Meditaziome pasquale. Guarda il sepolvroè vuoto. Cristo per orimo è vivo. Sacxramentalmente è qui. E' con te.E consolante ti chiama alla vita.
Meditazione pasquale/Guarda, ilsepolcro è vuoto. Cristo è qui. È sacramentalmente qui come fisicamente allora e ti chiama alla vita con ogni bene senza più alcun male
di Eremita
Cristo è risorto! Davvero è risorto! Non è una poesia, non è una leggenda, non è un mito religioso per consolarci un po' nei momenti difficili. È un fatto. È accaduto nella storia. È un evento che cambia tutto. Se Cristo è veramente risorto dai morti, allora la morte non è più l'ultima parola. Allora il nostro destino non è più la tomba, il fallimento, la sofferenza, ma la vita eterna. Questo è il cuore della fede cristiana. Questo è il kèrigma. Questo è ciò che la Chiesa oggi ti annuncia: Cristo ha vinto la morte, e tu sei chiamato a partecipare a questa vittoria.
Il Vangelo ci dice che "era ancora buio". Maria di Magdala va al sepolcro quando è ancora buio. Buio non solo fuori, è buio dentro. È il buio della paura, il buio della solitudine, il buio della morte. Il nostro buio. Quante volte siamo come Maria, e andiamo a piangere su tombe che pensiamo definitive. Il buio di un fallimento, il buio di un lutto, il buio di un peccato che non riusciamo a perdonarci, il buio di una malattia, il buio di un matrimonio che sembra morto. Ognuno di noi porta dentro una tomba, una ferita nascosta, una speranza sepolta. Andiamo lì, come Maria, a piangere. Ma Dio ha fatto qualcosa che noi non ci aspettavamo.
Maria vede che la pietra è stata tolta. Sconvolgente. La pietra, che chiudeva la tomba, che sigillava la morte, ora è rotolata via. La tomba è aperta. Non c'è più il corpo. Non c'è più la morte. Ma Maria ancora non capisce. Corre da Pietro e da Giovanni: "Hanno portato via il Signore!". Perché l'uomo da solo non può comprendere la risurrezione. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci annunci, che ci spieghi. Abbiamo bisogno della Chiesa, della predicazione, del kèrigma.
Pietro e Giovanni corrono. Corrono verso il sepolcro. Anche noi siamo in cammino. Corriamo nella vita. A volte come Giovanni, con l'amore che ci spinge. A volte come Pietro, con la fatica, la lentezza, con le nostre incoerenze. Ma l'importante è correre verso il Signore. È andare là dove forse non capiamo tutto, ma sentiamo che dobbiamo andare. Giovanni arriva prima, ma non entra. Pietro, anche se arriva dopo, entra per primo. Perché è la Chiesa, con tutte le sue debolezze, che ha ricevuto per prima la missione di entrare nel mistero.
Entrano nel sepolcro. Vedono i teli, il sudario. E Giovanni vede e crede. Non ha visto Gesù, ma ha visto i segni. E ha creduto. Questa è la fede. Non vedere tutto, ma riconoscere nei segni l'opera di Dio. Anche tu puoi oggi entrare nel tuo sepolcro, quello che pensi sia la fine, e scoprire che Dio ha già tolto la pietra. Che lì dove c'era solo morte, ora c'è vita. Che lì dove tu vedevi una condanna, Dio ha scritto una nuova pagina.
Cristo è risorto. Questo è ciò che oggi ti viene annunciato. Non sei più solo. Non sei più schiavo. Non sei più condannato. C'è una speranza per te. Qualunque sia la tua storia, qualunque sia il tuo passato, Cristo ha vinto per te. Ha preso su di sé il tuo peccato, la tua morte, la tua tomba. E ora ti dice: "Esci fuori!". Esci dalla tua disperazione. Esci dalla tua tristezza. Esci dal tuo sepolcro.
Oggi può essere il giorno della tua salvezza. Oggi, se ascolti questa parola, non indurire il cuore. Apri le orecchie. Apri il cuore. Guarda: il sepolcro è vuoto. Cristo è vivo. È qui. È con te. E ti chiama alla vita.
Cristo è risorto! È veramente risorto! Alleluia!
Commenti
Posta un commento