Cornelio Fabro,l'antropocentrismo

 

Cornelio Fabro (Talmassons, 24 agosto 1911 – Roma, 4 maggio 1995) è stato un presbitero, teologo, filosofo, storico della filosofia, traduttore e accademico italiano, membro della Congregazione delle Sacre Stimmate 

Biografia

Nacque in Flumignano, frazione del comune di Talmassons (UD). Nel 1922 entrò come aspirante nel seminario degli stimmatini. Compiuti tutti gli studi inferiori e superiori, nel 1931 si laureò in Filosofia presso la Pontificia Università Lateranense (con il massimo dei voti, la lode e l'assegnazione di un premio speciale). Il titolo della sua tesi di laurea è: L'oggettività del principio di causa e la critica di D. Hume. Alla Lateranense, il Fabro era stato in precedenza allievo del biologo Giuseppe Reverberi. Il 20 aprile 1935 riceve l'ordinazione sacerdotale a San Giovanni Laterano, e il 7 luglio consegue (con pieni voti e lode) la licenza in Teologia presso la Pontificia Università San Tommaso d'Aquino[1].

 

Si dedica quindi allo studio da una parte delle scienze naturali e biologiche, per le quali sembra avviarsi alla docenza universitaria, dall'altra, e soprattutto, della filosofia: nel 1938 consegue il dottorato in Teologia nella Pontificia Università «Angelicum» con la dissertazione teologica La nozione metafisica di partecipazione secondo San Tommaso, che diventa un'opera capitale per la comprensione della quarta via e di tutto il pensiero tomista. Nel 1939 è docente straordinario di Metafisica nell'Ateneo Urbaniano (dal 1941 diventa ordinario).

 

Gli studi e le pubblicazioni si susseguono a ritmo serrato. Nel 1948 consegue la «libera docenza» di Filosofia teoretica all'Università di Roma, ed è anche nominato professore honoris causa di Filosofia nell'Università di Buenos Aires. Continua a insegnare nelle università pontificie, ma dal 1949 ha anche un incarico di Filosofia all'Università di Roma. Nel 1954 diventa straordinario di Filosofia teoretica presso l'Istituto Universitario Pareggiato di Magistero «Maria Ss. Assunta» di Roma, divenendone al contempo direttore fino al 1956. Nel 1954 risulta vincitore della cattedra di Filosofia teoretica presso l'Università di Napoli come secondo ternato.

 

Nel 1965 è nominato professore ordinario di Filosofia nell'Università degli Studi di Perugia, e preside della Facoltà di Magistero nella stessa Università. Di qui in avanti è un seguito ininterrotto d'incarichi sia accademici sia culturali e istituzionali del più alto prestigio, nella Chiesa, in Italia e nel mondo. Nonostante il susseguirsi instancabile di studi, di pubblicazioni, d'impegni, e la fama che ne consegue, il padre Fabro continua a vivere modestamente e semplicemente nella parrocchia romana di Santa Croce al Flaminio, retta dai suoi confratelli stimmatini, dedicandosi alla pastorale parrocchiale, e non tirandosi mai indietro da scalmanate partite a pallone coi "regazzini" dell'oratorio, inconsapevoli di star marcando chiassosamente un centravanti così illustre.

 

Il pensiero

Cornelio Fabro si inscrive nell'alveo della neoscolastica, o, più precisamente, del neotomismo. Il suo apporto più profondo alla metafisica classica, sulle orme di san Tommaso d'Aquino, è la distinzione reale tra essentia ("essenza") e actus essendi ("atto d'essere"). È questa tesi che lo porterà a riconoscere con sicurezza le debolezze e le aporie del pensiero moderno, il quale, movendo dall'immanentismo del cogito cartesiano, sfocia ineluttabilmente nell'ateismo. Inoltre combatté e condannò l'eterodosso pensiero modernista.

 

Nel saggio Introduzione all'ateismo moderno (Studium, Roma, 1964) egli ha sviluppato un ampio esame del pensiero ateo moderno, trovandone l'origine nel pensiero di Cartesio e con successivi importanti apporti di quello di Spinoza. Secondo Fabro Cartesio pone per primo il principio di immanenza, che sovverte l'ordine circolare tra essere e pensiero, principio che opera costantemente in tutta la filosofia moderna e che comporta in maniera necessaria (se incontestato) la risoluzione del pensiero nell'ateismo e nel nichilismo. In accordo dialettico con questa visione sta Augusto Del Noce per il quale il principio di immanenza comporta necessariamente l'ateismo, ma non può essere ravvisato in Cartesio; per Del Noce quindi l'ateismo caratterizza la filosofia moderna solo problematicamente (e non necessariamente).

 

Altri pensatori moderni su cui si è esercitata l'acribìa fabriana sono Emanuele Severino e Karl Rahner. Sul fronte opposto, il Fabro ha valorizzato in misura importante il pensiero cristiano, esistenzialista, anti-idealista di Søren Kierkegaard, facendosi traduttore (dall'originale in lingua danese), editore e commentatore delle sue opere.

 

Opere

Nell'arco temporale 1934-1994 Fabro pubblicò 38 libri, ciò che fa di lui uno scrittore con una produzione media superiore a un libro ogni due anni. Ma la sua produzione letteraria viene quasi raddoppiata quando si considerino i suoi contributi in diverse opere in collaborazione (circa venti); le voci per dizionari, per enciclopedie italiane ed estere (per la sola Enciclopedia Cattolica [1948] scrive 113 voci); gli articoli su riviste, giornali, periodici (quasi novecento); le recensioni (centinaia); ecc.[1]

 

La nozione metafisica di partecipazione secondo S. Tommaso d'Aquino, S.E.I., Torino, 1939

Neotomismo e suarezismo, Piacenza, 1941

La fenomenologia della percezione, Vita e Pensiero, Milano, 1941

Percezione e pensiero, Vita e Pensiero, Milano, 1941

Introduzione all'esistenzialismo, Vita e Pensiero, Milano, 1943

Problemi dell'esistenzialismo, A.V.E., Roma, 1945

Tra Kierkegaard e Marx: per una definizione dell'esistenza, Vallecchi, Firenze, 1952

Dio. Introduzione al problema teologico, Studium, Roma, 1953

L'Assoluto nell'esistenzialismo, Miano-Catania, 1953

L'anima, Studium, Roma, 1955

Dall'essere all'esistente, Morcelliana, Brescia, 1957

Profili di Santi, Istituto Padano di Arti Grafiche, Rovigo, 1957

Vangeli delle domeniche, Morcelliana, Brescia, 1959

Breve introduzione al Tomismo, Desclée, Roma, 1960

Georg W.F. Hegel: La dialettica, La Scuola Editrice, Brescia, 1960

Participation et causalité selon S. Thomas D'Aquin, Paris-Louvain, 1961

Partecipazione e causalità, S.E.I., Torino, 1960

Feuerbach-Marx-Engels. Materialismo dialettico e materialismo storico, La Scuola Editrice, Brescia, 1962

Introduzione all'ateismo moderno, Studium, Roma, 1964

L'uomo e il rischio di Dio, Studium, Roma, 1967

Esegesi tomistica, Pontificia Università Lateranense, Roma, 1969

Tomismo e pensiero moderno, Pontificia Università Lateranense, Roma, 1969

La svolta antropologica di Karl Rahner, Rusconi, Milano, 1974

L'avventura della teologia progressista, Rusconi, Milano, 1974

Søren Kierkegaard. Il problema della Fede, La Scuola Editrice, Brescia, 1978

La trappola del compromesso storico: da Togliatti a Berlinguer, Logos, Roma, 1979

La preghiera nel pensiero moderno, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma, 1979

L'alienazione dell'Occidente. Osservazioni sul pensiero di Emanuele Severino, Quadrivium, Genova, 1981

Momenti dello spirito I, Sala Francescana di cultura «P. Antonio Giorgi», Assisi - S. Damiano, 1983

Momenti dello spirito II, Sala Francescana di cultura «P. Antonio Giorgi», Assisi - S. Damiano, 1983

Introduzione a San Tommaso, Ares, Milano, 1983

Riflessioni sulla libertà, Maggioli, Rimini, 1983

Gemma Galgani. Testimone del soprannaturale, Cipi, Roma, 1987

L'enigma Rosmini, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 1988

Le prove dell'esistenza di Dio, La Scuola, Brescia, 1989

Commento al Pater Noster, (postumo), Pontificia Accademia di San Tommaso d'Aquino, Città del Vaticano, 2002

Traduzioni

Ludwig Feuerbach, L'essenza del Cristianesimo, L'Aquila, Japadre, 1977.

Bibliografia

Antonio Pieretti (a cura di), Essere e libertà. Studi in onore di Cornelio Fabro, Maggioli, Rimini, 1984.

Giuseppe Mario Pizzuti (a cura di), Veritatem in caritate. Studi in onore di C. Fabro, Ermes, Potenza, 1991.

Rosa Goglia, La novità metafisica in Cornelio Fabro, Marsilio, Venezia, 2004.

Federico Costantini (a cura di), Cornelio Fabro e il problema della libertà, Forum, Udine, 2007.

Elvio Celestino Fontana, Fabro all'Angelicum, EDIVI, Segni, 2008.

Idem, Fabro e l'Esistenzialismo, EDIVI, Segni, 2010.

Rosa Goglia, Cornelio Fabro. Profilo biografico, cronologico, tematico da inediti, note di archivio, testimonianze, EDIVI, Segni, 2010.

Ariberto Acerbi (a cura di), Crisi e destino della filosofia. Studi su Cornelio Fabro, EDUSC, Roma

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