III Domenica del tempo pasquale
Queste parole di Gesù […] sono inserite nel racconto della terza apparizione del Risorto ai discepoli presso le rive del mate di Tiberiade, che narra la pesca miracolosa. Doppo lo "scandalo" della Croce essi erano tornati alla loro terra e al loro lavoro di pescatori, cioè a quelle attività che svolgevano prima di incontrare Gesù.
Erano tornati alla vita di prima in Galilea e questo fa intendere il clima di dispersione e di smarrimento che regnava nella loro comunità Mc 14,27; Mt 26,31). Era difficile per i discepoli comprendere ciò che era avvenuto. Ma, mentre tutto sembrava finito, di nuovo, come sulla via del mare, luogo che richiama alla mente le difficoltà e le tribolazioni della vita; li incontra sul far del mattino, dopo un'inutile fatica durata l'intera notte. La loro rete è vuota. In certo modo, ciò appare come il bilancio della loro esperienza con Gesù: lo avevano conosciuto, gli erano stati accanto tre anni, ed Egli aveva loro promesso tante cose. Eppure ora si trovavano con la rete vuota di pesci.
Ma ecco all'alba Gesù va loro incontro; essi però; essi però non lo riconoscono subito (cfrv.4).
L' "alba" nella Bibbia indica spesso il momento di interventi straordinari di Dio. Nel Libro dell'Esodo, ad esempio, "alla veglia del mattino" il Signore interviene "dalla colonna di fuoco e di nube" per salvare il suo popolo in fuga dall'Egitto (cfr Es 14, 24). Ed ancora, è sul far del giorno che Maria Maddalena e le altre donne accorse al sepolcro incontrano il Signore risorto.
Anche nel brano che stiamo meditando è ormai passata la notte e ai discepoli provati dalla fatica, delusi per non aver pescato nella, il Signore dice: "Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete!" (v. 6).
Normalmente i pesci cadono nella rete durante la notte, quando è buio, e non di mattina, quando l'acqua è ormai trasparente. I discepoli però si fidarono di Gesù e il risultato fu una pesca miracolosamente abbondante, tanto che non riuscivano pi a tirare su la rete per la grande quantità di pesci raccolti (cfr v. 6).
A questo punto Giovanni, illuminato dall'amore, si rivolge a Pietro e dice: "È il Signore!" (v. 7). Lo sguardo perspicace del discepolo che Gesù amava – icona del credente aperto all'Autorità – riconosce il Maestro presente risorto sulla riva del lago. "È il Signore!": questa sua spontanea professione di fede è anche per noi nella comunità ecclesiale un invito a proclamare che Cristo risorto sacramentalmente presente qui e ora è il Signore della nostra vita.
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