Domenica dopo l'Epifania BATTESIMO DEL SIGNORE

 

Ricevuto anche [Lui] il battesimo, "stava, ci dice san Luca, in preghiera (3,21). Gesù parla col Padre suo. E siamo sicuri che Egli ha parlato non solo per sé, ma anche di noi e per noi in gran parte battezzati fin da bambini; ha parlato anche di me (nato il 9 agosto 1934 e battezzato entro gli otto giorni il 25 agosto); ha parlato di ognuno di noi e per ognuno di noi.

E poi l'evangelista ci dice che sopra il Signore in preghiera si aprì il cielo. Gesù entra in contatto col Padre, il cielo è aperto su di Lui […]. Il cielo si apre sopra di noi nel Sacramento. Quanto più viviamo in contatto con Gesù nella memoria della realtà del nostro Battesimo, tanto più in continuità il cielo si apre sopra di noi. E dal cielo - ritorniamo al Vangelo – in quel giorno venne, e da allora continua a venire, una voce che disse a Gesù: "Tu sei mio figlio prediletto" (Lc 3,22) e continua a ripeterlo a noi, figli nel Figlio, con il battesimo.

Il Battesimo è adozione e assunzione nella famiglia di Dio, nella comunione della Santissima Trinità, nella comunione col Padre, col Figlio e con lo Spirito Santo. Proprio per questo il Battesimo va amministrato nel nome della Santissima Trinità. 

Siamo salvati "per la misericordia di Dio mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo (Tt 3,5). Un lavacro di rigenerazione. 

Il Battesimo non è soltanto una parola; non è solamente una cosa spirituale, ma implica la materia. Tutta la realtà della terra viene coinvolta. Il Battesimo non concerne solo l'anima. La spiritualità dell'uomo investe l'uomo nella sua totalità, corpo e anima. L'azione di Dio in Gesù Cristo è un'azione ad efficacia universale. Cristo assume la carne e questo continua nei sacramenti nei quali la materia viene assunta ed entra a far parte dell'zione divina […] 

Nel Battesimo siamo adottati dal Padre celeste, ma in questa famiglia che Egli si costituisce c'è anche una madre, la madre Chiesa. L'uomo non può avere Dio come Padre, dicevano già gli antichi scrittori cristiani, se non ha anche la Chiesa come madre. Vediamo così nuovamente come il cristianesimo non sia una realtà solo spirituale, individuale, una semplice decisine soggettiva che io prendo come afferma l'ideologia liberale, ma sia qualcosa di reale, di concreto, potremmo dire qualcosa anche di materiale, di sociale. La famiglia di Dio si costruisce nella realtà concreta della Chiesa. L'adozione a figli di Dio, del Dio trinitario, è contemporaneamente assunzione della famiglia della Chiesa, inserimento come fratelli e sorelle nella grande famiglia dei cristiani.

E solo se, in quanto figli di Dio, ci inseriamo come fratelli e sorelle nella realtà della Chiesa, possiamo dire "Padre nostro" al nostro Padre celeste […] "Io vi battezzo con l'acqua, ma dopo di me viene uno più forte di me che vi battezzerà con lo Spirito Santo e col fuoco" (Lc 3,16) […] In che cosa consiste il fuoco a cui San Giovanni Battista accenna? Per vedere questa realtà del fuoco presente nel Battesimo con l'acqua, dobbiamo osservare che il Battesimo di Giovanni era un gesto umano, un atto di penitenza, un protendersi dell'uomo verso Dio per chiedere perdono dei peccati e la possibilità di iniziare una nuova esistenza. Era solo un desiderio umano, un andare verso Dio da adulti con le proprie forze. Ora questo non è sufficiente. La distanza sarebbe troppo grande. In Gesù Cristo vediamo che Dio ci viene incontro fin da bambini. 

Neel Battesimo cristiano, istituito da Cristo, non agiamo solo noi con il desiderio di essere lavati, con la preghiera di ottenere il perdono. Nel Battesimo agisce Dio stesso fin da bambini (ai miei tempi si battezzava entro gli otto giorni e io nato il 9 agosto del 1934 sono stato battezzato il 25), agisce Cristo mediante lo Spirito Santo. Nel Battesimo cristiano fin da bambini è presente soprattutto il fuoco dello Spirito Santo che ci fa figli nel Figlio.              

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