L'unica ricchezza che conta
Morì anche il ricco e fu sepolto (Lc 16,19-31) Di Eremita Il Vangelo di oggi non ci lascia tranquilli, perché è come uno specchio: ci smaschera, ci rivela chi siamo veramente. Gesù non parla ai lontani, parla ai farisei, cioè a gente religiosa, a uomini che conoscono la Legge, pregano e digiunano. E parla a noi, che veniamo in comunità, ascoltiamo la Parola, celebriamo l'Eucaristia. Non pensare che sia un messaggio per gli altri: è per te, è per me, oggi. C'era un uomo ricco, dice Gesù. Vestito di porpora e di lino finissimo, banchettava ogni giorno. Capite? Non una volta ogni tanto, ma ogni giorno. Viveva per godere, per sé stesso, in un lusso continuo. Quanti di noi, magari senza grandi banchetti, vivono per sé stessi, ripiegati, cercando sicurezza, benessere, piccole consolazioni quotidiane. E alla porta c'era un povero. Alla porta! Non lontano, non in un altro paese: proprio davanti a lui. Un uomo che, coperto di piaghe, toccato solo dai cani, chiedeva nient'altro c...