Post

Visualizzazione dei post da agosto, 2025

La liturgia, custode della dignità dell'uomo

Tutte e tre le ragioni che fondano la dignità propria dell'uomo sono state via via demolite nella modernità.  Qual è il contraltare di questa forza demolitrice? La liturgia. Solo partecipando all'adorazione di Dio, l'uomo acquista coscienza  del suo vero fine e della sua dignità. Carlo Caffarra nella "Nuova Bussola" – 31 agosto 2025 La giusta e doverosa lotta per difendere la dignità dell'uomo contro aborto, eutanasia, suicidio assistito, maternità surrogata, fecondazione in vitro, sperimentazione sugli embrioni e tutte le altre diavolerie che questo mondo di tenebra ha sfornato anno dopo anno, può far correre il rischio di perdere di vista il vero baluardo dell'uomo: la liturgia. Nella lotta contro l'aborto, per esempio, ci è più facile scommettere sull'importanza della presenza cattolica al di fuori delle cliniche, che non sul canto gregoriano; o ancora, profondiamo i nostri sforzi – e giustamente – per una legge che tuteli gli embrioni, ma non c...

Le opere di sant'Agostino, segni di un uomo nuovo

Dopo la sua conversione, Agostino scrisse opere filosofiche e teologiche  che hanno lasciato un'impronta culturale e religiosa enorme. Dalle Confessioni  alla città di Dio, fino al De Trinitate,  diamo uno sguardo ai suoi capolavori.  Papa Leone XIV  imita sant ' Agostino per il quale  le parole e i pensieri sono vuoti senza amore Antonio Tarallo nella "Nuova Bussola" – 30 agosto 2025 «Uomo di passione e di fede, di intelligenza altissima e di premura pastorale instancabile, questo grande santo e Dottore della Chiesa è spesso conosciuto, almeno di fama, anche da chi ignora il cristianesimo o non ha consuetudine con esso, perché egli ha lasciato un'impronta profondissima nella vita culturale dell'Occidente e di tutto il mondo». Con queste parole, papa Benedetto XVI – nell'udienza generale del 9 gennaio 2008 – dipingeva il ritratto di sant'Agostino (354-430), di cui oggi ricorre la memoria liturgica.   La figura di Agostino, a distanza di secoli, affasci...

Cattolici in politica, dal Papa un forte richiamo alla coerenza

Una presenza pubblica fondata sulla fede e sulla legge naturale, senza equivoci e compromessi. Nel discorso a una delegazione francese Leone XIV indica che la via verso il bene comune  è la  Dottrina sociale della Chiesa, non il cedimento a una laicità "fraintesa". Stefano Fontana nella "Nuova Bussola" –  29 agosto 2025 Bisogna riconoscere che c'è molta attesa su come Leone XIV riprende la Dottrina sociale della Chiesa. Non per una vana curiosità, né per saggiarlo su un tema delicato per la Chiesa di oggi date le varie pressioni che essa vive al proprio interno sul suo rapporto con il mondo, ma per il comprensibile desiderio che alla Dottrina sociale sia garantito il posto che le spetta. Da quando egli ha spiegato il significato del suo nome, Leone, questa sana curiosità si è sviluppata, seguendo passo per passo i suoi pronunciamenti. Probabilmente sarà definitivamente soddisfatta in occasione di un qualche pronunciamento magisteriale solenne. Molte voci parlano...

Il Meting di Rimini, la continuità è solo apparente

Riccardo Cascioli nella "Nuova Bussola" – 28 agosto 202 5   Una premessa è d'obbligo: chi ha partecipato al Meeting di Rimini fin dalle origini (anche dalla prima edizione nel 1980, come il sottoscritto) sa benissimo che ci sono sempre stati due Meeting: uno, quello vissuto dai partecipanti, con incontri e mostre sempre stimolanti, lo spettacolo di migliaia di volontari che permettono un evento unico, e punto di incontro di tanti amici da tutta Italia e dall'estero; l'altro, quello raccontato dai giornali, più interessati agli incontri con i leader politici e che trattano Comunione e Liberazione (CL) come un soggetto politico ed economico e non un movimento ecclesiale capace di un giudizio sul mondo che permette incontri e confronti con personaggi di culture e religioni diversi.   Questo doppio binario continua sostanzialmente pure oggi, però nel tempo molte cose sono cambiate, una fondamentale anzitutto: è sparito un giudizio chiaro sulla realtà su cui le varie p...

Tomismo pertutti, per chi non si accontanta della modernità

Tomismo per tutti , per chi non si a contenta della modernità. L'obiettivo è ben più   ambizioso di una "semplice" esposizione dell'opera dell'Aquinate: imparare a pensare come san Tommaso per   n o n c onformarsi alla mentalità (e all a  filo sofia) di questo secolo. Un altro pensiero è possibile. T Stefano Chiappalone nella "Nuova Bussola"  – 27 agosto 2025 Un libro dedicato «a tutti gli insoddisfatti della modernità, a tutti coloro che si sentono fuori posto nel mondo contemporaneo»: tra le pagine di Tomismo per tutti (Sugarco, Milano 2025) Roberto Marchesini si propone di guidare il lettore «per le vie diritte della mente di Aristotele e Tommaso», mostrando che «un altro pensiero è possibile». Ed è tutt'altro che sorpassato, come sottolinea nella Premessa il teologo domenicano Giovanni Cavalcoli: Tommaso d'Aquino nacque otto secoli fa, eppure «il tomismo non è un ricordo del passato, ma una consegna per il presente», anzi (citando mons. Anton...

Trump e il Paradiso, tutto sommato ha il suo perché

Trump e il Paradiso? Tutto sommato ha un suo perché . Battuta? Bravata? Atto di superbia? Quali siano le vere ragioni che hanno spinto Trump a parlare della sua volontà di andare in Paradiso, è inne g abile  che anche Cesare debba essere soggetto a Dio. Un concetto evangelico  che la Riforma ha interrotto. Stefano Fontana nella "Nuova Bussola" – 24 agosto 2025 In questi giorni, diversamente dai suoi predecessori, Donald Trump ha detto di non potere andare in vacanza, perché deve "guadagnarsi il Paradiso". Lo ha ripetuto un paio di volte, da ultimo in una intervista a Fox News. Ha detto di aver impedito sei guerre e di voler salvare 7000 persone al giorno, sperando che questo possa essere sufficiente. Per questo, per guadagnarsi il Paradiso, non andrà in vacanza ma rimarrà al suo posto e seguirà in questi ultimi giorni di agosto gli eventi per la pace in Ucraina.   È stata una battuta? Una bravata? Un atto di superbia velato da ironia? Una teatralità da primo attore ...

L'uomo moderno, da educare alla liturgia

L'uomo moderno, da educare alla liturgia Si dice che l'uomo moderno non è più capace di liturgia, ma questa idea non tiene conto dell'apporto di una sana educazione religiosa. La capacità liturgica deve essere comunicata, risvegliata, promossa e guidata, così da trasmettere il senso e la bellezza del culto di Dio.   Ecclesia 24_08_2025   Ida  Friederike   Görres  (1901-1971) è stata un'acuta scrittrice cattolica, sensibile e reattiva di fronte alle rivoluzioni che hanno scosso la Chiesa dopo il Concilio Vaticano II. Di fronte ai deliri teologici, liturgici e  disciplinari, Ida  Görres  ha saputo custodire la lucidità nel giudicare, alimentare la fortezza nel reagire, esprimere saggezza nel prendere posizione. Proponiamo un suo scritto del 1966 (rilanciato da One Peter  Five ) sull'uomo moderno capace di liturgia. Con troppa frequenza si sente affermare che l'uomo moderno non è più capace di liturgia, perché travolto da una mentalità tecnico-s...