Necessità della vera devozione alla Santa Vergine. Con san Giorgio Maria Grignon de Monfort
Segnalo quanto scritto da san Luigi Maria Grignion de Monfort nel suo "Traité de la vraie dévotion à la Sainte Vierge", "Trattato della vera devozione alla Santa Vergine".
Paolo Carretti
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Detto questo, o mio amabile Maestro, non è incredibile e doloroso costatare l'ignoranza e le tenebre di tante persone nei confronti della tua santa Madre? Non parlo tanto dei non credenti, o dei pagani, che non ti conoscono e non si curano di conoscere lei; non parlo neppure degli eretici e degli scismatici, che non cercano di essere devoti della tua santa Madre, essendosi separati da te e dalla tua santa Chiesa; parlo invece proprio dei cristiani cattolici, e anche di coloro che tra i cattolici sono dei maestri, che fanno professione di insegnare agli altri le verità ma che non conoscono né te, né la tua santa Madre, se non in modo teorico, arido, sterile e indifferente. Questi Signori parlano solo raramente della tua santa Madre e della devozione che le si deve, perché temono – dicono – che se ne abusi, che si renda offesa a te, onorando troppo la tua santa Madre. Se vedono o sentono qualche devoto della Santa Vergine parlare con insistenza della devozione a questa buona Madre, e parlarne con un accento tenero, deciso e persuasivo, come di un mezzo sicuro senza illusioni, di un cammino breve senza pericoli, di una via immacolata senza imperfezioni e di un segreto meraviglioso per trovare te e amarti perfettamente, essi gli gridano contro e gli presentano mille false ragioni per provargli che non bisogna parlare troppo della Vergine Santa, che ci sono gravi esagerazioni in questa devozione e che bisogna impegnarsi ad estirparle, che bisogna parlare di te, piuttosto che portare la gente verso la devozione alla Santa Vergine, che è già amata abbastanza. Qualche volta li si intende parlare della devozione alla tua santa Madre, non per diffonderla e promuoverla, ma per contrastare gli abusi che se ne fanno, mentre questi signori non nutrono una sentita fede, né una devozione tenera per te, poiché non ne hanno per Maria e considerano il Rosario, lo scapolare, la corona, come devozioni da donnette, buone per gli ignoranti, non necessarie per salvarsi; se poi capita loro di incontrare qualche devoto della Vergine Santa, che ha l'abitudine di recitare il Rosario, o è impegnato in qualche altra pratica di devozione mariana, sono capaci di cambiargli in fretta l'atteggiamento e il cuore; invece del Rosario, gli consiglieranno di recitare i sette Salmi; invece della devozione alla Santa Vergine, lo esorteranno alla devozione per Gesù Cristo. O mio amabile Gesù, queste persone hanno forse il tuo spirito? Ti fanno piacere quando agiscono in questo modo? Ti può piacere lo sforzo di non piacere alla tua santa Madre, pensando che questo ti dispiaccia? La devozione alla tua santa Madre impedisce forse quella verso di te? Conserva ella forse per sé l'onore che le si rende? Oppure fa parte a sé? È forse un'estranea, in nessun modo legata a te? Ti dispiace se si cerca di piacere a lei? E il donarsi a lei e amarla è forse un separarsi, o un allontanarsi dal tuo amore?
Eppure, mio amabile Maestro, se ciò che ho detto risulta vero, la maggior parte degli intellettuali, a punizione del proprio orgoglio, non saprebbe far di più per allontanare dalla devozione alla tua santa Madre, o per condurre all'indifferenza verso di essa. Difendimi, Signore, difendimi da questo loro sentire e agire; dammi invece un po' di quei sentimenti di riconoscenza, di stima, di rispetto e di amore che tu nutri verso la tua santa Madre, affinché io possa maggiormente amare e glorificare te, imitandoti e seguendoti da vicino.
I devoti critici sono di solito degli intellettuali orgogliosi, spiriti forti e presuntuosi, che hanno in fondo una certa devozione alla Santa Vergine, ma che criticano quasi tutte le pratiche di essa che le persone semplici rivolgono semplicemente e santamente a questa buona Madre. Le criticano perché tali pratiche non sono di loro gusto; mettono in dubbio tutti i miracoli e i racconti riportati da autori degni di fede, o tratte dalle cronache degli ordini religiosi, che testimoniano le misericordie e la potenza della Vergine Santa; guardano con fastidio le persone semplici e umili inginocchi davanti a un altare, o ad un'immagine della Vergine, a volte in un angolo della strada, per pregare Dio; e li accusano pure di idolatria, come se adorassero il legno o la pietra; dicono che – per quanto li riguarda – non amano per nulla queste devozioni esteriori e che non sono così deboli di spirito da aggiungere alla fede tutti quei racconti e storielle circa la Santa Vergine. Quando vengono poi riferite loro le lodi meravigliose che i santi Padri tributano alla Vergine Santa, essi rispondono dicendo che quelli hanno parlato da oratori, esagerando, oppure ne danno una loro spiegazione alterata. Questa specie di falsi devoti e di persone orgogliose e mondane è molto da temere; essi fanno un torto enorme alla Vergine Santa e riescono ad allontanare il popolo, con il pretesto di estirparne gli abusi.
I devoti scrupolosi sono persone che temono di disonorare il Figlio onorando la Madre, di abbassare l'uno elevando l'altra. Non sanno accettare che vengano attribuite alla Santa Vergine le lodi giustissime che le hanno dato i santi Padri; accettano con difficoltà che vi sia più gente inginocchiata davanti all'altare della Santa Vergine che davanti al Santissimo Sacramento, come se l'uno fosse contro l'altro, come se coloro che pregano la Santa Vergine non pregassero Gesù Cristo per mezzo di lei! Non vogliono che si parli Spesso della Vergine Santa e che ci si rivolga a lei tanto di frequente. Ecco alcune loro affermazioni ricorrenti: A che servono tanti Rosari, tante confraternite e tante pratiche esteriori di devozione mariana? Quanta ignoranza in questi casi! Si mette in ridicolo la nostra fede! Parlatemi di chi è devoto di Gesù Cristo (e lo nominano senza scoprirsi il capo, lo dico tra parentesi): bisogna ricorrere a Gesù Cristo, è lui il nostro unico mediatore; bisogna pregare Gesù Cristo, ecco ciò che è serio! Quanto essi dicono è vero da una parte, ma l'applicazione che ne fanno, per impedire la devozione alla Santa Vergine, è molto pericolosa; è un tranello del demonio, con il pretesto di un bene maggiore; infatti non si onora di più Gesù Cristo che quando si onora molto la Santa Vergine; si onora lei allo scopo di onorare più perfettamente Gesù Cristo; si va infatti a lei come alla strada per giungere al traguardo del cammino, che è Gesù.
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Mi permetto una considerazione: non è per lo meno curioso che gli autori (e mandanti) della Nota si accaniscano sul titolo di corredentrice per non creare confusione e nello stesso tempo si affrettano a rimarcare che tutte le religioni sono volute da Dio e che in esse vi è un cammino salvifico? Vien quasi da pensare che è solo la Madonna che li infastidisce …
Ringrazio per l'attenzione e per l'impegno di "Duc in altum" nella testimonianza di fede.
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