Attualità del messaggio pubblico e soprattutto segreto De La Salette

Attualità del messaggio pubblico e soprattutto segreto reso pubblico de La Salette

Il 19 settembre 1846, a Melania Calvat e a Massimo Giraud apparve la Madre di Dio. L'attualità 

Nella forma più discreta la Provvidenza dal cielo sul momento moderno della storia in cui al posto del teocentrismo medioevale culturalmente si inserisce sempre più l'antropocentrismo modernista cioè nuovo umanesimo in alternativa a quello cristiano originato dalla risurrezione di Cristo e dalla meta della nostra. La forma più discreta può essere in rapporto alla natura di ogni uomo, come di ogni angelo, resi capaci di amare ad immagine di Dio che è amore per il libero arbitrio poiché senza libertà non può accadere l'amore. Ma per la libertà il Creatore non può non permettere il male del no, della disobbedienza che avviene fin dalle origini anziché il sì meraviglioso dell'obbedienza libera che fa accadere l'amore divino nella storia e quindi quella felicità cento volte tanto che anticipa la meta.

Anche il linguaggio profetico proprio delle apparizioni è collegato con la profezia, che non è la descrizione anticipata del futuro, ma l'anticipo di quello che può accadere se invece del libero sì di fede, di speranza, amore avvenisse il no alla volontà di Dio, ai comandamenti.  Il modernismo inizia culturalmente con l'umanesimo e a livello cristiano con il luteranesimo. Esplode nel 1789 con il nuovo umanesimo della Rivoluzione francese con i valori solo originariamente umani di libertà, uguaglianza, fraternità come meta intramondana, esperimentando la violenza con chi non esclude Dio, soprattutto il Dio che ha assunto il volto umano in Gesù che risorto è presente e opera sacramentalmente nel suo corpo che è la Chiesa per tutti e per tutto. San Vincenzo de Paoli: "Darsi totalmente ai poveri senza più adorare, amare con tutta la mente, il cuore Dio è la più insidiosa tentazione diabolica".

 Il 18 e il 19 luglio e il 27 novembre 1830 iniziano le apparizioni mariane a Parigi con Caterina Labouré, una suora semplice. Rousseau e quindi il nuovo umanesimo illuminista negava che l'uomo nasce con la ferita del peccato originale e bisognoso continuamente della liberazione divina dal peccato perché l'unica concepita senza peccato è Maria: "O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi". Anche per le note dogmatiche negarne una come il Battesimo, come per le sette note musicali, è far stonare tutto, dissolvere il cristianesimo. Nel 1846 a La Salette con Melania Calvat e Massimo Giraud in rapporto all'Eucarestia domenicale e alla bestemmia, 1917 a Fatima con Lucia, Francesco e Giacinta per l'ateismo culturale delle nazioni. I veggenti sono anime semplici e alla Salette la visione esplicita lo spirito di tutte queste apparizioni moderne, lo scopo di tutte verso il nuovo umanesimo in alternativa al quello cristiano. La Madonna appare con i piedi sul mondo schiacciando la testa al Maligno e tenendo in mano il mondo. A Fatima la possibilità della seconda Guerra Mondiale se non avviene la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolata e l'appuntamento di ogni primo sabato del mese con confessione, meditazione e comunione. 

Ma oggi, data la non conoscenza completa del terzo segreto di Fatima, stiamo vivendo la profezia della parte segreta del messaggio de La Salette segretato fino al 1858. I testimoni del messaggio, della profezia più decisiva dell'attuale storia del modernismo secolarista furono due poveri e ignoranti fanciulli, puri e semplici di cuore: Melania pastorella di professione, Massimino pastorello d'occasione. Pio IX riconobbe la soprannaturalità dell'apparizione privata richiamando l'appuntamento della Messa della Domenica e l'esclusione pubblica della bestemmia, contenuti nel messaggio pubblico nel 1851, ma il messaggio segreto poteva essere espresso, divenire pubblico nel 1858. Nel 1865 fu chiesto a Massimino dall'arcivescovo di Parigi, ma prevedendo l'uccisione di Napoleone III nel 1871, come avvenne. Ma in quel momento fu rifiutato, squalificato e rimase nascosto fino al 1899, proprio con Leone XIII che lo valutava avendo avuto la famosa e terribile apparizione su quello che avrebbe fatto la potenza demoniaca nel ventesimo secolo. Compose la preghiera all'Arcangelo Michele chiedendo a tutti i sacerdoti di pregarla al termine di ogni celebrazione eucaristica. 

Prima del messaggio è importante la narrazione dell'avvenimento ai due fanciulli ai quali, come fece Gesù per gli apostoli, la Madonna aprì la loro mente per comprendere e per ricordare il messaggio pubblico e soprattutto il lungo messaggio segreto in continuità e fedeltà.

Melania era cresciuta ignorante; non aveva frequentato la scuola; non sapeva né leggere né scrivere né parlare francese: di questa lingua comprendeva soltanto qualche parola. Non andava che raramente in chiesa, perché era costretta a lavorare anche alla domenica e nelle feste come negli altri giorni. Non conosceva nulla del catechismo. A causa della sua ingrata memoria non poté essere ammessa alla prima comunione. Anche dopo i quindici anni, la fanciulla aveva un fisico debole, piccolo e non proporzionato all'età. Il suo aspetto era dolce. Prima dell'apparizione era musona al punto di non voler qualche volta rispondere a quelli che le rivolgevano la parola, ma dopo l'apparizione era divenuta attiva e obbediente, soprattutto comunicava il lungo messaggio dato a lei senza sbagliare una parola. Massimino ancora piccolino perdette la mamma e il padre passò a nuove nozze. La matrigna trattò Massimino duramente, tanto che il bambino avrebbe spesso sofferto la fame, se un suo fratellino, nato dalla seconda moglie, non avesse condiviso con lui il proprio nutrimento. Il padre frequentava più l'osteria che la chiesa e poco si curava del figlio, il quale crebbe ignorante, senza imparare a leggere né a scrivere né a parlare francese. Di questa lingua sapeva solo alcune parole udite da persone di passaggio. Non frequentava la chiesa; quando vi era condotto, se ne fuggiva sovente per andare a giocare con i suoi compagni. Il padre, soprattutto alla domenica, conduceva Massimino, sebbene ancora piccolo, all'osteria e lo costringeva a bere e a fumare. Mancando di ogni istruzione religiosa, anche Massimino era stato escluso dal numero dei fanciulli che il curato preparava per la prima comunione. Egli crebbe senza educazione, occupato soltanto a divertirsi con i coetanei, a condurre la capra o la pecora di suo padre al pascolo, a raccogliere il letame sulla strada che da Grenoble conduce a Gap. Piuttosto piccolo per la sua età, Massimino aveva una bella faccia rubiconda, segno di buona salute. Il suo sguardo era dolce; egli, diversamente da Melania, fissava senza vergogna le persone che gli parlavano. Irrequieto, non stava mai fermo: muoveva sempre le mani, le braccia e parlava accompagnando la parola con gesti. Il fondo del suo carattere era la franchezza e la generosità: quando gli sfuggiva qualche bugia, si riprendeva subito e confessava la sua colpa. 

Verso la metà del mese di settembre 1846, un contadino degli Ablandins , Piero Selme, ha il suo pastorello malato. Scende a Corps, presso un suo amico, il carradore Giraud. "Imprestami il tuo Massimino per alcuni giorni …" "Massimino pastore? …È troppo distratto per farlo!". Si discute, si patteggia e il 14 settembre ecco il piccolo Massimino agli Ablandins. Il 17 intravede Melania al villaggio. Il 18 vanno a pascolare i loro armenti sui prati comunali, sul monte Sous-les-Baisses (il Planeau) . Nel pomeriggio Massimino tenta di chiaccherare, Melania non ne ha tanta voglia. Nondimeno scoprono un punto in comune: sono entrambi di Corps: allora si discorre, si decide di venire a pascolare insieme l'indomani allo stesso posto. Dunque, il sabato 19 settembre 1846, di buon mattino, i due fanciulli salgono i versanti del monte Planeau, con quattro mucche; e con Massimino, anche la capretta e il suo cane Lulù. Verso mezzogiorno, suona l'Angelus sul campanile del villaggio sottostante. Allora i pastorelli dirigono le loro mucche verso  la fontana delle bestie, una semplice pozzanghera formata dal ruscello che scende attraverso il valloncello della Sezia. Poi le sospingono verso un prato pianeggiante del monte Gargas. Fa caldo, le bestie cominciano a ruminare. Massimino e Melania risalgono la conca fino alla fontana degli uomini, presso la quale consumano i loro pasto frugale: pane e formaggio e acqua fresca a volontà. Contro ogni abitudine, i due fanciulli si stendono sull'erba e…si assopiscono. Si sta bene al sole di quella fine estate, nessuna nuvola in cielo. Il mormorio del ruscello accresce la calma e il silenzio della montagna. Il tempo scorre. Bruscamente Melania si sveglia e scuote Massimino: Massimino, vieni presto, andiamo a vedere le nostre mucche …Non so dove siano!" In tutta fretta salgono il versante opposto al Gargas. Rigirandosi scoprono l'alpeggio: le loro mucche stanno tranquillamente ruminando. I due pastorelli sono rinfrancati. Melania comincia a ridiscendere. A mezza costa, si arresta e stupefatta lascia cadere il bastone: "Massimino, vieni a vedere laggiù una luce". Una donna vi appare, seduta, la testa tra le mani, i gomiti sulle ginocchia, nell'atteggiamento di profonda mestizia. La Bella Signora si alza. Essi non si sono mossi. Dice loro in francese: Venite avanti, bambini miei; non abbiate paura; io sono qui per annunziarvi una grande notizia! Queste parole sono pronunziate in francese, e i fanciulli subito non le comprendono bene, ma la voce di quella Signora è tanto dolce, fa comprendere e ricordare e opera una completa trasformazione dei loro curi, della loro coscienza: ogni sentimento di paura scompare. Si sentono attirati e corrono verso la bella Signora alta di statura, di aspetto maestoso e materno. Massimino e Melania si pongono di fronte: il fanciullo alla sua sinistra e la fanciulla alla sua destra, così vicini e Melania vede che lei piange. La Signora, indirizzandosi ai veggenti dice la parte pubblica del messaggio in francese: Se il mio popolo – il se è proprio della modalità profetica che non è un anticipo di quello che avverrà ma quello che può avvenire se liberamente non si ascolta Dio non solo personalmente ma comunitariamente, collettivamente – non vuole sottomettersi, sono costretta la a lasciar cadere il braccio di mio Figlio; esso è così grave e così pesante che non posso più sostenerlo. Qui si tratta dell'uso negativo del libero arbitrio, fonte di ogni male, anziché l'uso positivo, fonte di ogni bene e chi ci ha creati liberi non vuole costringersi dissolvendo la nostra natura impedendo l'avvenimento dell'amore, della felicità anche terrena. Da quanto tempo io soffro per voi! Se voglio che mio Figlio non vi abbandoni, io devo pregarlo continuamente, e voi non fate caso. Voi avrete un bel pregare, un bel fare; mai potrete compensami della pena che mi sono presa per voi. Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo, e non me lo si vuole concedere. È questo che appesantisce tanto il braccio di mio Figlio. Il peccato non deriva da un obbligo morale della Messa domenicale ma dal fatto che tutto il lavoro umano, necessario, non può far a meno dell'azione di Dio cui permettiamo con la nostra preghiera, soprattutto con la Messa domenicale che il nuovo umanesimo rivoluzionario proibiva. Coloro che conducono i carri non sanno imprecare senza mescolarvi il nome di mio Figlio. Queste sono le due cose che appesantiscono tanto il braccio di mio Figlio. Se il raccolto va male, è soltanto per colpa vostra. Ve l'ho fatto vedere l'anno scorso con le patate; voi non ne avete fatto caso. Anzi, quando ne avete trovate guaste, voi imprecavate e intercalavate il nome di mio Figlio. Esse continueranno a marcire, e quest'anno a Natale non ve ne saranno più. Melania "pommes de terre" pensa al frutto del melo, e si volta verso Massimino, che ritiene più istruito, per domandargli spiegazione; ma la misteriosa Signora previene la domanda e la risposta del ragazzo, e dice: - Ah! Voi non capite il francese, fanciulli miei; aspettate, io voglio parlarvi in altro modo. La bella Signora sapeva che i due pastorelli non conoscevano il francese, ma ella voleva, adoperando quella lingua, dare l'occasione di comprenderla e parlarla  allo scopo di fornire una prova in più della verità dell'apparizione e della finalità al mondo di questo messaggio, a persone che sapevano il francese e alle quali i due veggenti avevano il compito di riferirlo come hanno fatto. La Signora, per loro, comincia a parlare nel dialetto di Corps, e ripete gli ultimi periodi già detti in francese: Se il raccolto va male, è soltanto colpa vostra. Ve l'ho fatto vedere l'anno scorso con le patate; voi non ne avete fatto caso. Anzi, quando ne trovavate delle guaste, voi imprecavate e intercalavate il nome di mio Figlio. Esse continueranno a marcire e quest'anno a Natale non ve ne saranno più. Se avete del grano, non bisogna seminarlo, perché, tutto quello che seminerete sarà mangiato dagli insetti, e quello che verrà cadrà in polvere, quando lo batterete. Sopraggiungerà una grande carestia, ma prima che essa venga, i bimbi al di sotto dei sette anni saranno colti da un tremore e morranno tra le braccia di coloro che li terranno. I grandi faranno penitenza per la fame. Le uve marciranno e le noci diventeranno cattive. Questo, confermato da verifiche storiche il messaggio pubblico a tutti e due e poi si volge verso solo a Massimino e nello stesso tono di voce gli affida un lungo segreto. Poi si volge a Melania e le affida pure un segreto.  Mentre uno dei veggenti riceve il segreto, l'altro vede soltanto le labbra della Signora che si muovono, ma non intende nessun suono di voce. I due segreti furono comunicati in lingua francese. E una breve parantesi. La Signora riprende nuovamente a parlare a tutti e due i veggenti, in dialetto: Se /genere profetico/ si convertiranno, le pietre e le rocce si tramuteranno in mucchi di grano e le patate si troveranno seminate da loro stesse. Questo linguaggio profetico, figurato, significa per una civiltà agricola i grandi favori anche temporali che Dio concederà, se si unirà preghiera soprattutto la Messa domenicale e lavoro con la preghiera delle rogazioni nelle campagne con la tensione dell'osservanza della legge di Dio senza mai bestemmiarlo. È il richiamo pastorale a tutta la Chiesa di Pio IX nel 1851 cogliendo l'origine soprannaturale de La Salette. E a Verona, con la fioritura di santi in quel periodo, si sviluppa una meravigliosa pastorale e una cultura cattolica. Parroco io della parrocchia di San Fermo maggiore ho documentato che in una visita pastorale del 1870 il 99,9% partecipava alla Messa della Domenica. Veniva celebrata una Messa alle 12,15 per rendere possibile la partecipazione dei negozianti che chiudevano a mezzogiorno. Ma a San Fermo aveva svolto il ministero San Gaspare Bertoni, fondatore anche della scuola cattolica delle Stimmate, padre spirituale della Santa Maddalena di Canossa e devoto de La Salette. Nella parrocchia di Cavaion, famosa per le viti terrorizzati perché le uve marcivano, fu elevato un santuario in onore de La Salette. Lo storico Vittorio Messori: "Sono andato a studiare cosa successe all'uva in Francia dopo il 1846 e ho scoperto cose incredibili. L'anno dopo le apparizioni, fece la sua comparsa un fungo parassita che aggredisce l'uva spargendo una malattia detta 'oidio'. Si tratta di una malattia della vite che mai si era vista in Francia prima di allora" (il timone.org). Fate bene la vostra preghiera, bambini miei? Essi francamente rispondono: - Oh, no Signora, non troppo! – Ah! Bambini miei, - riprende ella – bisogna farla bene, sera e mattina. Quando non avrete tempo, dite almeno un "Pater" e un'"Ave Maria"; e, quando potete, ditene di più. A Messa non vanno che alcune donne già anziane. Gli altri lavorano di domenica tutta l'estate e, l'inverno, quando non sanno che fare, non vanno alla messa che per burlarsi della religione. In quaresima vanno alla macelleria come dei cani. Questo linguaggio energico si trova pure nella Sacra Scrittura, per designare i comportamenti cattivi. Non avete mai veduto del grano guasto, bambini miei? Chiede poi la bella Signora. Massimino risponde precipitosamente, a nome anche di Melania: - No, Signora, non ne abbiamo veduto. – Ma tu, bimbo mio, - insiste ella, indirizzandosi specialmente al pastorello – tu devi aver ben visto una volta, vicino a Coin, con tuo padre. Il padrone del podere disse a tuo padre: venite a vedere il mio grano guasto". Voi ci siete andati tutti e due. Prendeste due o tre spighe di grano nelle vostre mani, le avete strofinate, e tutto andò in polvere. In seguito voi siete tornati. Quando non eravate più che una mezz'ora distanti da Corps, tuo padre ti diede un pezzo di pane, dicendoti: "Prendi, bambino mio, mangia ancora del pane quest'anno; non so che ne mangerà l'anno venturo, se il grano continua ancora a guastarsi on questo modo". Storicamente hanno dato anche un nome per quel virus cioè Phytophthora infestans. I particolari esposti dalla Signora fanno ricordare a Massimino di essere stato a Coin verso l'epoca della mietitura con suo padre: È vero, Signora; me ne ricordo ora. Lì per lì non me ne ricordavo più! La fiducia spontanea ha avuto anche un segno da renderla ragionevole. Allora la Signora, chiudendo il suo dire come lo aveva iniziato, in lingua francese, raccomanda: - Ebbene, bambini miei, voi lo farete sapere a tutto il mio popolo. Questo è lo scopo di tutte le apparizioni dal 1930: il mondo! Pronunziate queste parole, ella si sposta leggermente verso la sua sinistra, per schivare Massimino, il quale a sua volta si scansa indietreggiando alquanto spostandosi a destra e la lascia passare. La Signora passa davanti ai pastorelli, attraversa il piccolo ruscello, posando i piedi su una pietra e, giunta a due o tre metri dall'altro lato, ripete in francese, senza però né voltarsi né fermarsi: Su, bambini miei, fate dunque sapere ciò a tutto il mio popolo! Furono queste le sue ultime parole. Il discorso, il messaggio pubblico della bella Signora è riportato dalle diverse relazioni dell'apparizione, come fu narrato infinite volte dai veggenti. Le lievi varianti che si notano nel racconto di Massimino e di Melania, invece di essere un ostacolo, sono una conferma della veridicità del fatto. Dimostrano cioè che i due veggenti erano presenti con la loro psicologia nella percezione del fatto prodigio.

L'attualità del discusso messaggio segreto reso pubblico per gli Apostoli della fine dei tempi

Il testo del "segreto" di Melania, che doveva restare segreto al pubblico fino al 1858, è stato pubblicato la prima volta nel 1879 con l'imprimatur del vescovo di Lecce, Mons. Zola. Nonostante questo imprimatur, la Santa Sede condannò, con un decreto del 9 maggio 1923, il libro di Melania inscrivendolo nell'Indice dei libri proibiti.  Va precisato che la Chiesa non ha condannato il segreto in sé (cioè la parte segreta del messaggio che la Madonna rivelò a Melania nel 1846) ma solo la versione pubblicata dalla veggente nel 1879. La versione del "segreto" pubblicata nel 1879 è sempre stata oggetto di controversie soprattutto nella seconda parte giudicata troppo  apocalittica per colpa di Melania. Nella prima parte vengono descritti gli avvenimenti  che interessano buona parte dell'Europa di allora, e che si verificarono puntualmente: guerre civili in Francia, (la Comune di Parigi nella quale venne ucciso l'Arcivescovo preannunciato nell'ascolto di Massimino per questo rigettato), in Portogallo, (lotte per l'istituzione della Repubblica), in Italia, (guerre di Indipendenza); fine del potere temporale dei papi, (breccia di Porta Pia nel 1970); carestie; lotte contro la religione, (legge sui frati del governo Cavour, politica ecclesiastica di Gambetta  Ferry in Francia); lassismo morale; decadimento ecclesiastico. La seconda parte, la parte più discussa, la riporterò dopo l'approfondimento proposto da Mons. Antonio Galli nel 2007 nel libro dal titolo "Scoperti in Vaticano i Segreti de La Salette". Pochi anni fa uno straordinario ritrovamento ha permesso di gettare una nuova luce sull'annoso dibattito riguardanti le diverse versioni esistenti del "segreto di Melania" e quale di queste sia da considerare attendibile. Padre Michel Corteville, il 12 ottobre 1999, mentre svolgeva delle ricerche a Roma per la stesura della sua tesi di laurea su La Salette, ritrovò inaspettatamente presso gli archivi della Congregazione per la Dottrina della Fede (ex Sant'Uffizio) i documenti originali con i "segreti" di Melania e Massimino al Vescovo di Grenoble nel 1548 e a Pio IX nel 1851. Si trattava dei documenti che erano stati consegnati nel luglio del 1851 a Papa Pio IX. Entrambi recavano il sigillo del vescovo della diocesi di Grenoble, Mons. Philibert de Bruillard nel 1851: "Noi giudichiamo che l'apparizione della Madonna ai due pastorelli, il 19 settembre 1846, su una montagna della catena delle Alpi, situata nella parrocchia de La Salette, vicaria foranea di Crops, reca in se stessa tutti i caratteri della verità ei fedeli hanno fondate ragioni per crederla indubitabile e certa".

   


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