I cattolici stanno aumentando. Ma in quale Chiesa stanno entrando

I "cattolici" aumentano. Ma in quale Chiesa stanno entrando? 

Aldo Maria Valli in "Duc in altum" – 22 ottobre 2025

In occasione della Giornata missionaria mondiale l'Agenzia Fides ha pubblicato le statistiche annuali della Chiesa cattolica, offrendo, se i numeri sono corretti, una panoramica delle dinamiche globali. Nel 2023, la popolazione mondiale ha raggiunto i 7,914 miliardi, di cui 1,405 miliardi sono cattolici, che rappresentano il 17,8% della popolazione, in leggero aumento rispetto all'anno precedente. L'Africa presenta la crescita più significativa, con un aumento di 8,3 milioni di cattolici, seguita dalle Americhe con un aumento di 5,6 milioni. Persino l'Europa, dopo anni di declino, ha visto un aumento di 740 mila cattolici.

Sulla base di queste cifre, ecco i titoli trionfali della stampa "cattolica": "La Chiesa torna a crescere!". "Quindici milioni di nuovi cattolici, in aumento in tutti i continenti, un essere umano su cinque è ormai cattolico".

Idem i giornali laici: "Migliaia di persone accolte nella Chiesa in Francia durante la Pasqua", "Il cattolicesimo fiorisce in Australia" e così via. Anche a livello parrocchiale, è diventato di moda vantarsi: "Quest'anno abbiamo quaranta nuovi catecumeni!" o "I nostri battesimi e cresime sono in forte aumento!". Il tono è trionfante, come se i semplici numeri fossero prova di grazia o fedeltà.

Non molto tempo fa, mi sono ritrovato in una parrocchia novus ordo, traboccante di catecumeni e candidati presentati durante la messa domenicale. A un occhio poco attento, sarebbe potuta apparire una scena di rinnovamento e vitalità. Eppure, per chiunque aderisce ancora alla Fede dei nostri padri, si è trattato di uno spettacolo di indicibile tragedia. Il sacerdote che presiedeva la funzione è un devoto seguace della religione bergogliana (e ora, credo, prevostiana), uno che nega pubblicamente i dogmi della Fede, rifiuta Cristo come unico mezzo di salvezza e predica il vangelo arcobaleno del momento: pro-LGBT, pro-ordinazione femminile, eco-paganesimo.

Uno degli spettacoli più tristi che abbia mai sopportato come cattolico. Sapevo che, salvo un intervento miracoloso di Dio Onnipotente, quelle povere anime non sarebbero state introdotte nella Chiesa di Cristo, ma iniziate alla sua contraffazione: un simulacro vuoto che indossa paramenti cattolici ma insegna il contrario. Stavano uscendo dal tempo della formazione non fortificate per percorrere la stretta via verso la visione beata, ma battezzate e confermate in una nuova religione. Una religione dell'uomo, non di Dio.

È per questo motivo che poche cose mi irritano e mi provocano maggior dolore di queste notizie, diffuse soprattutto dai media cattolici progressisti e modernisti, che si vantano di una rinascita o una crescita della Chiesa. Queste notizie, presentate con statistiche allegre e titoli ottimistici, non sono segni di vitalità spirituale, ma una maschera, un'illusione che nasconde una crisi profonda e tragica. Purtroppo, ciò che questi numeri misurano non è la crescita della fede, ma l'affiliazione a una nuova religione.

C'è da aggiungere che, a fronte della crescita del numero di fedeli, continua il calo dei sacerdoti. Il numero di cattolici per sacerdote è salito a 3453, mentre il numero di abitanti per sacerdote ora si avvicina a 16 mila. Questa tendenza è dovuta in gran parte a un continuo calo del clero: 406.996 il numero totale dei sacerdoti, 734 in meno rispetto all'anno precedente. L'Europa ha registrato le perdite maggiori, con oltre 2.400 sacerdoti in meno, seguita dalle Americhe (quasi 800) e dall'Oceania (44). Al contrario, Africa e Asia hanno visto aumenti: rispettivamente 1.451 e 1.145 sacerdoti in più.

Altrettanto preoccupante è il quadro delle vocazioni. A livello mondiale, il numero di seminaristi maggiori, sia diocesani sia religiosi, è sceso a 106.495, quasi duemila in meno rispetto all'anno precedente. L'Africa è stata l'unica regione a registrare una crescita (+383), mentre le Americhe, l'Asia e l'Europa hanno registrato un forte calo. Anche i seminaristi minori sono diminuiti, scendendo a un totale di 95.021 a livello globale. Nel complesso, le statistiche rivelano una tendenza persistente: mentre il numero di cattolici continua ad aumentare in tutto il mondo, soprattutto in Africa e nelle Americhe, il numero di sacerdoti e di vocazioni è in costante calo in Europa e nelle Americhe, un andamento presente ormai da decenni.

I catecumeni presentati per l'iniziazione nelle parrocchie postconciliari sono spesso anime giovani, piene di speranza, ma introdotte in comunità in cui la fede è oscurata, relativizzata o addirittura contraddetta. In molti di questi luoghi, il peccato mortale viene messo in discussione, il dogma è trattato come facoltativo e la venerazione per i sacramenti è sostituita da una disinvolta e vaga amicizia. Il pericolo spirituale per queste anime è immenso.

C'è da chiedersi: queste anime si stanno formando nella stessa Chiesa che ha canonizzato i decreti di Trento, anatemizzato l'errore e celebrato il Santo Sacrificio della messa con il sacerdote rivolto verso nostro Signore oppure vengono assorbite in una religione stravolta dalle ambiguità, dalle invenzioni ecumeniche e dalla desacralizzazione dell'era post-conciliare?

I cambiamenti liturgici e dottrinali imposti alla Chiesa negli ultimi sessant'anni costituiscono non solo una trasformazione radicale del cattolicesimo ma una sostituzione della fede.

Cito solo alcune circostanze che vengono in mente per prime.

Elezione di papa Francesco. La sua enfasi sulla misericordia pastorale rispetto alla rigorosa chiarezza dottrinale, insieme a uno stile informale e accessibile, ha rappresentato un allontanamento dalla dignità e dall'autorità tipicamente associate al papato.

Interviste che promuovono il dialogo con i non credenti. Le affermazioni che suggeriscono approcci relativistici alla verità e alla moralità minano continuamente la chiarezza della dottrina cattolica.

Esortazione apostolica "Evangelii gaudium". L'enfasi sulla giustizia sociale, sulla ridistribuzione economica e sull'attivismo climatico ha dato priorità alle preoccupazioni mondane rispetto alla missione primaria della Chiesa, quella dell'evangelizzazione.

Permesso per le chierichette. Incoraggiare la presenza femminile all'altare viola norme liturgiche secolari e abitua all'idea del sacerdozio femminile.

Enciclica "Laudato sì'". L'attenzione rivolta all'attivismo ambientale e alla politica climatica ha politicizzato l'insegnamento della Chiesa mescolando programmi secolari con la missione sacra.

Esortazione apostolica "Amoris laetitia". La concessione della Comunione a coloro che vivono nel peccato costituisce un allontanamento dall'insegnamento consolidato della Chiesa.

"Flessibilità pastorale" riguardo agli atti omosessuali. Le affermazioni che suggerivano indulgenza nel giudizio morale relativizzavano l'etica sessuale della Chiesa.

Promozione della sinodalità. Una maggiore decentralizzazione e il coinvolgimento dei laici nel processo decisionale rappresentano un tentativo intenzionale di indebolire l'autorità gerarchica e minare il governo papale.

"Adattamenti creativi" nella santa messa. Le innovazioni nella musica, nei gesti e nella partecipazione dei laici continuano a diluire la sacralità della liturgia.

Eventi di dialogo interreligioso. Continuo è l'impegno della gerarchia nella preghiera sincretistica e nella cooperazione con altre fedi, come se fossero tutte uguali.

Sostegno alle unioni civili tra persone dello stesso sesso. Dichiarazioni pubbliche e orientamenti diocesani a favore delle unioni civili in contraddizione con la legge naturale e la legge divina.

Gesti ecumenici. Gli eventi pubblici che sottolineano l'unità con i non cattolici minano il dogma secondo cui "nessuna salvezza c'è al di fuori della Chiesa".

Sostegno alle politiche migratorie globali. La continua difesa da parte del papa delle migrazioni selvagge e della politica "umanitaria" sta trasformando la Chiesa in una ONG politica.

Restrizioni Covid-19 sulle messe pubbliche. Sospensione senza precedenti delle celebrazioni pubbliche, in adesione alla narrativa del terrore.

Pianificazione del Cammino sinodale nelle diocesi. Processi come il Cammino sinodale tedesco incoraggiano proposte eterodosse e diluito l'autorità gerarchica.

Enfasi sul linguaggio "inclusivo" nella liturgia e nella catechesi. L'adozione anche nella Chiesa di termini neutri rispetto al genere o "inclusivi" sta diluendo la chiarezza dottrinale.

Eventi sostenuti dal Vaticano con simboli arcobaleno. L'inserimento di simboli secolari o politici negli eventi della Chiesa non solo mescola sacro e profano ma legittima il peccato.

Il disastro della pachamama. Dobbiamo ancora dire qualcosa su questa farsa che ha avuto luogo in Vaticano e nella basilica di San Pietro alla presenza di un papa?

Questi sono solo alcuni dei problemi più evidenti che i presunti "milioni" di nuovi "cattolici" sono destinati ad affrontare. Tutto ciò senza occuparci di Prevost, ormai chiaramente sulla stessa linea di Bergoglio. Il marciume si sta diffondendo più velocemente di quanto si possa persino registrare: vescovi che evitano di condannare l'aborto come crimine; donne poste in autorità sugli uomini consacrati come se la Tradizione fosse un'erbaccia da estirpare; universalismo spacciato per misericordia; indifferentismo travestito da dialogo e falso ecumenismo ostentato come "unità". Dal pulpito papale arrivano assurdità che farebbero piangere i santi. Tappeti di preghiera sono stati stesi nella Biblioteca apostolica vaticana per i musulmani. Incessante e crudele è la campagna contro la santa messa tradizionale, con un metodo così spietato da far arrossire persino un despota comunista. E la lista, purtroppo, non fa che allungarsi di giorno in giorno.

Il punto è chiaro: la Chiesa è stata sedotta da un nuovo paradigma, che spesso porta solo il nome di cattolicesimo, spogliandolo della sua sostanza, della sua sacramentalità e dell'autorità. Il risultato? Va detto chiaramente: la Chiesa vaticansecondista non è, non è più, la Chiesa cattolica. Nemmeno lontanamente.

La vera misura della Chiesa risiede nella fedeltà a Cristo, nella celebrazione riverente dei sacramenti e nella difesa incrollabile del deposito della fede a noi affidato. La chiesa modernista in cui questi nuovi iniziati stanno entrando mostra fedeltà solo all'Uomo, non celebra quasi più i veri sacramenti e ha sostituito il deposito della fede con la sporcizia massonica-marxista-woke.

Per coloro che rimangono fedeli agli insegnamenti di Cristo e dei suoi santi, il dovere è chiaro: resistere al compromesso, custodire la sacra liturgia, insegnare e difendere la Fede nella sua pienezza e pregare incessantemente per la conversione di coloro che sono ora iniziati agli errori di una chiesa deviata.

Il Corpo Mistico di Cristo è eterno, ma la sua vita dipende dalla santità e dalla vigilanza dei suoi membri. Restiamo quindi saldi, inflessibili e coraggiosi, sapendo che la vera crescita non si misura in statistiche, ma nella santità e nel grado della nostra fedeltà al cattolicesimo testimoniato lungo i secoli.

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