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Visualizzazione dei post da aprile, 2025

L'umanità, come in tutti i successori di Pietro, in morte di Bergoglio

L'umanità, come in tutti i successori di Pietro, in morte di Bergoglio Aldo Maria Valli in "Duc in altum" – 2' aprile 2025 Proprio in questi giorni ho terminato la lettura di Bergoglio. Una biografia politica, il libro che Loris Zanatta, forse il maggiore esperto italiano di America Latina, ha dedicato alla vicenda di Jorge Mario Bergoglio, dalla nascita in Argentina nel 1936 ai nostri giorni.   Mi sembra significativo che un bilancio sulla vita e l'opera di Bergoglio venga fatto in termini politici. Bergoglio, come emerge bene anche dal libro di Zanatta, è stato prima di tutto un politico, un gesuita che ha vissuto la sua missione come la vive un militante. Militante di che tipo? Per capirlo occorre uscire dalle logiche nostre, europee, e immergersi nel mondo argentino. Ecco così che la figura di Bergoglio si staglia come quella di un peronista, sebbene la qualifica dica poco in sé, in quanto ci sono stati peronisti di vario orientamento. Diciamo meglio: un popul...

Meditaziome pasquale. Guarda il sepolvroè vuoto. Cristo per orimo è vivo. Sacxramentalmente è qui. E' con te.E consolante ti chiama alla vita.

Meditazione pasquale/Guarda, il se p olcro  è vuoto. Cristo è qui. È sacramenta lmente   qui come fisicamente allora  e ti chiama alla vita con ogn i  bene senza pi ù alcun male   di Eremita   Cristo è risorto! Davvero è risorto! Non è una poesia, non è una leggenda, non è un mito religioso per consolarci un po' nei momenti difficili. È un fatto. È accaduto nella storia. È un evento che cambia tutto. Se Cristo è veramente risorto dai morti, allora la morte non è più l'ultima parola. Allora il nostro destino non è più la tomba, il fallimento, la sofferenza, ma la vita eterna. Questo è il cuore della fede cristiana. Questo è il  kèrigma . Questo è ciò che la Chiesa oggi ti annuncia: Cristo ha vinto la morte, e tu sei chiamato a partecipare a questa vittoria.   Il Vangelo ci dice che "era ancora buio". Maria di Magdala va al sepolcro quando è ancora buio. Buio non solo fuori, è buio dentro. È il buio della paura, il buio della solitudine, il buio del...

Cristo è risorto, l'annuncio di cui tutto il mondo ha bisogno

L'annuncio di risurrezione  non ci dice che non faremo esperienza di morte, ma che saremo rivestiti di immortalità alla seconda venuta di Cristo. Per il cristiano , questo annuncio non è un optional ma un dovere, soprattutto oggi che la morte ci circ o nda , tra guerre e altre prove. Dall'melia del cardinale Pizzaballa  per la veglia pasquale Cardinale  Pierbattista Pizzaballa – 20 aprile 2025 Fratelli e sorelle, il Signore vi dia pace!   Anche quest'anno siamo giunti qui, ai piedi della Tomba vuota di Cristo, per celebrare il termine della settimana di Passione, che è anche il cuore della vita della Chiesa, della nostra fede. È la nostra sola certezza che sta alla base della nostra esistenza: Cristo è risorto! Non possiamo non interrogarci sul significato di questa celebrazione e di questo giorno, nel contesto storico drammatico che stiamo vivendo. Che significa, oggi, per la Chiesa di Gerusalemme incontrare e testimoniare il Risorto?   Il Vangelo parla di nott...

Il mistero del Sabato Santo. La meditazione di Benedetto XVI davanti alla Sindone

Il mistero del Sabato Santo. La meditazione di Benedetto XVI davanti alla  Sindone   Cari amici, questo è per me un momento molto atteso. In diverse altre occasioni mi sono trovato davanti alla sacra Sindone, ma questa volta vivo questo pellegrinaggio e questa sosta con particolare intensità: forse perché il passare degli anni mi rende ancora più sensibile al messaggio di questa straordinaria Icona; forse, e direi soprattutto, perché sono qui come Successore di Pietro, e porto nel mio cuore tutta la Chiesa, anzi, tutta l'umanità. Ringrazio Dio per il dono di questo pellegrinaggio, e anche per l'opportunità di condividere con voi una breve meditazione, che mi è stata suggerita dal sottotitolo di questa solenne Ostensione: "Il mistero del Sabato Santo".   Si può dire che la Sindone sia l'Icona di questo mistero, l'Icona del Sabato Santo. Infatti essa è un telo sepolcrale, che ha avvolto la salma di un uomo crocifisso in tutto corrispondente a quanto i Vangeli ci...

Nella Sindone tutto parla di Gesù di Nazaret

La Sindone ci parla in modo eloquente di fatti avvenuti duemila anni fa. Eppure si perpetuano bugie per negre la sua  autenticità. E ciò nonostante oltre cent'anni di ricerche e pubblicazioni che avvalorano il legame tra quel lenzuolo e la Passione , Morte e Risurrezione di Gesù Emmanuela Marinelli nella "Nuova Bussola" – 19 apri le 2025 L'avvicinarsi della Pasqua riporta alla ribalta la Sindone, la venerata reliquia conservata a Torino da più di quattro secoli. San Giovanni Paolo II la definì così: «Singolarissimo testimone della Pasqua, della Passione, della Morte e della Risurrezione. Testimone muto, ma nello stesso tempo sorprendentemente eloquente». In effetti la Sindone parla, come ha affermato Benedetto XVI: «Questo volto, queste mani e questi piedi, questo costato, tutto questo corpo parla, è esso stesso una parola che possiamo ascoltare nel silenzio».   In questi giorni si sono moltiplicate le conferenze, le mostre, i libri, gli articoli sulla Sindone. Una gr...

Monsignor Viganò. Omelia per la Messa Crismale ne Giovedì Santo

Nel Giovedì della Settimana Santa abbiamo onorato con la massima solennità alcuni tra i più importanti Misteri della nostra Religione. Nell'antichità questo giorno benedetto iniziava con la riconciliazione dei pubblici peccatori che avevano espiato le proprie colpe durante la Quaresima.    Ma perché il peccatore non muoia, perché si converta e viva, è indispensabile che sia perpetuato in modo incruento il Sacrificio della Nuova ed Eterna Alleanza, la Santa Messa; e perché questo Sacrificio perenne possa essere celebrato, occorre il Sacerdozio, e quindi l'Episcopato che lo trasmetta nella linea della Successione Apostolica; e con esso gli Oli e il Crisma dell'unzione dei Sacerdoti e dei Re, dei Profeti e dei Martiri. Occorre insomma che il Messia – il Χριστός, l'Unto del Signore – gloriosamente risorto e asceso al Cielo dopo aver patito ed essere morto sulla Croce, perpetui la propria presenza nella Santa Chiesa, Suo Mistico Corpo, fino al giorno del Suo ritorno alla fin...

GESU', IL SOLO CHE DA' SENSO AL DOLORE E SALVA L'UOMO

Come per i discepoli di Emmaus, è difficile anche per noi capire perché  la via della salvezza debba passare attraverso la sofferenza. Anche l'uomo contemporaneo ha bisogno di incontrare sacramentalmente  Gesù crocefisso e ri sorto, l'unico che può capire il nostro dolore e trasformare la nostra vita . Da un discorso di Giovanni Paolo II per il Venerdì Santo del 2000 Pubblichiamo di seguito l'allocuzione di san Giovanni Paolo II al termine della Via Crucis al Colosseo del 21 aprile 2000, Venerdì Santo.   ***   1. "Non era forse necessario che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella gloria?" (Lc 24,26).   Queste parole di Gesù ai due discepoli in cammino verso Emmaus risuonano nel nostro spirito questa sera, al termine della Via Crucis al Colosseo. Anche loro, come noi, avevano udito parlare degli eventi che riguardavano la passione e la crocifissione di Gesù. Sulla strada di ritorno al loro villaggio, Cristo si avvicina come un pellegrino scono...

La presenza sacramentale dei trenta tre annni dell'Incarnazione fisica avviane nella Liturgia della Chiesa, fonte a cui promana tutta la sua energia

LA CONTINUA PRESENZA SACRAMENTALE DEI TRENTA TRE ANNI DELL'INCANAZIO0NE FISICA AVVIENE NELLA LITURGIA, FONTE A CULMINE A CUI PROMANA L'INTERA VITA DELLA CHIESA PER TUTTI   Rivista Liturgia culmen et fons n. 1° del 2025 Il Sacro, il Diritto e la Solennità nella liturgia Don Enrico Finotti Premessa L'allora cardinal J. Ratzinger ebbe a scrivere: «Sono convinto che la crisi ecclesiale in cui oggi ci troviamo dipende in gran parte dal crollo della liturgia, che talvolta viene addirittura concepita etsi Deus non daretur: come se in essa non importasse più se Dio c'è e se ci parla e ci ascolta. Ma se nella liturgia non appare più a comunione della fede, l'unità universale della Chiesa appare ancora nella sua sostanza spirituale? Allora la comunità celebra solo sé stessa, senza che ne valga la pena. E, dato che la comunità in sé stessa non ha sussistenza, ma, in quanto unità, ha origine per la fede dal Signore stesso, diventa inevitabile in queste condizioni che si arrivi ...