Preti negli Stati Uniti. Sempre più legati alla Tradizione, codtitutiva con la Scrittura della Rivelazione

Julio Loredo in "Duc in altum" – 1dicembre 2023

Lo studio, di ventiquattro pagine, mostra una fortissima tendenza conservatrice fra il clero, specie quello più giovane. Intitolato Polarizzazione, dinamiche generazionali e impatto della crisi degli abusi, lo studio conferma e aggiorna le tendenze già riscontrate nel 2010 dal National Study on Catholic Priests, condotto sempre dal Catholic Project.

 

 

Il documento attinge a interviste con 131 vescovi e con più di diecimila sacerdoti. Leggiamo nel sommario: "Lo studio evidenzia un espressivo divario tra l'auto-identificazione politica e teologica dei sacerdoti più anziani e quella dei sacerdoti più giovani. In sintesi, la percentuale di nuovi sacerdoti che si considerano politicamente di 'sinistra' o teologicamente 'progressisti' è in costante calo a partire dal Concilio Vaticano II, e ora è quasi scomparsa. (…) Anni fa, la coorte dei preti 'progressisti' o 'molto progressisti' contava per il 68% del totale. Oggi queste categorie sono quasi sparite".

 

 

In più della metà dei casi i sacerdoti ordinati a partire dal 2010 si considerano "conservatori" o "molto conservatori". Nessun sacerdote ordinato dopo il 2020 si è definito "molto progressista". Oggi ben l'85% del clero più giovane si descrive come "conservatore" o "molto conservatore" dal punto di vista teologico, con solo il 14% che si identifica come "moderato".

 

Leggiamo nella conclusione: "Stiamo assistendo a un grande cambiamento nel modo in cui i sacerdoti negli Stati Uniti vedono sé stessi e il loro sacerdozio. I preti più giovani sono molto più propensi dei loro colleghi più anziani a descriversi come politicamente conservatori o moderati. I preti più giovani hanno anche molte più probabilità di considerarsi teologicamente ortodossi o conservatori rispetto ai preti più anziani. I preti che si autodefiniscono liberali o progressisti, considerati sia politicamente che teologicamente, stanno diminuendo con ogni successiva leva da più di cinquant'anni. I preti che si autodefiniscono liberali o progressisti sono quasi scomparsi dalle categorie più giovani dei sacerdoti".

 

 

Su tale sfondo, possiamo capire i timori di certi ambienti ecclesiastici di fronte all'azione pastorale di vescovi come monsignor Joseph Strickland, recentemente rimosso dalla sua diocesi da papa Francesco.

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