II Domenica anno C
II Domenica Anno C (Gv 2,1-1) "Questo a Cana di Galilea fu l'inizio dei segnicompiuti da Gesù". Mancare alla Messa di ogni domenica è il più grave deipeccati di omissione per la fede, l'amore, la speranza cristiana
Manca il vin della festa anche a una cultura che tende a prescindere da chiari criteri morali: nel disorientamento, ciascuno è spinto a muoversi in maniera individuale e autonoma, spesso nel solo perimetro del presente.
La frammentazione del tessuto comunitario si riflette in un relativismo che intacca i valori essenziali: la consonanza di sensazioni, di stati d'animo e di emozioni sembra più importante della condivisione di un progetto di vita.
Anche le scelte di fondo allora diventano fragili, esposte ad una perenne revocabilità che spesso viene ritenuta espressione di libertà, mentre ne segnala piuttosto la carenza.
Appartiene a una cultura priva del vino della festa anche l'apparente esaltazione del corpo, che in realtà banalizza la sessualità e tende a farla vivere al di fuori di un contesto di comunione di vita e d'amore […]
Alle nozze di Cana, quando venne a mancare il vino, Maria invitò i servi a rivolgersi a Gesù e diede loro un'indicazione precisa: "Qualsiasi cosa vi dica, fatela" (Gv 2,5). Fate tesoro di queste parole, le ultime di Maria riportate nei Vangeli, quasi un suo testamento spirituale in un pranzo di nozze, e aavretesempre la gioia della festa d'amore: Gesù è il vino eucaristico della festa! […]
Maria ci insegna che il bene di ciascuno dipende dall'ascoltare con docilità la parola del Figlio. In chi si fida di Lui, l'acqua della vita quotidiana si mutanel vino di un amore che rende buna, bella feconda la vita.
Cana, infatti, è annuncio e anticipazione del dono del vino nuovo dell'Eucaristia, attualizzazione sacramentale del sacrificio della Croce e banchetto nel quale il Signore ogni domenica ci raggiunge con il suo amore, ci rinnova e trasforma.
Non smarrite l'importanza vitale di questo incontro settimanale: l'assemblea liturgica domenicale vi trovi c0n tutta la famiglia, la comunità, partecipi: dall'Eucaristia scaturisce il senso cristiano dell'esistenza e un nuovo modo di vivere.
E non avrete, allora, paura dell'assumere l'impegnativa responsabilità della scelta coniugalepaterna e materna; non temerete di entrare in questo "grande mistero", nel quale due persone diventano una sola carne.
Seguendo l'invito della Vergine Madre – "Qualsiasi cosa vi dica, fatela" – non vi mancherànella famiglia il gusto della vera festa e saprete portare il "vino" migliore, quello che Cristo dona per la Chiesa e per il mondo attraverso la comunione nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
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