CORPO E SANGUE DEL SIGNORE
CORPO E SANGUE DEL SIGNORE (Lc 9,11b-17) "Tutti mangiarono a sazietà"
"Tutti ne mangiarono e si saziarono" (cfr Lc 9,11b-17) oggi almeno con la Messa di ogni domenica.
Vorrei in primo luogo sottolineare questo "tutti". È infatti desiderio del Signore che ogni essere umano si nutra dell'Eucaristia almeno ogni domenica, perché l'Eucaristia è per tutti.
Se nel Giovedì Santo viene posto in evidenza lo stretto rapporto che esiste tra l'Ultima Cena e il mistero della morte di Gesù in croce, quest'oggi, festa cel Corpus Domini, con la processione e l'adorazione corale dell'Eucaristia si richiama l'attenzione sul fatto che Cristo si è immolato per l'intera umanità e la Messa almeno di ogni domenicalo rende sacramentalmente presente Lui Crocefisso, Risorto e Asceso al cielo.
Il suo passaggio con la processione fra le case e le strade della nostra Città, del nostro Paese, sarà per coloro che vi abitano un'offerta di gioia, di vita immortale, di pace e di amore.
Nel miracolo evangelico, un secondo elemento salta all'occhio: il miracolo compiuto dal Signore contiene un esplicito invito ad offrire ciascuno il proprio contributo alla Verità che è la Persona del Crocefisso Risorto attualizzato in ogni Messa.
I cinque pani e di due pesci stanno ad indicare il nostro apporto, povero ma necessario, che Egli trasforma in dono di amore per tutti, senza escludere nessuno. Cristo ancora oggi continua ad esortare i suoi discepoli ad impegnarsi nella carità nella verità in prima persona.
L'Eucaristia è dunque una chiamata alla santità cioè al dono di sé ai fratelli, perché la vocazione di ciascuno di noi è quella di essere, insieme a Gesù, pane spezzato per la vita del mondo.
In processione, quasi a portare idealmente il Signore Gesù per tutte le vie e i quartieri lo immergeremo, per così dire, nella quotidianità della nostra vita, perché Egli cammini dove noi camminiamo, perché Egli viva dove noi viviamo e lavoriamo. Sappiamo infatti, come ci ha ricordato l'apostolo Paolo nella Lettera ai Corinzi, che in ogni Eucaristia almeno della domenica noi "annunziamo la morte del Signore finché Egli venga" (cfr 1 Cor11,26).
Noi camminiamo sulle strade temporali del mondo sapendo, almeno con la Messa di ogni domenica, di aver Lui a fianco, corretti dalla speranza di poterlo un giorno vedere a viso svelatoanche con il corpo risorto nell'incontro definitivo.
Intanto già ora, con la Messa almeno della domenica, noi ascoltiamo la sua voce che ripete, come leggiamo nel Libro dell'Apocalisse: "Ecco, io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascoltala mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me" (Ap 3,20).
La festa del Corpus Domini vuole rendere percepibile ciò che avviene con la Messa almeno di ogni domenica, nonostante la durezza del nostro udito interiore.
Gesù bussa alla porta del nostro cuore e ci chiede di entrare non soltanto nello spazio di ogni domenica, ma pe sempre. Lo accogliamo con gioia elevando a Lui la corale invocazione della Liturgia: "Buon Pastore, vero pane, /o Gesù, pietà di noi …Tu che tutto sai e puoi, / che ci nutri sulla terra,/ conduci i tuoi fratelli/ alla tavola del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo/nella Gioia dei suoi santi.
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