Un libro da leggere e conservare per difendere la Fede che salva e avere argomenti per conservare la Verità quando essa viene vilipesa e sminuita da chi la dovrebbe difendere e diffondere.
Intervista a Don Gino Oliosi Tratto da "La fede quotidiana", di Bruno Volpe "Inaccettabile l' atteggiamento dei vescovi italiani sulle messe senza popolo": lo dice con voce ferma Monsignor Gino Oliosi, esorcista e confessore di Verona in questa intervista che ci ha rilasciato. Monsignor Oliosi, partiamo dal Coronavirus. Dio permette il male? "Andiamo per gradi evitando semplificazioni. Nella conclusione l' idea è giusta, ma bisogna ragionare su di un elemento". Quale? "Il libero arbitrio. Dio ci ha lasciati liberi di scegliere tra bene e male, tra vita e morte. Tocca a noi rispondere sì o no. E' del tutto pacifico che se vado contro il piano di Dio, ne sconto le conseguenze, liberamente. San Tommaso di Aquino dice con chiarezza che Dio permette il male proprio per non vanificare il nostro libero arbitrio. Insomma, Dio non manda il male, ma è l'uomo che nella sua libertà se lo cerca". Però Dio lo permette… "Lo permette a confe
La sospensione delle Messe con popolo può essere "una apostasia pratica" perché "se la Madonna raccomanda l'Eucaristia ogni giorno, e tu la neghi, evidentemente è in atto un forte scontro tra Lei e Satana, che finirà con il trionfo del Cuore Immacolato di Maria". Ermes Dovico "Bussola Quotidiana" 13-05-2020 Apostasia a partire dalle gerarchie ecclesiastiche, persecuzione alla Chiesa non solo da parte del mondo ma all'interno della Chiesa stessa, l'ingresso nei tempi del Terzo Segreto di Fatima che porteranno al trionfo del Cuore Immacolato di Maria. In definitiva: siamo all'apice dello scontro tra la Madonna e Satana. È questa la lettura che padre Flavio Ubodi - sulla base delle rivelazioni mariane a Fatima e Civitavecchia - dà dei tempi che stiamo vivendo. Teologo cappuccino, autore del libro " Civitavecchia. 25 anni con Maria " (Ares, 2020), padre Ubodi è stato il vicepresidente della Commissione teologica diocesana che a metà
La grande Chiesa si permette di essere anche generosa con gli anglicani nella consapevolezza del lungo respiro che possiede
“La chiave missionaria mi pare la più indicata anche per comprendere l’iniziativa che nelle ultime settimane ha preso configurazione nei riguardi dei fratelli – chierici e fedeli – anglicani che da tempo chiedevano di entrare nella piena comunione con la Chiesa cattolica. Allorché si era trattato di impostare correttamente la questione del reintegro nella comunione ecclesiale dei vescovi lefebvriani, il Papa precisò: “Il vero problema, in questo momento della storia, è che Dio sparisce dall’orizzonte degli uomini e con lo spegnersi della luce proveniente da Dio l’umanità viene colta dalla mancanza di orientamenti, i cui effetti distruttivi ci si manifestano sempre più” ( Benedetto XVI, Lettera ai Vescovi della Chiesa cattolica, 10 marzo 2009). Ebbene, per le modalità in cui è maturata ed è stata annunciata l’iniziativa oggi riguardante gli anglicani, e
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