XXIV Domenica

 

È bello pensare che nel mondo intero, dovunque la comunità cristiana si raduna oggi per celebrare l'Eucarestia domenicale, risuona in questo giorno, questa Buona Notizia di verità e di salvezza: Dio è amore misericordioso, Egli è nostro Padre, che per amore ci ha creati liberi per amare a sua somiglianza e dotati di coscienza, che soffre se ci perdiamo e che fa festa se, pentiti, ritorniamo a Lui con la Confessione.

L'evangelista Luca ha raccolto in questo capitolo quindicesimo tre parabole sulla misericordia divina: le due più brevi, che ha in comune con Matteo e Marco, sono quelle della pecora smarrita e della moneta perduta; la terza, lunga attraverso una storia, e propria di lui solo, è la celebre parabola del Padre misericordioso, detta abitualmente del "figliol prodigo". In questa pagina evangelica, con cui anche oggi ci rivolge la Parola, sembra quasi di sentire la voce commossa di Gesù, che ci rivela il volto del Padre suo e Padre nostro. In fondo, per questo Egli è venuto e risorto viene nel mondo: per parlarci del Padre, l'Amante del Figlio, l'Amato, nell'Amore lo Spirito santo; per farlo conoscere a noi, figli spesso smarriti, e risuscitare nei nostri cuori la gioia di appartenergli nella Chiesa, la speranza di essere perdonati nella Confessione e restituiti alla nostra piena dignità battesimale di figli nel Figlio, il desiderio di abitare per sempre nella sua casa, che è anche la nostra casa. Le tre parabole della misericordia Gesù le raccontò la prima volta perché i farisei e gli scribi parlavano male di Lui, vedendo che si lasciava avvicinare da peccatori e peccatrici e addirittura mangiava con loro (Lc 15, 1-3). Allora Egli spiegò, con il suo tipico linguaggio, che Dio non vuole che si perda nemmeno uno dei suoi figli e il suo animo trabocca di gioia quando un peccatore si converte e si confessa. La vera religione consiste allora nell'entrare progressivamente in sintonia con questo Cuore "ricco di misericordia", che ci chiede di amare tutti, anche i lontani e i nemici, imitando il Padre celeste che rispetta la libertà, il libero arbitrio, di ciascuno ed attira a sé con al forza invincibile della sua fedeltà del suo amore misericordioso, facendo festa in cielo per un solo peccatore che si converte.

Questa è la strada che Gesù mostra a quanti vogliono essere suoi discepoli: "non giudicate né in bene né in male perché la coscienza di ogni persona la vede solo Lui, il Padre … non condannate … perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato … Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro" (Lc 6,36-38). In queste parole troviamo indicazioni assai concrete per il nostro quotidiano comportamento di credenti misericordiosi. Nel nostro tempo con la pazzia di tante guerre, l'umanità ha bisogno che sia proclamata e testimoniata con vigore la misericordia di Dio per evitare anche l'autodistruzione atomica …La Regina della pace, la Regina dell'amore, la Madre del lungo cammino, la Vergine Maria, Madre di Misericordia … ci ottenga il dono di confidare sempre nell'amore di Dio più grande di ogni male e di ogni peccato e ci aiuti ad essere misericordiosi come il Padre nostro che è nei cieli e attende con gioia anche un solo peccatore che si converte e si confessa.

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