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Visualizzazione dei post da settembre, 2025

L'unica ricchezza che conta

Morì anche il ricco e fu sepolto (Lc 16,19-31) Di Eremita Il Vangelo di oggi non ci lascia tranquilli, perché è come uno specchio: ci smaschera, ci rivela chi siamo veramente. Gesù non parla ai lontani, parla ai farisei, cioè a gente religiosa, a uomini che conoscono la Legge, pregano e digiunano. E parla a noi, che veniamo in comunità, ascoltiamo la Parola, celebriamo l'Eucaristia. Non pensare che sia un messaggio per gli altri: è per te, è per me, oggi. C'era un uomo ricco, dice Gesù. Vestito di porpora e di lino finissimo, banchettava ogni giorno. Capite? Non una volta ogni tanto, ma ogni giorno. Viveva per godere, per sé stesso, in un lusso continuo. Quanti di noi, magari senza grandi banchetti, vivono per sé stessi, ripiegati, cercando sicurezza, benessere, piccole consolazioni quotidiane. E alla porta c'era un povero. Alla porta! Non lontano, non in un altro paese: proprio davanti a lui. Un uomo che, coperto di piaghe, toccato solo dai cani, chiedeva nient'altro c...

Santi Arcangeli Raffaele, Gabriele, Michele

Michele (da Mi-ka-EL), "chi è cpme Dio?", già nel nome esprime l'onnipotenza del Creatore. Gabriele (da Gavri'EL), "Fortezza di Dio", testimonia bene come Antico e Nuovo Testamento si illuminano a vicenda. Raffaele ("Medicina di Dio", si rivela quale "uno dei sette angeli" che sono sempre "pronti a entrare alla presenza della gloria del Signore" Michele Dovico nella "Nuova Bussola" – 29 settembre 2025 In seguito alla riforma del calendario liturgico del 1969, la Chiesa ricorda insieme i tre Arcangeli nel giorno che in precedenza era dedicato al solo san Michele (il 24 marzo cadeva la festa di san Gabriele e il 24 ottobre quella di san Raffaele). Michele (da Mi-ka-El), che significa «Chi è come Dio?», già nel nome esprime l'onnipotenza del Creatore assieme all'umiltà dell'Arcangelo, come ben descritto da san Gregorio Magno: «Quando deve compiersi qualcosa che richiede grande coraggio e forza, si dice che è m...

ASCENSIONE (sec0nda parte)

L'Ascensione è la manifestazione palese e gloriosa della divinità di Cristo e della sua regalità sacramentale, un mistero volto ad accrescere la nostra riverenza. Le ricadute sulla liturgia o continua presenza sacramentale dei 33 anni di presenza fisica. Il particolare della nube: il legame tra i due Testamenti . Luisella Scrosati nella "Nuova Bussola" – 28 settembre 2025 Oggi concludiamo la quæstio 57 che san Tommaso dedica all'ascensione del Signore. La scorsa volta abbiamo visto i primi tre articoli e abbiamo parlato rispettivamente delle ragioni di convenienza dell'ascensione di Cristo al cielo; e in particolare ci siamo soffermati su come la sottrazione dell'umanità di Cristo dallo sguardo, dall'esperienza sensibile degli apostoli in primis e poi di tutti gli uomini di ogni tempo, abbia favorito la crescita delle tre virtù teologali. Poi abbiamo visto se sia ascesa l'umanità di Cristo o anche la sua divinità. E infine abbiamo indagato per quale fo...

'I racconti di mio nonno, amico dei pastorelli di Fatima'

"Mio nonno era amico dei pastorelli, soprattutto di Francesco, e dopo le apparizioni vide che il Rosario era diventato il centro della sua vita". La Bussola intervista Nuno Prazeres, che con l'Apostolato Mondiale di Fatima diffonde la preghiera e la devozione dei primi sabati, essenziali per la pace. Ermes Dovico nella "Nuova Bussola" – 24 settembre 2025 Lucia dos Santos, Francesco e Giacinta Marto «Mio nonno paterno era amico dei pastorelli Francesco, Giacinta e Lucia, abitavano proprio vicinissimi. Quindi ha avuto il privilegio di stare insieme a loro, anche con il pascolo delle pecore, perché a quel tempo i bambini non andavano a scuola e trascorrevano la giornata nei campi, con il gregge della famiglia». A parlare è Nuno Prazeres, responsabile del segretariato internazionale dell'Apostolato Mondiale di Fatima e lui stesso nativo della freguesia che ha dato i natali ai pastorelli destinatari delle apparizioni della Madonna (1917) e, prima ancora, dell...

Il discorso di Erika Kirk 'Perdomo l'assassino. La misssione di Chiesa è l'arca della mia missione'.

Il discorso di Erika Kirk: "Perdono l'assassino. La missione di Charlie è ora la mia missione La traduzione del discorso tenuto da Erika Kirk al funerale del marito Charlie. di Erika Kirk Dio vi benedica tutti per essere venuti qui da tutto il mondo, per onorare e celebrare il mio Charlie. A pochi chilometri da qui, due anni fa, all'America Fest 2023, Charlie tenne un discorso sul palco per il nostro evento TP Usa Faith. Charlie amava parlare a braccio. Era molto bravo in questo, senza un copione. Quindi personalmente non sapevo cosa avrebbe detto. E ciò di cui scelse di parlare quel giorno fu la sua sottomissione alla volontà di Dio. Citò uno dei suoi versetti biblici preferiti, Isaia 6:8. "Eccomi Signore, manda me". Dopo che Charlie ebbe finito, lo incontrai nel backstage e gli parlai. E non lo dimenticherò mai. Gli dissi: "Charlie, tesoro, per favore parlami la prossima volta prima di dire quella frase. Perché quando dici qualcosa del genere, c'è così...