Trasfigurazione

La Trasfigurazione, l’annuncio profetico della Risurrezione cioè della più grande“mutazione” mai accaduta, il “salto”decisivo verso una dimensione  di vita profondamente nuova, l’ingresso in un ordine decisamente diverso, che riguarda anzitutto Gesù di Nazareth, ma con lui anche noi, tutta la famiglia umana, la stoia e l’intero universo
Nell’odierna domenica riviviamo nell’attualizzazione liturgica della Celebrazione eucaristica Gesù che condusse con sé Pietro,  Giacomo e Giovanni su un alto monte e davanti a loro si trasfigurò, anticipando profeticamente per qualche minuto quello che sarebbe avvenuto nella Risurrezione di cui gli Apostoli sono stati testimoni e non certo creatori. Essa non è stata un semplice ritorno alla nostra vita terrena, come per Lazzaro; è invece la più grande “mutazione” mai accaduta a cui tutti siamo destinati, il
“salto” decisivo verso una “mutazione” mai accaduta, il “salto” decisivo verso una dimensione di vita profondamente nuova, l’ingresso in un ordine decisamente diverso, che riguarda anzitutto Gesù di Nazareth, ma con Lui anche noi, tutta la famiglia umana, la storia e l’intero universo. Segno di sicura speranza e di consolazione è Maria, l’Assunta che celebreremo il 15 agosto.
Per qualche minuto il volto umano di Gesù, in tutto uguale al nostro, divenne talmente luminoso che “nessun lavandaio al mondo avrebbe potuto rendere le sue vesti così bianche” (Mc 9,2-10). Su questo mistero di luce, su questo di più da raggiungere attraverso la sofferenza e lamorte, la liturgia ci invita oggi a concentrare il nostro sguardo perché tutte le nostre scelte morali, etiche abbiano ad avvenire con questo criterio: mi serve per il di più di vita veramente vita? Sul volto trasfigurato di Gesù in preghiera brilla un raggio della luce divina che egli custodiva nel suo intimo e che è il progetto divino cui ogni uomo è destinato. Questa stessa luce sfolgorerà  sul volto dell’umanità di Cristo nel giorno della Risurrezione, non per qualche minuto ma per sempre e oggi sul volto di Maria assunta in cielo in anima e corpo, segno di speranza e di consolazione per tutti noi. In questo senso la trasfigurazione appare come anticipo del mistero pasquale di Cristo, di Maria, e in attesa del nostro.
La Trasfigurazione ci invita ad aprire gli occhi del cuore sul mistero di luce della vita veramente vita che germinalmente abbiamo ricevuto fin dal Battesimo e che almeno ogni Domenica alimentiamo con la comunione, mistero della luce di Dio presente nell’intera storia della salvezza attraverso sofferenze e morte. Già all’iniziodella creazione l’Onnipotente dice: “Sia la luce” (Gn1,2) ed avviene la separazione della luce dalle tenebre.
Nel Nuovo Testamento o Nuova Storia di Amore di Dio fino al perdono è Cristo a costituire la piena manifestazione di chi è Dio e chi è ogni uomo, a cosa è destinato ogni uomo e l’umanità nel suo insieme. La risurrezione ha debellato per sempre il potere delle tenebre del male e della morte. Con Cristo trionfano la verità e l’amore sulla menzognasul peccatosulla morte. In Lui, Figlio di Dio che ha assunto nel grembo verginale di Maria il volto umano, la storia umana di sofferenza e di peccato trasfigurandole la luce di Dio illumina ormai definitivamente la vita degli uomini e il percorso della storia: “Io sono la luce del mondo – Egli afferma nel Vangelo -. Chi segue me nella Nuova Alleanza, nella Nuova Storia di amore di Dio fino al perdono, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv 8,12).
Quanto abbiamo bisogno, anche in questo nostro tempo, di emergere dalle tenebre del male, per sperimentare la gioia dei figli della luce! In Oriente con tutti martiri i cristiani avvenuti, salvo in Iraq e in Siria, sono cresciuti di un milione e trecentomila. Ci ottenga questa fede Maria, che ieri con particolare devozione abbiamo ricordato nell’annuale memoria della Dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore, per alcuni il suo compleanno e che ricorderemo pela sua Pasqua il 15 agosto.

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