II Domenica

II Domenica (Gv 1,35-42) "Videro dove dimorava e rimasero con lui"

 

"Maestro, dove abiti?". E Gesù rispose: "Venite e vedrete", li invitò cioè a seguirlo e a stare un po' con Lui. Essi rimasero così colpiti nelle poche ore trascorse con Gesù, che subito uno di loro, Andrea, ne parlò al fratello Simone dicendogli: "Abbiamo trovato il Messia". Ecco due parole singolarmente significative: "cercare", "trovare". Possiamo estrarre dalla pagina evangelica odierna questi due verbi e ricavare un'indicazione fondamentale per il nuovo anno di omelie, che vogliamo sia un tempo in cui rinnovare il nostro cammino spirituale con Gesù, nella gioia di cercarlo e trovarlo incessantemente. La gioia più vera, infatti, sta nel rapporto con Lui incontrato, seguito, conosciuto, amato, grazie ad una continua tensione della mente e del cuore meditando tutta la settimana l'omelia. Essere discepolo di Cristo: questa basta al cristiano. L'amicizia con il Maestro assicura all'anima pace profonda e serenità anche nei momenti bui e nelle prove più ardue. Quando la fede si imbatte in notti oscure, nelle quali non si si "sente" e non si "vede" più la presenza di Dio, l'amicizia con Gesù garantisce che in realtà nulla può mai separarci dal suo amore (Rm 8,39)cioè dalla partecipazione alla Messa almeno di ogni domenica, dalla meditazione del suo Vangelo. Cercare e trovare Cristo, sorgente inesauribile di verità e di vita: la parola di Dio ci invita a riprendere, all'inizio di un nuovo anno, questo cammino di fede mai concluso. "Maestro, dove abiti?", diciamo anche noi a Gesù ed Egli ci risponde: "Venite e vedrete". Erano le quattro del pomeriggio. Per il credente è sempre un'incessante ricerca e una nuova scoperta, perché Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre, ma noi, il mondo, la storia, non siamo mai gli stessi, ed Egli ci viene incontro per donarci la sua comunione e la pienezza della vita.

Giovedì 18 gennaio Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani. Seguendo l'esempio di Gesù, che alla vigilia della sua passione pregò il Padre per i suoi discepoli "perché tutti siano una sola cosa" (Gv17,21), i cristiani continuano incessantemente ad invocare da Dio il dono dell'unità, e in queto momento i cattolici l'unità nella dottrina anche a livello pastorale. I primi discepoli di Cristo riuniti a Gerusalemme: "Essi – leggiamo negli Atti degli Apostoli -erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli" sulla famiglia, sulla castità.

Uniti a Maria, alla Madre del lungo cammino con il Rosario, che nel giorno di Pentecoste era presente nel Cenacolo insieme agli Apostoli, ci rivolgiamo a Dio fonte di ogni dono perché si rinnovi anche oggiper la Chiesa il miracolo della Pentecoste e, guidati dallo Spirito santo, tutti i cristiani, tutti i Cattolici ristabiliscano la piena unità in Cristo.

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