Nuova Bussola" – 13 maggio 2025 Nel primo incontro del Papa con i giornalisti torna la sfida dell'IA. E le parole su «un giornalismo fuori dal tempo e dalla storia» fanno riflettere involontariamente sulla comunicazione della Santa Sede, che non ha certo brillato durante il conclave. Standing ovation per Leone XIV dai 5000 rappresentanti dei media ricevuti ieri in udienza. Il nuovo Papa ha fatto il suo esordio in Aula Paolo VI prendendosi gli applausi e le acclamazioni di giornalisti e cameraman che hanno seguito la morte di Francesco e il conclave.  Prevost  tiene molto alla sfida rappresentata dall'intelligenza artificiale e ieri è tornato a parlarne avvertendo i media del suo «potenziale immenso, ma (che) richiede responsabilità e discernimento per produrre il bene per l'umanità».   L'applauso più forte lo ha incassato quando ha espresso «la solidarietà della Chiesa ai giorna...

Non sara trumpiano, ma l'elezione di Prevos t è una sconfitta del 'partito cinese'

Non sarà trumpiano, ma l'elezione di Prevost è una sconfitta del "partito cinese" Eugenio Capozzi – 12 maggio 2025 È evidente, al di là dei toni celebrativi, che l'elezione di Francis Robert Prevost al soglio pontificio ha suscitato non solo sorpresa, ma un certo sconcerto e disappunto nel mainstream mediatico/politico/intellettuale occidentale, perennemente inclinato verso la "narrazione unica" progressista iper-secolarizzata. Tale narrazione prevedeva – anche a partire dal dato oggettivo che la grande maggioranza di esso era costituito da cardinali nominati proprio da papa Bergoglio – che il nuovo papa dovesse essere "naturalmente" non tanto il successore di Pietro, ma il successore di Francesco, e proseguire il "rinnovamento" rimanendo fedele alla sua ispirazione. E in questo senso i nomi innanzitutto di Parolin, in subordine di Zuppi e Tagle, apparivano quelli più probabili.    L'elezione di Prevost, i suoi primi gesti simbolici e...

Opinione TRabucco, 'Leone XIV, un papato di equilibrio. Ecco le sfide del nuovo pontefice'

Opinione/Trabucco: "Leone XIV, un papato di equilibrio? Ecco le sfide del nuovo pontefice". Daniele Trabucco in "Duc in altum" – 12 maggio 2025 Caro Valli, l'elezione del Papa Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost, avvenuta l'8 maggio 2025, nel giorno liturgicamente segnato dalla memoria della Beata Vergine del Rosario di Pompei e dall'apparizione di san Michele Arcangelo, non può essere letta come un evento semplicemente ecclesiastico o canonico. Essa dovrebbe rappresentare un "punctum metaphysicum" nella storia della Chiesa: un'irruzione del principio ordinatore in una fase storica in cui la crisi della forma e della sostanza ha minato le fondamenta stesse dell'ecclesialità. L'apparizione del nuovo Pontefice sulla loggia di San Pietro, nell'"habitus formae" del Successore di Pietro, ha avuto il valore di una teofania istituzionale: ciò che si è voluto restituire alla Chiesa non è stata un'esteriorità orname...

Il nome Leone e la Dotrina Sociale della Chiesa

 I l nuovo pontefice ha scelto di richiamarsi a Leo ne XIII e alla Rerum novarum: un'enciclica da inquadrare nell'intero corpus del pensiero di  papa Pecci. Alcuni aspetti da chiarire affinché non resti un richiamo generico. Stefano Fontana nella "Nuova Bussola" – 12 maggio 2025 Parlando ai cardinali, Leone XIV ha soddisfatto, almeno in parte, gli interrogativi sui motivi della scelta del nome, esprimendosi in questo modo: «Proprio sentendomi chiamato a proseguire in questa scia, ho pensato di prendere il nome di Leone XIV. Diverse sono le ragioni, però principalmente perché il Papa Leone XIII, infatti, con la storica Enciclica Rerum novarum, affrontò la questione sociale nel contesto della prima grande rivoluzione industriale; e oggi la Chiesa offre a tutti il suo patrimonio di dottrina sociale per rispondere a un'altra rivoluzione industriale e agli sviluppi dell'intelligenza artificiale, che comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della g...

Seguire papa Leone con fiducia, pregando per lui

S eguire papa Leone con fiducia , pregando per lui ogni giorno Aldo Maria Valli in "Duc in  altum " – 11 maggio 2025 Come spesso succede, un mio intervento in Duc in  altum  ha dato vita a numerose reazioni da parte dei lettori. Mi riferisco all'articolo Non sparate su Leone, nel quale invito gli amici tradizionalisti ad andarci piano con le critiche al nuovo papa e a non essere così occhiuti da rischiare di cadere nel settarismo.   Circa i due terzi dei commenti mi dicono "bravo", mentre un terzo mi giudica troppo ottimista e anche un po' smemorato.     Un carissimo amico del blog, per esempio, mi scrive: "Non si tratta di fare le pulci badando, come tu dici, a ogni virgola! Si tratta di fatti, e anche pesanti, della storia personale di  Prevost . Il suo  vaccinismo  non è una virgola, ma un fatto gravissimo, per cui stanno ancora soffrendo milioni di persone che nessun medico vuole o può curare. L'immigrazionismo non è una virgola. È il mot...

'Sparire perché rimanga Cristo', l'esordio di Leone XIV

Ieri la prima omelia  del Pontefice neoeletto durante la Messa con i car d inali nella Cappella Sistina. Un'omelia cristocentrica e una celebrazione che conferma l'intenzione di pacificare la Chiesa , superando le polarizzazion i Nico Spuntoni nella "Nuova Bussola" – 10 maggio 2025 «Sparire perché rimanga Cristo». Parole d'impatto, fortemente cristocentriche. Le ha pronunciate ieri, tra le altre, Leone XIV che ha celebrato la sua prima messa con i cardinali. Prevost è arrivato in Sistina indossando i paramenti liturgici che confermavano l'intenzione di pacificare la Chiesa, evitando le polarizzazioni del passato e non rinunciando ai simboli dell'ufficio. Il nuovo Pontefice, aveva una ferula che sembra quella regalata a Pio IX nel 1877 dal Circolo San Pietro e ripresa tra il 2008 e il 2009 da Benedetto XVI. Al tempo stesso ha scelto una casula più semplice che pare ricordare lo stile dell'immediato predecessore.    L'esordio di Leone è stato positiv...

Leone XIV si presenta, il ritorno mariano dell'evangelizzazione e della verticalità

Dalle prime parole pronunciate dalla Loggia delle Benedizioni  da Papa  Prevost  emergono la verticalità  e l'evangelizzazione come annuncio di Cristo e  una devozione   mariana popolare . Con alcune concessioni al processo di sinodalità, lascito del pontificato precedente. Stefano Fontana nella "Nuova Bussola" – 9 maggio 2025 Si dice che il primo discorso di un Papa subito dopo la sua apparizione alla loggia delle Benedizioni a San Pietro sia molto rivelativo delle linee del suo pontificato. Guardando ai precedenti tre pontefici si deve concludere che questa idea diffusa ha una sua plausibilità. Quanti ieri hanno ascoltato le parole di Leone XIV lo possono confermare.   Il nuovo Papa ha tenuto un discorso incentrato su «Cristo Risorto, il Buon Pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio». Ha iniziato infatti con le prime parole di Cristo Risorto agli apostoli: «Pace a voi». Siamo in un tempo di guerre, di tragedie, di diplomazie, ma egli non ha c...