La Carta di Venezia 2022

Utile lo stimolo della Carta di Venezia 2022 di Francesco Lamendola – 25 giugno 2022

1 - LA NOSTRA CRISI ATTUALE

Ci troviamo immersi nella crisi di civiltà più grave che mai si sia verificata in tutto il corso della storia umana: perché – meraviglie della globalizzazione – la civiltà moderna riassume, nel bene o nel male, tutti i secoli e i millenni delle civiltà precedenti, e quindi la sua eclissi e il suo rovesciamento equivalgono alla fine della civiltà tout-court, al regresso del genere umano ad una condizione sub-umana, alla rinunzia da parte dell'uomo al proprio statuto ontologico di creatura pensante e dotata di libero arbitrio.

 

Qualcuno – pochissimi, in verità – se n'era accorto e lo andava dicendo, come colui che grida nel deserto: abbiamo messo in cattedra l'irrazionale, il folle, il mostruoso, l'orrido, il demoniaco, e abbiamo distrutto quella cosa essenziale per la sopravvivenza degli uomini e della società che è il buon senso, vale a dire la percezione sana e realistica del reale e di tutto ciò che concerne la nostra esistenza. Più di mezzo secolo prima del nostro tempo, quando la cosa è ormai del tutto evidente (ma a percepirla continuano ad essere pochi: segno certissimo dell'avvenuta scomparsa del buon senso) qualcuno si era reso conto del capovolgimento del giudizio sui fatti essenziali della vita e sulla capacità di riconoscere e distinguere il vero dal falso, il bene dal male e il bello dal brutto, una facoltà senza la quale l'uomo, l'unico essere vivente che la possiede, è fatalmente destinato ad autodistruggersi e a scomparire. Per inguaribile idiozia. La vita, infatti, non sa che farsene degli idioti volontari: li abbandona al loro destino.

 

 

 

2 - IL NUOVO TOTALITARISMO

 

 

 

Siamo profondamente persuasi che una delle ragioni per cui ci sta capitando quello che ci sta capitando, cioè la rapidissima instaurazione di un totalitarismo senza precedenti, avvenuta senza strappi né traumi, anzi col sostanziale consenso delle popolazioni e nella piena inconsapevolezza della stragrande maggioranza delle persone, è il divario enorme che si è creato silenziosamente, nel corso degli ultimi sessant'anni circa, fra il modo di vivere, di pensare, di sentire della gente comune, che, nelle linee essenziali e nelle motivazioni profonde, è rimasto simile a quello dei suoi genitori e dei suoi nonni, e il potenziale di controllo e manipolazione tecnologica, sanitaria, psichiatrica, chimica, biologica e genetica raggiunto dalla élite occulta (ma neanche tanto) dopo lunghi studi e reiterati esperimenti, che, al contrario, ha registrato un enorme balzo in avanti rispetto alle analoghe tecniche del passato. In altre parole, mentre noi siamo qui ancora a domandarci se tale élite occulta esiste, e se ha davvero messo a punto un piano preordinato per l'instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale, e la maggioranza della gente si rifiuta di crederci e sorride di simili "teorie del complotto", il che è come dire che siamo ancora all'età della pietra, loro, frattanto, sono talmente più avanti di noi da aver predisposto ogni cosa, fin nei minimi particolari, affinché il Nuovo Ordine Mondiale venga instaurato nella maniera più dolce possibile, vale a dire senza che le popolazioni se ne rendano conto e soprattutto senza che percepiscano che esso è stato pensato e realizzato contro di loro, per sfruttarle e sottometterle al di là di ogni immaginazione: non in base a una sorta di intima necessità della storia e di progresso della scienza e della tecnica, ma per una strategia concepita da menti immensamente malvagie, per le quali gli uomini "comuni" sono niente, meno che spazzatura, anzi un problema e un fastidio da risolvere, eliminandone alcuni miliardi in modo da poter controllare meglio la piccola percentuale destinata a sopravvivere come un branco di animali da allevamento. Il che è come dire che essi, rispetto a noi poveri trogloditi, sono già in piena era spaziale.

 

 

 

3 - LA DISSONANZA COGNITIVA

 

 

 

Questo è un grosso problema, non solo politico e sociale, ma prima ancora psicologico e spirituale. In pratica, la maggioranza di noi non riesce neppure a immaginare ciò che è già realtà, ciò che sta già accadendo sotto i nostri occhi: e lo prova la sostanziale indifferenza mostrata da tanti verso l'inaudita discriminazione operata dal governo ai danni della minoranza che, avendo fiutato l'inganno e il pericolo, per prima cosa ha rifiutato di sottoporsi alla pericolosa inoculazione spacciata per necessaria e indispensabile misura sanitaria, a beneficio della popolazione e specialmente dei più deboli. Un'altra prova è la rapidità incredibile, un paio di giorni appena e forse meno ancora, con cui una società che era stata abituata a credere nel pacifismo a oltranza e a odiare l'idea stessa della guerra, è divenuta favorevole alla più assurda, alla più criminale, alla più autolesionistica delle guerre che si potesse mai immaginare: quella degli Stati europei contro la Russia, ad esclusivo beneficio, specie nell'ordine economico e finanziario, degli Stati Uniti d'America, o per dir meglio di quel Deep State americano, coagulato attorno al vertice del Partito Democratico, che non arretrata dinanzi a nulla, neanche a una colossale mistificazione elettorale, come quella che ha portato alla Casa Bianca un crudele fantoccio come Joe Biden, pur di condurre a buon fine i propri piani egemonici e spazzar via gli ultimi residui, interni ed esterni, di libertà di pensiero e di economia reale, fondata sul lavoro e il risparmio e non sulla mera speculazione di borsa.

 

Queste cose e possono apparire incredibili e difatti l'elemento su cui si regge il gigantesco inganno attuato dagli uomini del Nuovo Ordine Mondiale (chiamiamoli pure uomini, ma siamo convinti che al vertice della piramide ci sono forze non umane, e del resto i capi di livello più alto sono satanisti convinti e praticanti) è proprio la nostra debolezza e la nostra incapacità di credere una cosa tanto vasta e tanto mostruosa. Solo riunendo le sparse tessere del mosaico si comprende il disegno complessivo e ci si rende conto che una menzogna è stata pensata per sostenerne un'altra ancora più grossa: da quella sanitaria quella farmaceutica a quella politica a quella spirituale, o meglio anti-spirituale, la cui attuazione dovrebbe culminare nel trans-umanesimo. E, se per caso qualcuno non se ne fosse ancora accorto, il trans-umanesimo è già incominciato, qui, fra noi, sotto il nostro naso, e alcuni di noi sono di fatto già trans-umani o post-umani. Ma come convincere chi è vittima di una vera e propria dissonanza cognitiva; come far aprire gli occhi chi è fermamente deciso a permanere nell'ipnosi? Del resto, le tecniche psichiatriche, chimiche e di controllo a distanza, anche basate sulle nanotecnologie da introdurre nel corpo umano, sono così avanzate, che senza dubbio molte persone non possono più uscire dall'ipnosi e dal condizionamento, né lo potrebbero, anche se lo volessero. E non lo vogliono.

 

 

 

4 - A CHI CI RIVOLGIAMO

 

 

 

Ci rivolgiamo perciò a quanti non sono ancora ridotti a un tale stato di abbrutimento; e in particolare a quanti hanno compreso che il male si annida nella televisione, nella stampa e in gran parte dei social, sicché hanno staccato la spina e si sono de-condizionati, per cui sono in grado di capire quel che stiamo dicendo senza scuotere subito la testa e giudicarci dei pazzi in preda al delirio e alle farneticazioni.

 

Oggi si parla di trans-umanesimo come di qualcosa che si vuol realizzare; ma di fatto è già stato realizzato. Le popolazioni che accettano di buon grado uno spietato totalitarismo sanitario e che si fanno trascinare fin sull'orlo di una terza guerra mondiale, sfidando con incoscienza una superpotenza nucleare come la Russia, ne sono la prova evidente. La gente che si lascia inoculare in vena un siero sperimentale i cui benefici sono tutti da verificare, mentre le reazioni avverse sono numerose e documentate, e che ascoltano l'appello ad essere "responsabili" firmando (alla lettera) una cambiale in bianco sulla propria salute e sulla salute dei propri figli piccoli, è di fatto già trans-umana: cioè non pensa più, non agisce più come fanno i normali esseri umani, dotati di ragione e volontà proprie. E tutto questo era stato previsto, calcolato e perfino annunciato, non un paio d'anni fa; non una ventina d'anni fa; ma sessanta anni fa, da personaggi come Aldous Huxley, spacciato a suo tempo per filosofo, parapsicologo, mistico e Dio sa che altro, mentre era il Klaus Schwab degli anni dei figli dei fiori.

 

Abbiamo accennato al controllo mentale e a come molte persone siano già nella condizione di subirlo senza neppure rendersene conto. Ciò è già un dato di fatto, in alcuni casi documentabile e suscettibile di spiegare molti fatti altrimenti inspiegabili, ad esempio improvvise "conversioni" ideologiche di personaggi in vista, o strani "suicidi" di personaggi potenzialmente o concretamente scomodi per il potere. Forse molti non lo sanno, perché i mass-media asserviti ci raccontano quello che vogliono, ma negli ultimi due anni c'è stata una vera e propria moria di medici e scienziati contrari alla narrazione ufficiale della pandemia da Covid: incidenti, suicidi, sparizioni; solo negli Stati Uniti se ne contano a decine e centinaia. In Italia, resta inquietante e ammonitore il caso del dottor De Donno, sul quale infatti, sin dal giorno dopo, giornali e televisioni hanno completamente spento i riflettori. L'ultima battaglia è già incominciata: fra il bene e il male, fra i figli della luce e i figli delle tenebre. E non è possibile rimanere neutrali.

 

 

 

5 - LA SITUAZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA

 

 

 

Per quanto riguarda la fede cattolica, da quando Bergoglio è stato eletto, in maniera dubbia e controversa, pontefice romano, dopo le non meno dubbie e controverse dimissioni di Benedetto XVI, infuria una polemica all'intero della minoranza, invero sparuta, di quanti denunciano la gravissima manomissione della dottrina cattolica da parte della gerarchia ecclesiastica e l'uso di un vero e proprio anti-magistero per diffondere errori ed eresie d'ogni tipo, fuorviando le menti e sospingendo le anime verso l'apostasia, più o meno consapevole, culminata nella trista cerimonia d'intronizzazione della Pachamama nella basilica di San Pietro, a Roma, il 7 ottobre 2019.

 

Gli animi sono più che mai divisi, e così pure i giudizi: alcuni puntano il dito contro il solo Bergoglio, denunciando in lui un vero e proprio antipapa, se non qualcosa di ancor peggiore, l'anticristo o un suo precursore, e guardano con rimpianto e nostalgia al suo predecessore, convinti che Benedetto sia stato costretto, con l'inganno o il ricatto, alle dimissioni dal suo alto ministero; altri estendo il giudizio negativo allo stesso Benedetto, notando le linee di continuità fra i due pontificati, nonostante alcune differenze, più di stile e di comunicazione che di sostanza teologica, dottrinale, pastorale e liturgica; altri ancora spingono lo sguardo ancora più indietro e individuano nel Concilio Vaticano II la radice delle deviazioni successive, l'evento che ha fatto da detonatore di un processo rivoluzionario le cui parole-chiave sono state rinnovamento, ecumenismo e dialogo-interreligioso, ciascuna delle quali serviva e serve in realtà a mascherare una precisa volontà di sovversione della dottrina cattolica: rispettivamente il ripudio della Tradizione, l'accettazione delle tesi protestanti e la negazione del principio nulla salus extra Ecclesiam, con la conseguente relativizzazione della verità e i suoi frutti inevitabili, il soggettivismo morale e l'indifferentismo religioso.

 

Sia come sia - e a noi pare che tutte e tre queste posizioni si possano abbracciare simultaneamente, perché si integrano l'una con l'altra - sta di fatto che la conclusione è sempre la stessa: una forza maligna, preordinata e non causale, un piano molto antico e ben congegnato è riuscito a prendere possesso dal vertice della Chiesa e l'ha traghettata lontano dalla vera dottrina, realizzando il tremendo capolavoro di gettare nell'apostasia un miliardo e trecento milioni di fedeli senza che la grande maggioranza di questi si sia resa conto di quel che sta accadendo, e che si è consumato dapprima a piccoli passi, da ultimo invece ad un ritmo sempre più precipitoso, negli ultimi cinquanta anni di vita della Chiesa cattolica. Su tale forza maligna vigono pareri disparati: a noi sembra indubbio che essa sia essenzialmente di origine preternaturale, e vada identificata con l'antico avversario, che, dice la Prima lettera di San Pietro, si aggira come leone ruggente cercando chi divorare; ma che, dal punto di vista umano, è stata impersonata dalla massoneria ecclesiastica, infiltratasi poco alla volta nelle file del clero e giunta infine a dominare la gerarchia, piazzando i suoi uomini nelle posizioni-chiave, in maniera ben dissimulata, e diffondendo dottrine anticattoliche e pessimi modelli liturgici, allo scopo di distruggere quanto la Chiesa ha fedelmente custodito e tramandato, sotto forma di magistero, nel corso di ben diciannove secoli, sovente lottando contro forze strapotenti, ma riuscendo sempre a trionfare di ogni manovra mirante a snaturare il suo insegnamento. La colpa imperdonabile del clero e di tutta la cultura cattolica è stata quella di aver acconsentito a un dialogo truffaldino e aver accolto delle idee e dei modelli decisamente non cattolici, anzi acattolici e anticristici, e ciò solo per compiacere il mondo e garantirsi una facile popolarità, oppure per il misero guadagno di una vita tranquilla e una carriera ben protetta all'ombra del politicamente corretto, come hanno fatto tanto teologi, biblisti, giornalisti e vaticanisti, anche di grido.

 

 

 

6 - SU QUALI FORZE SANE DOBBIAMO FARE LEVA

 

 

 

Ora, se questo è lo stato delle cose, ci si domanda, non senza un fremito di raccapriccio, se si possa ancora combattere la buona battaglia per il ripristino della verità all'interno della Chiesa, o se sia diventato inevitabile condurre la battaglia dall'esterno, stante l'estrema difficoltà, per non dire l'impossibilità, di cacciare i pastori infedeli e traditori e riportare la massa dei fedeli nel grembo della vera dottrina, dalla quale si sono inconsapevolmente allontanati, fuorviati dai fasi pastori, e pertanto inconsapevoli di dover lottare per ritornare al vero Vangelo di Gesù Cristo, dal quale, ora come ora, sono lontani come mai era accaduto nel corso della storia.

 

Personalmente non abbiamo mai dubitato che la battaglia vada condotta all'interno, anche se dobbiamo ammettere che qualche ragione ce l'hanno, almeno in apparenza, quanti giudicano la cosa impossibile e inutile, perché ormai l'intero edificio della Chiesa visibile è marcio, non solo a livello dottrinale, ma anche a livello morale, infestato com'è da una genia di pastori non soltanto eretici, massoni e in parte perfino satanisti, ma altresì perversi, pervertiti e pervertitori, pedofili e criminali sessuali, nonché diffusori dell'ideologia omofila (valga per tutti il caso degli orridi affreschi che profanano il duomo di Terni, voluti dall'allora vescovo Vincenzo Paglia). Non ne abbiamo mai dubitato perché sempre memori della promessa di Gesù Cristo: questa è la mia chiesa, e le porte degli Inferi non prevarranno su di essa. E tuttavia, come avere ancora speranza in un ripristino della vera Chiesa, se quasi tutti i vescovi, e da ultimo gli stessi cardinali e i papi, sono stati acquisti al piano satanico di cui si è detto?

 

Una grande consolazione, in tali angustie, ci è venuta dalla conoscenza di un piccolo resto di pastori fedeli, di autentici sacerdoti, ben radicati nella dottrina autentica e dotati di un alto livello di moralità, i quali, benché occultati dai mezzi d'informazione (che dal Concilio appunto si sono significativamente alleati coi settori massonici e modernisti del clero) e naturalmente perseguitati in vario modo dall'episcopato infedele, tengono accesa nelle anime la fiammella della vera fede e fanno sperare che, con l'aiuto dello Spirito Santo, il giorno della riscossa e della liberazione non sia poi così lontano come potrebbe sembrare stando alle apparenze. Vediamo in essi un riflesso degli Apostoli che, fin dal principio, si impegnarono a diffondere ovunque il Vangelo di Gesù e a battezzare nel suo Nome, secondo il mandato che avevano da Lui ricevuto; un riflesso del loro sacro zelo per la verità e dello spirito di abnegazione che si evince in essi dalla lettura dei Vangeli, degli Atti degli Apostoli e delle lettere del Nuovo Testamento.

 

In questo piccolo resto, abbiamo avuto l'onore e il privilegio di fare la conoscenza di un sacerdote come don Claudio Crescimanno, il quale ha appena scritto un libro, intitolato Signore, non t'importa che moriamo? Riflessioni sulla barca che affonda (Edizioni Città Cristiana, 2022), di piccola mole ma estremamente lucido e denso di significato, nel quale abbiamo trovato una descrizione acuta e precisa degli eventi che hanno condotto alla presente degenerazione, e che ci sentiamo pertanto di sottoscrivere, parola per parola, dalla prima all'ultima pagina, tanto che non avremmo saputo scrivere diversamente, se avessimo voluto accingerci alla stessa fatica. Ogni paragrafo, ogni frase sono così limpidi e argomentati, così ispirati, e al tempo stesso scritto con tale esemplare chiarezza, che meriterebbero una meditazione profonda ed una riflessione particolare, cosa che raccomandiamo di fare a quanti ci stanno leggendo.

 

 

 

7 - L'INGANNO DEL "DIALOGO" COL MONDO

 

 

 

Il nodo decisivo, alla fine, è sempre lo stesso: il concetto di "dialogo col mondo", che induce con la frode ad abbassare la guardia e finisce per consegnare la Chiesa nelle braccia del mondo, della sua mentalità e, più concretamente, dei suoi poteri malvagi. Oggi sappiamo e vediamo assai bene quali siano tali poteri: e il tristissimo spettacolo di una chiesa che prontamente si allinea al colpo di stato globale e, complice di quei poteri, spranga le chiese, riaprendole solo a condizioni umilianti, per diffondere le menzogne sull'emergenza sanitaria e promovendo, anzi imponendo, l'inoculazione del clero, mentre tace del tutto sui bisogni spirituali delle anime, sulla perenne verità soprannaturale di Gesù Cristo, testimonia in maniera inequivocabile quale fosse, fin dal principio, l'obiettivo della rivoluzione conciliare: sottomettere la chiesa al mondo, asservirla all'antico e implacabile nemico. Ma è un piano destinato a fallire miseramente. Dio conosce i suoi e darà loro l'ispirazione, la forza e la tenacia necessarie alla salute delle anime, al ripristino della sua Chiesa e al trionfo della verità. Come si legge nel Vangelo di Giovanni, 15,18-20: 18Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. 19Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia. 20Ricordatevi della parola che io vi ho detto: «Un servo non è più grande del suo padrone». Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.

 

Noi oggi, trovandoci nel pieno della globalizzazione e nella fase strategica del Great Reset per l'instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale, abbiamo un vantaggio (un triste vantaggio) su intellettuali come Marcel de Corte e i pochissimi altri che avevano visto, capito e denunciato la deriva della cultura e la distruzione dell'intelligenza, dello spirito critico e del buon senso. Oggi infatti possiamo vedere i veri registi di questa operazione, se non altro perché hanno deciso di firmarsi e di metterci la faccia, o almeno una parte di essi lo sta facendo.

 

 

 

8 - IL NEMICO SI È TOLTO LA MASCHERA

 

 

 

Lo dicono e lo scrivono, nei loro Forum di Davos e nelle loro riunioni del Bilderberg; lo dicono e lo affermano nei loro libri, come La quarta rivoluzione industriale di Klaus Schwab; lo dicono alcuni ministri di governi particolarmente asserviti alla grande finanza, come il nostro, che non torneremo mai più alla normalità di prima, che l'emergenza sarà permanente, che l'obbligo del green pass non decadrà mai, anche perché assumerà sempre nuove funzioni, giustificate dal succedersi di sempre nuove emergenze (ma loro, come lo sanno fin da ora?) e comunque dal fatto, ormai lo dicono senza peli sulla lingua, che il vecchio mondo, fatto d'identità personale e collettiva, di tradizioni, di storia, di passato, di arte, di bellezza, di filosofia e di pensiero, il vecchio mondo che riconosce il valore della ragione e che s'inginocchia davanti alla sublimità della Rivelazione di Gesù Cristo, deve scomparire, deve essere abbattuto, come si fa con un edificio vecchio e cadente sopravvissuto già fin troppo a lungo in un quartiere ultramoderno. Deve scomparire affinché essi, i padroni della globalizzazione, possano esercitare un controllo ancor più capillare sulle menti e suoi corpi e possono chiudere inesorabilmente ogni spazio di verità, di bontà e di bellezza. Il trinomio inseparabile che trova il suo coronamento in Dio: e a causa del quale anche Dio deve essere abolito ed archiviato. Se non fosse per quello, se cioè non fosse perché in Dio coincidono il sommo Vero, il sommo Bene e il sommo Bello, essi, i padroni universali, potrebbero anche lasciarlo vivacchiare, potrebbero tollerarlo purché se ne stia buono e tranquillo nel suo angolino, a ricevere ancora l'adorazione dei suoi ultimi credenti, sempre più simili a morti viventi. Ma il Dio vivente annunciato da Gesù Cristo, e che era Dio Egli stesso, quello no, quello non lo possono assolutamente tollerare. Anzi, uno degli obiettivi fondamentali, se non l'obiettivo fondamentale, era ed è proprio questo: eliminare la religione di Gesù Cristo, spazzar via la fede in Lui, pervertire e capovolgere la sua dottrina, asservire alle potenze infernali i suoi vescovi e i suoi preti.

 

La Pachamama, per esempio, non dà alcun fastidio, anzi, è decisamente funzionale alla strategia del globalismo: è un monito perenne alla sacralità della Natura, della Madre Terra, ed un incessante memento di quanto l'uomo, per il solo fatto di esistere e (incredibile sfacciataggine!)  di riprodursi, costituisca un grave problema, un problema che bisogna pur affrontare e risolvere una buona volta, prima che il pianeta subisca dalla dei danni irreparabili. I tempi, essi dicono, ormai sono molto stretti. Il cambiamento climatico, causato (essi dicono, mentendo e sapendo di mentire) dall'inquinamento atmosferico, procede a passo di corsa: e dunque o si ferma l'uomo o bisognerà dire addio alla terra che lo ospita e gli dà la possibilità di vivere. Questa è una religione, o una sub-religione (perché la religione vera dovrà essere il satanismo, su ciò non si discute) che piace ai padroni universali; coincide coi loro programmi, con la loro visione dell'uomo, con il loro giudizio e la loro agenda per il futuro dell'umanità. Essi hanno deciso di assumersi la responsabilità di affrontare in maniera radicale il "problema uomo": hanno deciso di far crollare la crescita demografica, di spopolare intere regioni, di svuotare di abitanti interi stati, d'impoverire le popolazioni, rendere i singoli individui sempre più confusi, sempre più incerti, più nevrotici e depressi, oltre che più fragili e malati sul piano fisico, e perciò sempre più dipendenti da quella cosa orribile che è divenuta la sanità pubblica e privata, da quando essi sono riusciti a metterci le mani sopra, ad imporre i loro protocolli "sanitari" e a diffondere nella classe medica la loro filosofia, con l'autorevolezza e la perentorietà di un dogma che non ammettete deroghe: eugenetica, malthusiana, spietata e senz'anima.

 

 

 

9 - TORNARE ALLA SANA FILOSOFIA E A UN'IMMAGINE VERA DEL REALE

 

 

 

Per l'uomo moderno è diventato tutto difficile: si può anzi dire, ed è solo in apparenza un paradosso, che l'uomo è divenuto un problema a se stesso. Infatti ci sono mobilitazioni in favore delle balene, delle tigri, degli orsi bianchi, delle foreste pluviali e del clima; ma non c'è una mobilitazione a favore della vita umana. Al contrario: una serie di teorie e di pratiche che sono contrarie alla vita, come l'aborto e l'eutanasia, sono entrate nel patrimonio intellettuale comune e sono viste da un grandissimo numero di persone come conquiste di auto-determinazione o, se si preferisce, "di civiltà". Quanto più tali pratiche sono diffuse e "normali", tanto più quella data società e considerata progredita e illuminata. Il risultato è che il calo demografico, indice sicuro del declino di una civiltà, è accompagnato da una confusione morale pressoché totale: ciascuno va a tentoni come un ubriaco e una quantità di falsi maestri, o di cattivi maestri, di maestri satanici, arringano le masse e le sospingono nelle direzioni più disparate fuorché in quella giusta. La direzione giusta, per l'uomo, è quella che lo rende amico di se stesso; che gli consente di puntare a realizzare le sue potenzialità più alte e più nobili; che lo introduce all'amicizia con Dio e gli permette di rappacificarsi con l'idea della propria fragilità e, perciò, della propria mortalità, che, diversamente, è vissuta come una beffa o peggio, come un oltraggio alla sua libertà e alla sua dignità. È intuitivo pertanto che, per uscire dalla palude fangosa nella quale si è impantanato da se stesso, seguendo strade sbagliate e modelli sbagliati, e cioè facendosi condurre da ciechi ancor a più ciechi di lui, e mettendo sul piedistallo dei falsi maestri, che tutto hanno fatto fuorché trasmettergli anche solo il desiderio di cercare e seguire la via giusta, egli deve recuperare le verità essenziali che appartengono alla sua natura. E che per fare questo ha bisogno di trovare la guida disinteressata delle anime elette e delle menti migliori, perché da sé, con le sue sole forze, ora come ora, l'uomo comune non è assolutamente in grado di farlo, né ha la minima speranza di riuscirvi. È troppo appesantito da false credenze e da timori e illusioni che denotano la sua profonda ignoranza, la sua totale mancanza di consapevolezza. Dunque, in tema di buoni maestri e di guide sicure, l'uomo moderno ha bisogno di pensatori come San Tommaso d'Aquino, come Aristotele, e non certo dei professorini di filosofia contemporanei che si spacciano per filosofi, ma ai quali manca la qualità essenziale per essere tali, cioè l'ampiezza e l'originalità del pensare e l'assoluta libertà dai ricatti e dai condizionamento della cultura dominante. La cultura dominante è stata creata dai nemici dell'uomo: anime perse che si sono votate al servizio del diavolo e che stanno facendo il loro brutto mestiere di portare le masse ancor più lontane dal vero, ancor più lontane da Dio, e di essere ancor più nemiche di se stesse, di quanto già non lo sono. In Tommaso d'Aquino si trova invece la statura e la potenza del vero pensatore, la cui ragione è illuminata dalla fede, e che quindi dispone di quella cosa in più, che viene dall'Alto e non è un prodotto dell'uomo, grazie alla quale può rivolgere la ragione nella direzione giusta e la volontà verso il voler fare le cose giuste. Quelle che lo rendono più umano e non quelle, come vorrebbe ora il potere satanico che ha scatenato il colpo di stato mondiale, che lo rendono sempre più disumano.

 

San Tommaso ci mostra la strada da cui cominciare per uscire dalla palude: ritrovare il senso del bello, la capacità di ammirare l'arte e tutto ciò che esprime ordine, armonia, proporzione, stile, misura. Aristotele dice che il filosofo, con lo strumento della ragione, fa la stessa cosa: cerca il vero, partendo dallo stupore per il grande e affascinante mistero che è sotteso alle cose. Chi non prova il senso del mistero non è umano. E noi di questo abbiamo bisogno: di ritrovare noi stessi, perché ci eravamo persi. Possiamo riuscirci, ma solo con l'aiuto della grazia divina.

 

 

 

10 - GUARDARSI DAI FALSI MAESTRI

 

 

 

Ma il segno inconfondibile che quelli che stiamo vivendo sono gli ultimi tempi, è rappresentato dal proliferare di falsi maestri e falsi insegnamenti, non solo al di fuori del cristianesimo – questa è anzi cosa relativamente normale, perché quando le menti e le anime rifiutano il vero Dio, non possono che smarrirsi in una selva di false verità e false rivelazioni – ma anche al suo interno, e, cosa più dolorosa di tutte, all'interno della Chiesa cattolica, e perfino al suo vertice. Se non avessimo visto tutto questo; se non avessimo visto una gerarchia ecclesiastica che dà quotidianamente scandalo ai fedeli, sia con la condotta privata, sia con il pubblico insegnamento – il che veramente demoniaco -; se non fossimo testimoni ormai quotidiani di questa sistematica falsificazione del Vero, del Bene, del Giusto e del Bello, che deforma orribilmente il Vangelo di Gesù Cristo e lo sostituisce con un falso vangelo tutto umano e massonico, grondante malvagità e falsità, il cui scopo è cambiare il male in bene ed il bene in male, così da confondere le intelligenze e da perdere le anime: allora saremmo in parte almeno scusati per la nostra inerzia e la nostra pusillanimità. Invece tutte queste cose le abbiamo viste e le vediamo, continuamente, in un crescendo che ha qualcosa di realmente infernale.

 

Se vogliamo individuare un segnale inconfondibile che questi sono gli ultimi tempi, non possiamo ignorare il proliferare di falsi maestri, di falsi teologi, di falsi pastori, di falsi sacerdoti, i quali incessantemente distorcono e capovolgono la Paola di Dio, la strumentalizzano oscenamente per adattarla a una mentalità che è quella del mondo e non ha nulla che fare on il volere divino. Forse che Dio vuole il peccato, vuole l'immoralità, vuole la confusione, vuole la sostituzione del vero con il falso? Sarebbe dunque Dio a volere che vi siano le diverse religioni, che si renda omaggio al Corano e al Talmud, che s'incoraggino gli ebrei a persistere nella loro fede, assicurandoli che Iddio è contento così, e dunque, implicitamente, asserendo che il suo Figlio Unigenito si è incarnato per nulla, è morto per nulla, ed è anche risorto per nulla, giacché essi non hanno alcun bisogno di convertirsi? E gli islamici fanno bene a restare nella loro religione, tanto più che fare proselitismo cristiano è una sciocchezza? Ed è ancora Iddio che desidera vedere religiosi, laici e perfino dei vescovi portare a spalla nella basilica di San Pietro, intronizzare e adorare il brutto idolo pagano e sanguinario della Pachamama? È questo il volere di Dio, è questo l'insegnamento di Gesù Cristo? Oppure vedere le chiese adornate, si fa per dire, con enormi striscioni arcobaleno, e dei preti annunciare dall'altare la bellezza dell'amore fra due persone dello stesso sesso, lamentando il fatto di non poterle unire nel sacro vicolo del matrimonio cristiano, come già avviene secondo le leggi dello stato? È il Signore Iddio che vuole queste cose, ed è proprio questo il Vangelo santo di Gesù Cristo? I falsi maestri e i falsi insegnamenti ormai si sprecano, e i seminari "cattolici", purtroppo, sono divenuti da tempo semenzai di eresie e di mostruose deformazioni della vera dottrina e della vera morale cattolica. E questo è, appunto, il segno più certo che i tempi della fine si stanno avvicinando, mentre, a causa di una pastorale scellerata e buonista, noi non siamo affatto preparati all'estrema battaglia, quella che ha per posta la nostra anima.

 

Dobbiamo, perciò prepararci all'estrema battaglia; anzi: essa è già iniziata. Dobbiamo, come dice San Paolo, rivestirci della corazza della giustizia e impugnare lo scudo della fede, perché la nostra lotta non è contro creature di sangue e carne, ma contro gli spiriti del male che dominano questo mondo di tenebra (cfr. Ef. 6,14-16).

 

 

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