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Visualizzazione dei post da novembre, 2025

Meditazione.La domanda non è 'Quando verrà' La donada è, Io lo sto aspettando'

Meditazione /La domanda non è: "Quando verrà?" La domanda è: "Io lo sto aspettando?". Perciò voi tenetevi pronti perché, nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell'uomo nella venuta. Perciò il problema non è capire la fine dei tempi, ma capire il nostro tempo, il nostro tempo. Domanda di "Eremita" – 30m novembre 2025 Gesù dice: "Come ai giorni di Noè… così sarà". E cosa facevano ai giorni di Noè? Mangiavano, bevevano, si sposavano. Niente di male. Facevano ciò che facciamo anche noi, una vita normale. Ma il problema non era ciò che facevano: è che non si accorsero di nulla. Non vedevano. Non ascoltavano. Non percepivano che Dio stava parlando alla loro vita. Noè costruiva un'arca… e loro ridevano. L'azione di Dio era davanti ai loro occhi, ma erano ciechi, immersi nelle loro occupazioni. Gesù dice: "Così sarà anche la venuta del Figlio dell'uomo". Non è tanto un annuncio di paura, è un annuncio di verità: Dio ...

La supplica a Leone XIV per la difesa della Corredentrice

Un gruppo di fedeli esprime il proprio sgomento per la nota Mater populi fidelis, redatta dal DDF, che nega a Maria il titolo di Corredentrice. E chiede al Santo Padre di intervenire. Ecco la lettera integrale. Riceviamo e pubblichiamo la seguente supplica di fedeli cattolici, che si rivolgono a papa Leone XIV. *** Santo Padre, con filiale devozione Le indirizziamo questa nostra supplica, facendoci umile voce dello sgomento e della costernazione in cui versa gran parte del Popolo santo di Dio dopo la pubblicazione, in data 4 novembre 2025, della Nota mariologica Mater Populi Fidelis del Dicastero per la Dottrina della Fede. La nostra coscienza di figli della Chiesa è profondamente turbata nel leggere le affermazioni contenute in tale Nota circa alcuni titoli mariani riferiti alla cooperazione di Maria Santissima all'opera della nostra salvezza. Come non essere afflitti nel vedere la nuova posizione mariologica porsi in netta antitesi rispetto all'insegnamento finora trasmesso, ...

Il Papa a Nicea, è im gioco la fede nell'Incarnazione

Nel luogo in cui 1700 anni fa si svolse il primo concilio, Leone XIV ha recitato il credo insieme a Bartolomeo e agli altri capi delle Chiese ortodosse. Il desiderio della piena comunione e il monito sul nuovo arianesimo che riduce Cristo a un leader carismatico, negando o ignorando che Egli è Dio . Nico Spuntoni nella "Nuova Bussola" – 30 novembre 2025 Il momento clou del primo viaggio apostolico di Leone XIV è arrivato ieri, negli scavi dell'antica basilica di San Neofito di Iznik. Nei pressi della riva del lago il Papa è stato protagonista di una preghiera ecumenica con Bartolomeo di Costantinopoli ed altri capi delle Chiese ortodosse. Nello stesso luogo in cui 1700 anni fa veniva definita la professione di fede in Gesù Cristo Figlio di Dio, è stato commemorato l'anniversario del Concilio di Nicea. I leader cristiani hanno recitato il Credo insieme, concretizzando quello che Leone XIV ha chiamato nel suo discorso «il desiderio di piena comunione tra tutti coloro ch...

I doni dello Spirito Santo (seconda parte)

San Tommaso ci offre l'architettura dei sette doni dello Spirito Santo, spiegandoci quali di essi agiscono nella ragione dell'uomo e quali nella volontà. Il presupposto dei sette doni e la loro connessione: la carità. Il rapporto tra virtù e doni. Luisella Scrosati nella "Nuova Bussola" – 30 novembre 2025 Concludiamo oggi la quæstio 68, che abbiamo iniziato domenica scorsa e che è dedicata ai doni dello Spirito Santo. Abbiamo commentato i primi tre articoli della q. 68, vedendo che cosa caratterizza questi doni e che cosa li differenzia dalle virtù. Ora proseguiamo con gli altri articoli, 4, 5, 6 e 8, che ci aiutano a completare il quadro. L'art. 4 si chiede in sostanza se l'enumerazione dei sette doni dello Spirito Santo sia esatta. Che cosa c'è dietro questa domanda? Il fatto che, come le virtù, anche i doni devono poter agire in tutte le facoltà dell'uomo o almeno, com'è ovvio, in quelle facoltà che, come dice Tommaso, possono essere principi di...

Il Papa a Nicea protagonista con il Patriarca Bartolomeo dicendo che è in gioco la fede nell'Incarnazione

Il Papa a Nicea Nico Spuntoni nella "Nuova Bussola" – 29 novembre 2025 Nel luogo in cui 1700 anni fa si svolse il primo concilio, Leone XIV ha recitato il Credo insieme al patriarca Bartolomeo e agli altri capi delle Chiese ortodosse. Il desiderio della piena comunione e il monito sul nuovo arianesimo che riduce Cristo a un leader carismatico, negando o ignorando che Egli è Dio. Il momento clou del primo viaggio apostolico di Leone XIV è arrivato ieri, negli scavi dell'antica basilica di San Neofito di Iznik. Nei pressi della riva del lago il Papa è stato protagonista di una preghiera ecumenica con Bartolomeo di Costantinopoli ed altri capi delle Chiese ortodosse. Nello stesso luogo in cui 1700 anni fa veniva definita la professione di fede in Gesù Cristo Figlio di Dio, è stato commemorato l'anniversario del Concilio di Nicea. I leader cristiani hanno recitato il Credo insieme, concretizzando quello che Leone XIV ha chiamato nel suo discorso «il desiderio di piena com...

La via maestra non è cassare i titoli mariani ma spiegarli

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Il rischio che si esageri il ruolo di Maria è quello che la Chiesa ha sempre accettato di correre pur di ribadire la verità sulla Madre (Madre di Dio) per confermare pienamente la verità sul Figlio. E la cortese risposta di mons. Staglianò non fa che testimoniare l'era glaciale della mariologia. Luisella Scrosati nella "Nuova Bussola" – 27 novembre 2025 La cortese risposta di mons. Antonio Staglianò, presidente della  Pontificia Academia Theologica ,  al nostro articolo  è purtroppo la conferma di come la "temperatura mariologica" nel mondo teologico sia ormai precipitata a livello di un'era glaciale e che, sempre purtroppo, avevamo visto giusto nell'indicare la sparizione della " dissimilitudo minor " una delle lacune maggiori e della Nota dottrinale e dell'articolo del presidente della Pontificia Accademia di Teologia. Prima di entrare  in   medias res , sia consentito un rilievo minore . Mons. Staglianò afferma che «ogni termine […] se a...

Beata Vergine della Medaglia Miracolosa

Il 27 novembre 1830 la Madonna apparve a santa Caterina Labouré chiedendole di coniare una medaglia sul modello della visione avuta. Fu poi il popolo a chiamare quella medaglia "miracolosa". Ermes Dovico nella "Nuova Bussola" – 27 novembre 2025 Il 27 novembre 1830 la Beata Vergine apparve a Caterina Labouré (1806-1876), novizia delle Figlie della Carità nel convento parigino in Rue du Bac, che in profondo silenzio stava meditando in cappella. Erano le cinque e mezza del pomeriggio. La santa, all'altezza del quadro di san Giuseppe, vide la Madonna con un abito bianco come l'aurora, un manto azzurro e un lungo velo candido, ritta in piedi su un mezzo globo avvolto dalle spire di un serpente. La Madre Celeste stringeva teneramente nelle mani un altro globo più piccolo, dorato, e con il volto splendente lo presentava a Nostro Signore. «Questo globicino simboleggia il mondo intero e ogni anima in particolare!», sentì dirsi Caterina, che a un tratto vide le dita d...

Il beato Giacomo Alberione, lìapostolo della stampa

Solo le parole illuminate da Cristo nel suo corpo che è la Chiesa fin dagli apostoli possono rappresentare Via, Verità e Vita.  Ne era convinto il fondatore dei Paolini che nel libro "L'apostolato dell'edizione" tratteggia la figura del perfetto comunicatore cattolico che giudica il peccato distinto dal peccatore che non giudica perché ogni coscienza la vede solo Dio   Antonio Tarallo Potrebbe definirsi un vero e proprio "manuale" del perfetto comunicatore cattolico il prezioso libro L'apostolato dell'edizione (conosciuto anche con il titolo L'apostolato della stampa) del beato Giacomo Alberione (Fossano, 4 aprile 1884 - Roma, 26 novembre 1971), di cui oggi ricorre la memoria liturgica. Pagine che non perdono la forza dell'attualità e che sembrano essere state scritte nel nostro oggi, distinguendo il peccato dal peccatore. Il libro venne pubblicato nel 1944, a cura dell'Istituto Missionario Pia Società San Paolo. Nel 1950 ne uscì una seco...