La presenza reale da CREDO compendio della fede cattolica di S.E. Mons. Athanasius Schneider




La presenza reale da CREDO Compendio della Fede Cattolica di S.E. Mons. Athanasius Schneider

 

III,319. La presenza di Cristo nell'Eucaristia può essere osservata esteriormente attraverso i sensi?

No. La Sua presenza eucaristica è conosciuta propriamente solo grazie alla fede. Tuttavia, a volte Egli compie qualche miracolo supplementare per dimostrare questa presenza.

III,320. Dove si rinviene il dogma della Presenza Reale?

È illustrato: 1) dalla Sacra Decreto Scrittura; 2) dalla Tradizione; 3) dalla dottrina infallibile della Chiesa; 4) dalla vita bimillenaria della Chiesa; 5) dai miracoli eucaristici riconosciuti.

III, 321. In quale modo la dottrina della Chiesa mostra il dogma della Presenza Reale?

Lo fa affermando che: "Nel divino sacramento della santa Eucaristia, dopo la consacrazione del pane e del vino, è contenuto veramente, realmente e sostanzialmente, sotto l'apparenza di quelle cose sensibili, Nostro Signore Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo" (Concilio di Trento, Sessione 13, Decreto sull'Eucaristia, cap. 1), e "se qualcuno dirà che esso vi è solo come simbolo o una figura o solo con la sua potenza, sia anatema" (Ibidem, can. 1).

III, 322. In quale modo la Sacra Scrittura attesta la Presenza Reale?

Oltre a molte preparazioni e o prefigurazioni nell'Antico Testamento, esistono notevoli racconti della sua promessa (cfr. Gv 6,47-58), istituzione (cfr. Mt 26,26-29; Mc 14,22; e Lc 22,15-20) e uso (cfr. Cor 11,23-30), testi che sono chiari e inequivocabili.

III, 323. In quale modo la Tradizione porta testimonianza della presenza reale?

OpusculumSin dai tempi degli apostoli, tutti i Padri e i Dottori della Chiesa hanno sostenuto e insegnato il fatto della Presenza Reale di Nostro Signore nell'Eucaristia e del suo carattere sacrificale.

III, 324. In quale modo la storia della Chiesa conferma questo fatto dogmatico?

Osserviamo che anche le chiese scismatiche orientali separate mantengono il dogma cattolico dell'Eucaristia, come avevano fatto prima della separazione.

III, 325. Questo dogma è stato confermato anche da miracoli?

Sì. A volte Nostro Signore Si è fatto conoscere in questo mistero attraverso prodigi visibili, registrati in tutto il mondo, come quando delle ostie consacrate hanno sanguinato, hanno levitato, sono state preservate dal fuoco, eccetera. San Tommaso d'Aquino chiede: "Può esserci una meraviglia pi grande di questo sacramento?" (San Tommaso d'Aquino, Opusculum 57. De festo Corporis Christilect. 1-4) e aggiunge che l'Eucaristia è "il pi grande dei miracoli che Cristo abbia mai compiuto" (Miracuylum Maximum).

III, 326. Il magistero sostiene che l'Eucaristia sia il pi grande dei miracoli?

Sì. "Questo miracolo, massimo nel suo genere, è accompagnato da innumerevoli altri, perché qui tutte le leggi della natura sono sospese" (Papa Leone XIII, Enciclica Mirae Caritatis (28 maggio 1902).

III, 327. In che modo Nostro Signore diventa realmente presente nella Santa Eucaristia?

Mediante il miracolo della transustanziazioneil prodigioso cambiamento di tutta la sostanza del pane nel corpo nel corpo di Gesù Cristo e di tutta la sostanza dle vino nel Suo sangue (Il Concilio di Trento ha insegnato: "Cristo, infatti, è tutto intero sotto la specie del pane e sotto qualsiasi parte di questa specie; e similmente è tutto sotto la specie del vino e sotto le sue parti. […] Se qualcuno dirà che nel venerabile sacramento dell'Eucaristia, fatta la separazione, Cristo non è contenuto in ognuno delle parti di ciascuna specie, sia anatema" (Sessione 13, Decreto sull'Eucaristia, cap. 3 e can. 3)).

III, 328. Sull'altare rimane qualcosa del pane e del vino dopo la consacrazione?

No. Dopo la consacrazione, le sostanze del pane e del vino non esistono più. Solo le loro specie sensibili, o accidentirimangono sull'altare.

III, 329. Dunque nell'Eucaristia è presente Gesù Cristo, tutto e integro?

Sì. Gesù Cristo, tutto e integro, è sostanzialmente presente sotto l'apparenza del pane ed è, tutto e integro, sostanzialmente presente sotto l'apparenza del vino.

III, 330. In quale modo anche l'anima umana di Cristo è presente nell'Eucaristia?

"L'anima [è presente] sotto l'una e l'altra specie, in forza di quella naturale unione e concomitanza, per cui le parti di Cristo Signore, che ormai è risorto dai morti e non muore pi, sono unite fra loro"(ibidem, cap. 3). 

III, 331. In che modo anche la divinità di Cristo è presente nell'Eucaristia?

"La divinità [è presente] per quella ammirabile unione ipostatica col corpo e con l'anima" (ibidem.)

III, 332. Come possiamo spiegare il modo in cui Cristo è presente nell'Eucaristia?

Di tratta di un modo sacramentale: sacramentale: il Suo corpo non è presente localmente, come un corpo fisico che occupa uno spazio dimensionale,perché il Suo corpo vivente e risorto è propriamente in cielo. È invece presente sostanzialmente, in ogni particella dell'ostia consacrata e in ogni goccia del preziosissimo sangue. Così "Egli è presente contemporaneamente senza estensione esterna e in modo sacramentale in moti luoghi" (L. OttCompendio di teologia dogmatica, op. cit., p.639).

III, 333. Le specie consacrate conservano le loro proprietà naturali?

Sì. Le specie consacrate hanno esattamente le stesse proprietà che avevano prima della transustanziazione (gusto, aspetto, eccetera) e agiscono come avrebbero agito quando erano presenti il pane e il vino.

III, 334. Quando Cristo cessa di essere presente nelle specie consacrate?

La sua presenza viene meno quando le specie sacramentali sono irreparabilmente alterate o corrotte; per esempio, l'ostia viene digerita o si decompone, o il preziosissimo sangue viene diluito.

III, 335. L'Eucaristia deve essere adorata?

Sì. "Se qualcuno dirà che nel santo sacramento dell'Eucaristia Cristo, unigenito figlio di Dio, non debba essere adorato con culto di latria, anche esteriore; e quindi non debba neppure essere venerato con qualche particolare festività; ed essere portato solennemente nelle processioni, secondo il lodevole e universale rito e consuetudine della santa Chiesa; o che non debba essere esposto alla pubblica venerazione del popolo, perché sia adorato; e che i suoi adoratori sono degli idolatri, sia anatema" (Concilio di Trento. Sessione 13, Decreto sull'Eucaristia, can. 6.).

III, 336. L'Eucaristia è il pi eccellente dei sacramenti?

Sì. Perché contiene Gesù Cristo stesso, mentre gli altri sacramenti hanno solo un potere strumentale da Lui derivato. Chiamiamo l'Eucaristia il Sacramento dei sacramenti, perché è "il coronamento della vita spirituale e il fone di tutti i sacramenti" (Cfr. san Tommaso d'Aquino, S.Th., q.73, a..3,c).

III, 337 Gli altri sacramenti sono in qualche maniera ordinati all'Eucarostia?

Sì. Il battesimo ci rende atti a ricevere l'Eucaristia, la confermazione ci rafforza per accostarci a essa e difenderla; la penitenza e l'unzione degli infermi ci dispongono a riceverla in maniera degna; l'ordine sacro fornisce i ministri del consacrarla; il matrimonio si pone come un segno della comunione eucaristica tra Cristo e la Sua Chiesa.

III, 338. Quali sono i principali errori riguardo al dogma della Presenza Reale di Cristo nell'Eucaristia?

Sono gli errori: 1) di Berengario di Tours (+ 1088), che sosteneva che Cristo è solo metaforicamente presente nell'Eucaristia; 2) dei protestanti come Zwingli (+ 1531) o Calvino (+ 1564), che negavano totalmente la Presenza Reale, mentre Lutero (+ 1546) sosteneva che ha luogo soltanto la Comunione ed esiste insieme alla sostanza del pane e del vino (Consustanziazione).

III, 339. Dio è intervenuto per confutare questi errori?

Sì: 1) suggerendo a santa Giuliana di Cornillon di istituire la festa del Corpus Domini; 2) muovendo san Tommaso d'Aquino a esporre mirabilmente il dogma dell'Eucaristia; 3) moltiplicando i miracoli eucaristici; 4) suggerendo la dottrina infallibile di vari concili, in special modo il concilio di Trento; 5)  ispirando maggiore devozione eucaristica in tutta la Chiesa, specialmente attraverso i congressi eucaristici e la devozione all'adorazione perpetua del Santissimo Sacramento; 6) ispirando santi eucaristicicome san Pier Giuliano Eymard (+ 1867) e la fondazione di varie congregazioni religiose nella venerazione dell'Eucaristia; 7)  rafforzando molti martiri nella confessione della Presenza Reale.

III, 340. La formula dogmatica della transustanziazione è ancora comprensibile e attuale?

Sì. La formulazione tridentina di questo dogma è adatta a tutti gli uomini di tutti i tempi, essendo una "sempre valida dottrina" (Papa Giovanni Paolo II, Enciclica Ecclesia de Eucharistia (17 aprile 2003), 15) della Chiesa e una verità divina che tocca radicalmente ogni aspetto della vita sulla terra: Gesù Cristo è veramente con noi.

 

 

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