Mese di luglio dedicato al Preziosissimo Sangue di Gesù

Mese di luglio dedicato al Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo
In " Cooperatores Veritatis ", 1 luglio 2019
Inizia oggi il mese de Luglio, che la tradizione popolare dedica alla contemplazione del Preziosissimo Sangue di Cristo, mistero insondabile di amore e di misericordia. […] Il Sangue di Cristo è la prova inconfutabile dell'amore del Padre celeste per ogni uomo, nessuno escluso. Tutto questo è stato ben sottolineato dal Beato Giovanni XXIII, devoto al
Sangue del Signore fin dall'infanzia, quando in famiglia ne sentiva recitare le speciali Litanie. Eletto Papa, scrisse una Lettera apostolica per promuoverne il culto (Inde a primis, 30 giugno 1959) invitando i fedeli a meditare sul valore infinito di quel Sangue, del quale "una sola goccia può salvare tutto il mondo da ogni colpa" (Inno Adoro Te devote). (Giovanni Paolo II, Angelus del 1° Luglio 2001)
In passato la prima domenica di luglio si caratterizzava per la devozione al Preziosissimo Sangue di Cristo. Alcuni miei venerati Predecessori nel secolo scorso la confermarono, e il beato Giovanni XXIII, con la Lettera Apostolica Inde a primis (30 giugno 1960), ne spiegò il significato e ne approvò le Litanie. Il tema del sangue, legato a quello dell'Agnello pasquale, è di primaria importanza nella Sacra Scrittura. (..) Cristo non ha risposto al male con il male, ma con il bene, con il suo amore infinito. Il sangue di Cristo è il pegno dell'amore fedele di Dio per l'umanità. Fissando le piaghe del Crocifisso, ogni uomo, anche in condizioni di estrema miseria morale, può dire: Dio non mi ha abbandonato, mi ama, ha dato la vita per me; e così ritrovare speranza. La Vergine Maria, che sotto la croce, insieme con l'apostolo Giovanni, raccolse il testamento del sangue di Gesù, ci aiuti a riscoprire l'inestimabile ricchezza di questa grazia, e a sentirne intima e perenne gratitudine. (Angelus di Benedetto XVI del 5 luglio 2009)
Con queste parole, sia Giovanni Paolo II quanto Benedetto XVI, ricordavano ai Fedeli di ben cominciare il mese di luglio. Naturalmente sia la Solennità del Corpus Domini, sia quella del Sacro Cuore di Gesù sono strettamente correlate ed inseparabili alla contemplazione del Preziosissimo Sangue versato perché non esiste un corpo senza sangue, e a nulla servirebbe il sangue senza un corpo…  Diamo ora un breve sguardo d'insieme alla storia:
QUI IL TESTO
Origine e significato. Il cristianesimo è la religione del Sangue di Cristo. Redenzione e santificazione, grazia e gloria, non sono che diversi aspetti della sua efficacia. Tutta la storia della Chiesa è storia del Preziosissimo Sangue, perché è quella della predicazione del Vangelo e dell'amministrazione dei sacramenti. San Paolo è il vero Dottore del Preziosissimo Sangue. Forse pochi sanno che questa devozione prese la sua forma moderna da Santa Caterina da Siena (1347-1380), la profetessa del Preziosissimo Sangue, di lei la Chiesa ha confermato la così detta "DOTTRINA DEL SANGUE" che troviamo sia nel Dialogo della Divina Provvidenza, sia generosamente sparsa in tante Lettere da lei inviate a molte persone, e poi anche da San Gaspare del Bufalo (1786-1837), ma anche da santa Maria Maddalena dè Pazzi, ed altri. Santa Caterina da Siena fu giustamente chiamata la «Mistica del Sangue», perché il Sangue Prezioso di Gesù era costantemente nel suo pensiero. Le sue numerose lettere hanno inizio tutte nel nome del Prezioso Sangue. Al suo confessore diceva: «Abbiate sempre il Sangue di Gesù davanti agli occhi». Nei Dialoghi scrive: «Quel Sangue è l'unico maestro. Il Sangue di Gesù ci ha nuovamente creati». Con l'invocazione al Prezioso Sangue ottenne la conversione del cavaliere perugino Niccolò Toldo, condannato ingiustamente alla pena capitale. Sarebbe morto disperato e con l'odio nel cuore se non fosse intervenuta S. Caterina. L'accompagnò ella stessa sul patibolo, gli parlò del Sangue di Gesù, prese il suo capo fra le mani, glielo aggiustò sotto la mannaia ed il poveretto morì esclamando: «Gesù! Caterina!». Diciamo anche noi con lei: «O Gesú, il mio cuore diventa fuoco, pensando a Te!» Le anime dei santi sono tante fornaci brucianti unicamente d'amore per Gesù. E le nostre? Quanta tiepidezza! Quale attaccamento alle cose terrene!
– Veneriamo poi la Madonna del Preziosissimo Sangue. Alla luce di Maria, il Preziosissimo Sangue diventa ancora più prezioso, perché solo in Lei raggiunge la sua piena efficacia redentrice. Alla luce del Preziosissimo Sangue, Maria ci diventa più amabile, perché questo Sangue è dono Suo, è Sangue Suo più che il sangue di qualunque figlio lo sia di sua madre. E Gesù, quasi per riconoscenza, volle affidarle i frutti di quel Sangue che da Lei aveva ricevuto. Maria, Madre, figlia, gloria del Preziosissimo Sangue, depositaria e distributrice del suoi frutti, è, con San Giuseppe, la sua prima devota. Essa ne raccolse, conservò e onorò le prime stille sparse da Gesù nella Circoncisione. Anche noi dobbiamo esserne devoti, perché anche noi siamo, con la grazia del Battesimo, figli del Preziosissimo Sangue; abbiamo il dovere di diventarne apostoli fedeli, per diventare anche noi un giorno la sua gloria, con i Santi che ci hanno già preceduto.
– Infine la Festa. Questa fu istituita dal beato Pontefice Pio IX e fissata al 1º luglio. Il suo significato è l'universalità e l'efficacia redentrice del Preziosissimo Sangue. L'indulgenza accordata a chi recita con devozione le famose Litanie del Preziosissimo Sangue, è di sette anni. Giovanni XXIII nel 1960, volle che, alle invocazioni in riparazione delle bestemmie che si recitano a conclusione dell'esposizione eucaristica ("Dio sia benedetto") fosse aggiunto, per tutta la Chiesa, "benedetto il Suo Preziosissimo Sangue".
Si parlava di san Gaspare del Bufalo, ebbene, un giorno, più che mai amareggiato per le lotte che doveva superare nel diffondere la devozione al Prez.mo Sangue, si rasserenò e predisse che sarebbe salito sulla Cattedra di S. Pietro un Pontefice che ne avrebbe favorito e inculcato il culto. Questo papa, possiamo dirlo senza pericolo di sbagliare, è stato Giovanni XXIII. Fin dall'inizio del suo pontificato venne pubblicamente esortando i fedeli a coltivare questa devozione; rivelando che egli stesso recitava nel mese di luglio tutti i giorni le litanie del Preziosissimo Sangue, come aveva appreso da fanciullo nella casa paterna. Anziché affidarla ad un cardinale volle riservare a sé la Protettoria della Congregazione dei Missionari del Prez.mo Sangue e, parlando nella Basilica di S. Pietro, ai cardinali, vescovi, prelati e a migliaia di fedeli, il 31 gennaio 1960 per la chiusura del Sinodo Romano, esaltò S. Gaspare come «Il vero e più grande apostolo della devozione al Prez.mo Sangue nel mondo». Il 24 gennaio dello stesso anno approvò per la Chiesa Universale le Litanie del Prez.mo Sangue e nel successivo 12 ottobre volle che alle invocazioni del «Dio sia benedetto» fosse aggiunto, per tutta la Chiesa, anche «Benedetto il suo Prez.mo Sangue». Ma l'atto ufficiale più solenne è senza dubbio la Lettera Apostolica «Inde a primis» del 30 giugno 1960, con la quale rivolgendosi al mondo cattolico, approvava, esaltava ed inculcava il culto verso il Prez.mo Sangue, additando in esso unitamente a quello per il S. Nome di Gesù e per il S. Cuore, una fonte di copiosi frutti spirituali ed il rimedio contro i mali che opprimono l'umanità. Possiamo chiamare perciò Giovanni XXIII «IL PAPA DEL PREZIOSISSIMO SANGUE» predetto da S. Gaspare.
Nel 1903 moriva a Lucca S. Gemma Galgani. Era innamoratissima del Prezioso Sangue ed il programma della sua vita fu: «Gesù, Gesù solo e questo crocifisso». Fin dai più teneri anni provò l'amaro calice della sofferenza, ma l'accettò sempre con eroica sottomissione alla volontà di Dio. Gesù le aveva detto: «Nella tua vita ti darò tante occasioni di guadagnare meriti per il cielo, se saprai sopportare la sofferenza». E tutta la vita di Gemma fu un calvario. Eppure ella chiamava i dolori più atroci «doni del Signore» e si offriva a lui come vittima di espiazione per i peccatori. Ai dolori che le mandava il Signore si aggiungevano le vessazioni di Satana e queste la facevano soffrire ancora di più. Così tutta la vita di Gemma fu rinuncia, preghiera, martirio, immolazione! Quest'anima privilegiata più volte fu confortata da estasi, nelle quali restava rapita contemplando Gesù crocifisso. Com'è bella la vita dei santi! La loro lettura ci entusiasma, ma il più delle volte il nostro è un fuoco di paglia e alla prima avversità sfuma il nostro fervore. Cerchiamo di imitarli nella fortezza e nella perseveranza, se vogliamo seguirli nella gloria.
Vi sono state sempre al mondo anime sante che si sono offerte vittime per allontanare i castighi di Dio dalla povera umanità. Una di queste fu S. Maria Maddalena de' Pazzi, nobile fiorentina. Fu devotissima del Prez.mo Sangue e condusse una vita d'aspra penitenza e di continua preghiera. Moltissime volte al giorno faceva l'offerta del Divin Sangue all'Eterno Padre, per ottenere misericordia per i peccatori. Le apparve un giorno Gesù coperto di sangue ed ella gli chiese di poter soffrire le sue stesse pene. Gesù le disse: «Il mio Sangue non cerca vendetta come quello di Abele, ma soltanto misericordia. Esso lega le mani alla Giustizia Divina!». Allora la santa rispose: «Mi coprirò col tuo Sangue, o Gesù, e Dio non vedrà i miei peccati». Quante volte si dice (ma con disprezzo): «Cosa fanno i frati e le suore, chiusi in ozio nei conventi?» Pregano, pregano notte e giorno per noi. Guai se non ci fossero! Se non salisse a Dio la loro continua preghiera, unita a quella di Cristo, chi implorerebbe pietà per noi? Ma noi… preghiamo per loro? Preghiamo per queste vocazioni?
A Ferrara, nella chiesetta di S. Maria in Vado, nella Pasqua del 1171, un sacerdote mentre celebrava la S. Messa, fu assalito da forti dubbi sulla reale presenza di Gesù Cristo nell'Eucarestia. Dopo l'elevazione, quand'egli spezzò l'Ostia consacrata, ne uscì sangue con tanta veemenza che ne rimasero spruzzate le pareti e la volta. La fama di tanto prodigio si sparse per tutto il mondo e la pietà dei fedeli eresse una grandiosa basilica che racchiude intatte le pareti e la volta del piccolo tempio, sulle quali ancora oggi, circondate da tanti anellini d'oro, si possono vedere chiaramente le gocce del Sangue Prodigioso. Quanti pretesti oggi per non ascoltare la S. Messa, neppure nelle feste di precetto! Quante volte la Messa festiva diventa l'ora degli appuntamenti, della ostentazione dei propri abiti e delle più immodeste acconciature! Si direbbe proprio che in certa gente si sia spenta del tutto la fede!
Una delle devozioni più care a S. Gaspare del Bufalo fu quella alla Regina del Prez.mo Sangue. Fece dipingere un quadro della Madonna con il Bambino Gesù sulle ginocchia, che stringe in mano il calice del suo Sangue. E la Vergine dimostrò, con molti prodigi, quanto le fosse cara una tale devozione. Molte volte, durante le prediche, il Santo fermava la pioggia benedicendo il cielo con quella prodigiosa immagine. Ad un gruppo di devoti, venuti da lontano ad ascoltarlo e che non potevano far ritorno perché si era scatenato un furioso temporale, consegnò quel quadro ed essi, pur camminando sotto la pioggia, giunsero perfettamente asciutti alle loro case. Davanti a quell'effige con la recita di tre Ave Maria, guarì istantaneamente un contadino che si era ferito gravemente ad un dito. Presso Albano Laziale, invocando il Nome della Vergine, salvò da sicura morte un confratello missionario che era precipitato con la carrozza dall'alto di un ponte. Moltissime volte, mentre predicava, fu vista una luce misteriosa scendere dal Cielo e inondare sia l'Immagine della Madonna, sia il volto del Santo. Imitiamo S. Gaspare in questa devozione tanto efficace, uniamo l'amore alla Vergine con quello al Prez.mo Sangue e saremo certamente ricolmi di celesti favori. Ma, in modo particolare, evitiamo il peccato, che rinnova le trafitture al Cuore adorabile della nostra Madre celeste.
Diceva san Gaspare: – Il Signore in ogni tempo ha suscitato delle divozioni atte a porre argine al torrente delle iniquità. Ma se in altri tempi la Chiesa la vediamo… combattuta or contro un dogma or contro un altro, nei tempi nostri però la guerra è alla Religione nella totalità, è al Crocifisso Signore. Convien dunque riprodurre le glorie della Croce e del Crocifisso… ora necessita ridire ai popoli a qual prezzo sian ricomprate le anime. Convien far conoscere per quali vie il Sangue di Gesù monda le anime… convien rammentare che questo Sangue si offre ogni mattina sull'altare. (Regol, pag. 80)… e mentre tanti abusano del prezzo di Redenzione vi sia uno stuolo di anime che cerchino di compensare i torti che riceve Gesù. (Cr. pag. 364).

Litanie al Preziosissimo Sangue.
(approvate da Papa Giovanni XXIII)
Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Christe, eléison. Christe, eléison.
Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Christe, audi nos. Christe, audi nos.
Christe, exáudi nos. Christe, exáudi nos.
Pater de cælis Deus, miserére nobis.
Fili, Redemptor mundi, Deus, miserére nobis
Spiritus Sancte, Deus, miserére nobis
Sancta Trinitas, unus Deus, miserére nobis.
Sanguis Christi, Unigéniti Patris Æterni, salva nos.
Sanguis Christi, Verbi Dei incarnáti, salva nos.
Sanguis Christi, Novi et ætérni Testamenti, salva nos.
Sanguis Christi, in agonia decúrrens in terram, salva nos.
Sanguis Christi, in flagellatióne prófluens, salva nos.
Sanguis Christi, in coronatióne spinárum emánans, salva nos.
Sanguis Christi, in Cruce effúsus, salva nos.
Sanguis Christi, prétium nostræ salútis, salva nos.
Sanguis Christi, sine quo non fit remissio, salva nos.
Sanguis Christi, in Eucharístia potus et lavácrum animárum, salva nos.
Sanguis Christi, flumen misericórdiæ, salva nos.
Sanguis Christi, victor dǽmonum, salva nos.
Sanguis Christi, fortitúdo Mártyrum, salva nos.
Sanguis Christi, virtus Confessórum, salva nos.
Sanguis Christi, gérminans Vírgines, salva nos.
Sanguis Christi, robur periclitántium, salva nos.
Sanguis Christi, levámen laborántium, salva nos.
Sanguis Christi, in fletu solácium, salva nos.
Sanguis Christi, spes pæniténtium, salva nos.
Sanguis Christi, solámen moriéntium, salva nos.
Sanguis Christi, pax et dulcédo córdium, salva nos.
Sanguis Christi, pígnus vitæ ætérnæ, salva nos.
Sanguis Christi, ánimas líberans de lacu Purgatórii, salva nos.
Sanguis Christi, omni glória et honóre digníssimus, salva nos.
Agnus Dei, qui tollis peccáta mundi, parce nobis, Dómine.
Agnus Dei, qui tollis peccáta mundi, exáudi nos, Dómine.
Agnus Dei, qui tollis peccáta mundi, miserére nobis.
  1. Redemísti nos, Domine, in Sánguine tuo.
  2. Et fecísti nos Deo nostro regnum.
Orémus. Omnípotens sempitérne Deus, qui unigénitum Fílium tuum mundi Redemptórem constituísti, ac eius Sánguine placári voluísti: concéde, quǽsumus, salútis nostræ prétium ita venerári, atque a praeséntis vitæ malis eius virtúte deféndi in terris, ut fructu perpétuo lætémur in cælis. Per eúndem Christum Dóminum nostrum. R. Amen.
Signore, pietà. Signore, pietà.
Cristo, pietà. Cristo, pietà.
Signore, pietà. Signore, pietà.
Cristo, ascoltaci. Cristo, ascoltaci.
Cristo, esaudiscici Cristo, esaudiscici
Padre celeste, Dio abbi pietà di noi
Figlio redentore dei mondo, Dio abbi pietà di noi
Spirito Santo, Dio abbi pietà di noi
Santa Trinità, unico Dio abbi pietà di noi
Sangue di Cristo, Unigenito dell'eterno Padre …….. salvaci
Sangue di Cristo, Verbo di Dio incarnato salvaci
Sangue di Cristo, della nuova ed eterna alleanza salvaci
Sangue di Cristo, scorrente a terra nell'agonia.. salvaci
Sangue di Cristo, profuso nella flagellazione salvaci
Sangue di Cristo, stillante dalla Coronazione di spine salvaci
Sangue di Cristo, effuso sulla Croce salvaci
Sangue di Cristo, prezzo della nostra salvezza salvaci
Sangue di Cristo, senza il quale non vi è perdono salvaci
Sangue di Cristo, nell'Eucaristia bevanda e lavacro delle anime
salvaci
Sangue i Cristo, fiume di misericordia salvaci
Sangue di Cristo, vincitore dei demoni salvaci
Sangue di Cristo, fortezza dei martiri salvaci
Sangue i Cristo, vigore dei confessori salvaci
Sangue di Cristo, che fai germogliare i vergini salvaci
Sangue di Cristo, sostegno dei vacillanti salvaci
Sangue di Cristo, sollievo dei sofferenti salvaci
Sangue i Cristo, consolazione nel pianto salvaci
Sangue di Cristo, speranza dei penitenti salvaci
Sangue di Cristo, conforto dei morenti salvaci
Sangue di Cristo, pace e dolcezza dei cuori salvaci
Sangue di Cristo, pegno della vita eterna salvaci
Sangue di Cristo, che liberi le Anime dei purgatorio salvaci
Sangue di Cristo, degnissimo di ogni gloria ed onore salvaci
Agnello di Dio, che togli i peccati dei mondo perdonaci, o Signore
Agnello di Dio, che togli i peccati dei mondo esaudiscici, o Signore
Agnello di Dio, che togli i peccati dei mondo abbi pietà di noi.
Ci hai redenti, o Signore, con il tuo Sangue.
E ci hai fatti regno per il nostro Dio.
Preghiamo – O Signore, eterno e onnipotente, il quale disponeste che il Vostro Figliuolo divenisse il Redentore del mondo, e voleste essere placato nel Suo Sangue, fate che venerando noi il prezzo del nostro riscatto, per i Suoi meriti scampiamo da tutti i mali qui in terra, per conseguirne poi in cielo la pienezza. Per lo stesso Gesù Cristo nostro Signore. Così sia.

Commenti

Post popolari in questo blog

Anglicani

I peccati che mandano più anime all'inferno

Sulla bellezza della Messa “Tridentina”