Festa del Battesimo del Signore

Figli nel Figlio fin dal Battesimo di acqua, ricreati dal Battesimo di lacrime della Confessione per un cammino fraterno verso la vita veramente vita con ogni bene senza più alcun male                                        

Con l’odierna festa del Battesimo di Gesù si chiude il tempo liturgico del Natale. Il Bambino, che a Betlemme i Magi vennero ad  adorare offrendo i doni simbolici, lo ritroviamo, lo attualizziamo sacramentalmente oggi adulto, nel momento in cui si fa battezzare pubblicamente nel fiume Giordano dal
grande profeta del suo annuncio Giovanni (Mt 3,17). Nota il Vangelo che quando Gesù, ricevuto il battesimo, uscì dall’acqua, si aprirono i cieli e scese su di Lui lo Spirito Santo come una colomba ( Mt 3,16). Si udì allora una voce dal cielo o giustizia divina che rende giusti i peccatori attraverso di Lui: ”Questi è il Figlio mio, l’Amato” (Mt 3, 17), da parte dell’Amante, il Padre, nell’Amore, lo Spirito Santo. Fu quella la sua prima manifestazione pubblica, l’inizio della vita pubblica, dopo trent’anni circa di vita nascosta a Nazareth e insieme la Rivelazione dei due misteri principali della nostra fede, Incarnazione e Vita trinitaria dell’unico Essere divino. Testimoni oculari del singolare avvenimento furono, oltre al Battista, i suoi discepoli, alcuni dei quali divennero da allora seguaci di Cristo ( Gv 1,35-40). Si trattò contemporaneamente di cristofania  e teofania: anzitutto Gesù si manifestò come il Cristo, termine greco per tradurre l’ebraico Messia, che significa “unto”: Egli, il suo essere, il suo volto anche umano, che rivela sia chi è Dio e sia a cosa è destinato ogni uomo, non fu unto con l’olio alla maniera dei re e dei sommi sacerdoti d’Israele, bensì direttamente con lo Spirito Santo. Al tempo stesso, insieme con il Figlio di Dio apparvero i segni dello Spirito Santo e del Padre celeste.
Ma qual’ è il significato di questa attualizzazione sacramentale che oggi celebriamo nel sacrificio della Messa, che Gesù volle compiere all’inizio della vita pubblica – vincendo la resistenza del Battista – per obbedire alla volontà del Padre e compiere la  giustizia divina che rende giusti i peccatori? (Mt 3,14-15)?Il senso profondo emergerà solo alla fine della vicenda terrena di Cristo nel tempo e nello spazio, cioè nella sua morte, risurrezione e ascensione. Facendosi battezzare da Giovanni insieme con i peccatori Lui senza peccato, Gesù ha iniziato a prendere su di sé il peso della colpa  dell’intera umanità, come Agnello di Dio che “toglie” il peccato del mondo (Gv 1,29). Opera che Egli portò a compimento sulla croce quando ricevette anche il suo “battesimo” (Lc 12,50). Morendo infatti si “immerse” nella larghezza dell’amore del Padre, non esclude nessuno, nella lunghezza, nessuna difficoltà lo vince, nell’altezza, riportare ogni uomo alla possibilità di divenire in Cristo figlio nel Figlio, nella profondità, condividendo fino in fondo le miserie di ogni uomo ed effuse lo Spirito Santo, affinché i credenti in Lui potessero rinascere da quella sorgente inesauribile di vita veramente vita con ogni bene senza più alcun male. Tutta la missione di Cristo si riassume in questo: battezzarci nello Spirito Santo come figli nel Figlio e quindi fratelli nel noi della Chiesa fin dal battesimo di acqua, ribattezzarci con il battesimo di lacrime della Confessione finché il peccato ritorna per un cammino di liberazione dalla schiavitù del peccato, dell’indifferenza verso i fratelli, liberarci dalla morte corporale e “aprirci il cielo”, l’accesso cioè alla vita vera e piena, che sarà “un sempre nuovo immergersi nella vastità dell’essere, mentre siamo semplicemente sopraffatti dalla gioia” (Spe salvi, 12).
Invochiamo la materna protezione di Maria Santissima, madre del nostro essere fin dal battesimo figli nel Figlio, per comprendere e vivere sempre più nella fraternità il dono del Battesimo ricevuto fin da bambini, ravvivato dal convenire almeno ogni Domenica al sacrificio della Messa, testimoniato dall’amore del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo nella fraternità non solo tra cristiani ma con ogni uomo che Dio ama.

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