PENTECOSTE

 

Veni, Sancte Spiritus! Un'invocazione tanto semplice e immediata, ma insieme straordinariamente profonda, sgorgata prima di tutto dal cuore di Cristo.

La Persona dello Spirito Santo, infatti, è il dono, l'Amore, l'Agape che Gesù ha chiesto e continuamente al Padre per i suoi amici; il primo e principale dono che ci ha ottenuto con la sua Risurrezione e Ascensione al Cielo […] Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: "Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito perché rimanga con voi per sempre (Gv 14,15-16). Qui ci viene svelato il cuore orante di Gesù, il suo cuore filiale e fraterno.

Questa preghiera raggiunge il suo vertice e il suo compimento sulla croce, dove l'invocazione di Cristo, del Messia fa tutt'uno con il dono totale che Egli, seconda Persona delle relazioni trinitarie dell'Unico Dio, fa di se stesso, e così il suo pregare diventa per così dire il sigillo stesso del suo donarsi in pienezza  per amore, l'agape del Padre e dell'umanità redenta: invocazione e donazione dello Spirito si incontrano, si compenetrano, diventano un'unica realtà: " E io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito perché rimanga con voi per sempre".

In realtà, la preghiera di Gesù – quella dell'Ultima Cena e quella sulla croce – è una preghiera che permane anche in Cielo, dove Cristo siede con l'ASCENSIONE alla destra del Padre. Gesù, infatti, vive sempre il suo sacerdozio di intercessione a favore del popolo di Dio e dell'umanità con la Sua presenza sacramentale e quindi prega per tutti noi chiedendo al Padre il dono della Persona dello Spirito Santo […]

·       A Pentecoste lo Spirito Santo si manifesta come fuoco d'Amore. La sua fiamma d'amore è discesa sui discepoli riuniti, si è accesa in essi e ha donato loro il nuovo ardore di Dio. Si realizza cos' ciò che aveva predetto il Signore Gesù: "Sono venuto a gettare fuoco d'amore sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!" (Oc 12,49) contro l'ideologia del materialismo e secolarismo.

Gli Apostoli, insieme ai fedeli delle diverse comunità, hanno portato questa fiamma divina d'amore fino agli estremi confini della Terra; Hanno aperto così una strada per l'umanità, una strada luminosa di carità, e hanno collaborato con Dio che con il suo fuoco di carità vuole rinnovare anche civilmente la faccia della terra.

Com'è diverso questo fuoco da quello delle guerre, delle bombe e della povertà! Com'è diverso anche civilmente l'incendio di Cristo, propagato dalla Chiesa, rispetto a quelli accesi ideologicamente dai dittatori di ogni epoca, anche del secolo scorso, che lasciano dietro di sé terra bruciata.

Il fuoco della carità di Dio, il fuoco dello Spirito Santo, è quello del roveto che divampa senza bruciare (Es 3,2). È una fiamma che arde, ma non distrugge; che, anzi, divampando fa emergere la parte migliore e più vera dell'uomo, come in una fusione fa emergere la forma interiore, la sua vocazione alla verità e all'amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

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