Festa delBattesimo del Signore

Se il Natale e l'Epifania servono soprattutto alla nostra coscienza di fede di divenire capaci di vedere, di aprirci gli occhi e il cuore all'avvenimento storico di un Dio che si fa bambino per stare umilmente con noi, la festa del battesimo di Gesù ci introduce alla quotidianità di un rapporto con Lui iniziato con il nostro Battesimo che ci ha resi in Lui figli del Padre e tra noi fratelli per opera dello Spirito Santo


Le parole che l'evangelista Marco riporta all'inizio del suo vangelo: "Tu sei il Figlio mio, l'Amato: in te ho posto il mio compiacimento" (1,11) ci introducono nel cuore dell'odierna festa del Battesimo del Signore, con cui si chiude il tempo di Natale. Il ciclo delle solennità natalizie ravviva nella nostra coscienza di fede l'evento sulla nascita di Gesù cioè Dio che si fa bambino, evento annunciato dagli angeli circonfusi di splendore ai pastori; il tempo natalizio ci parla di una stella che guida i magi dall'Oriente fino alla casa di Betlemme, e oggi ci invita a guardare il cielo che si è aperto sul Giordano mentre risuona la voce dell'Amante, il Padre, sull'Amato, il Figlio, nell'Amore, lo Spirito Santo: nell'Incarnazione c'è tutta la Trinità, il cuore della nostra fede insieme alla passione morte e risurrezione: siamo stati battezzati, confessati nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, celebriamo la Messa cioè la continua attualizzazione del sacrificio nell'orizzonte trinitario. Sono tutti segni natalizi tramite i quali il Signore non si stanca di ripeterci: "Sì. Sono sempre qui presente. Vi conosco uno a uno. Vi amo e attendo di perdonarvi quando peccate e vi convertite. C'è un rapporto che da me viene a ciascuno di voi. E c'è una strada sacramentale che da voi sale a me, al padre, attraverso il Figlio nello Spirito Santo. Il Creatore di tutto e di tutti ha assunto in Gesù le dimensioni di un bambino e oggi si vela in un pezzetto di pane che non è una cosa ma un essere umano vivente come noi, per potersi vedere e toccare: sapere e pensare Chi riceviamo nella Comunione. Al tempo stesso, con questo suo farsi piccolo in un bambino e continuamente velandosi nell'Eucaristia, Iddio ha fatto e fa risplendere la luce della sua grandezza. Proprio abbassandosi fino all'impotenza inerme dell'amore, Egli dimostra che cosa sia la vera grandezza, anzi, che cosa voglia dire essere Dio.

Il significato del Natale che abbiamo celebrato con fede, e più in generale il senso del nuovo anno liturgico nella storia della salvezza, è proprio quello di avvicinarci sempre più nella coscienza di fede a questi segni divini, a questi sacramenti, per riconoscerli impressi negli eventi di ogni giorno, affinché il nostro cuore si apra sempre più all'amore di Dio nei fratelli. E se il Natale e l'Epifania servono soprattutto a renderci capaci di vedere, ad aprirci gli occhi e il cuore al mistero di un Dio che viene a stare con noi, la festa del battesimo di Gesù ci introduce, potremmo dire, nella quotidianità di un rapporto non solo personale ma sociale con Lui. Infatti, mediante l'immersione nelle acque del Giordano, Gesù si è unito noi. Il Battesimo è per così dire il ponte che egli ha costruito tra sé e il mondo, la strada per la quale si rende a noi accessibile; è l'arcobaleno divino sulla nostra vita, la promessa del grande sì di Dio, la porta della speranza e, nello stesso tempo, il segno che ci indica il cammino da percorrere in modo attivo e gioioso per sentirci da Lui amati e pe rincontrarlo non solo personalmente ma anche socialmente.

E qui è accaduto che il 29 dicembre 2020, 850° anniversario del martirio di san Tommaso Becket ucciso nel 1170 perché rifiutò di piegare la Chiesa ai voleri del re Enrico II Plantageneto. Trump, protestante, ricorda che san Becket ha anticipato la madre di tutte le libertà politiche, ovvero Magna Carta Libertatum del 1215 tanto quanto la libertà religiosa come primo diritto politico dei cittadini statunitensi, sancita dal primo emendamento (1791) alla Costituzione federale del 1789.

Il presidente dice che tutto il costituzionalismo anglo-americano è alternativo al modello illuministico-giacobino europeo e trova la ragione in quella libertà religiosa la cui fonte è il martirio di un santo cattolico. I Cavalieri del re: cedi alle richieste del sovrano oppure morirai. La replica di Tommaso: Per il nome di Gesù e a protezione della Chiesa sono pronto ad abbracciare la morte". Avvolto nei paramenti sacri, venne abbattuto là dove ancora si trovava, dentro le mura della sua stessa Chiesa.

Secondo Trump "il martirio di Tommaso Becket ha mutato il corso della storia" giacché una società senza religione non può prosperare e un Paese senza fede non può durare. Infatti giustizia e pace non possono prevalere senza Dio. Una simile entropia cioè una simile coscienza ci porta a reagire a quei paesi, a quelle politiche che attaccano altri Paesi, oggi anche d'Europa verso Ungheria e Polonia, che vogliono proteggere la vita innocente secondo cui ogni bambino – nato o non ancora nato – è dono sacro di Dio e pongono la libertà religiosa pilastro della propria politica.

Da Battezzati, da figli nel Figlio di Dio Padre per opera dello Spirito Santo e quindi fratelli rifacciamoci socialmente, politicamente alla fede cattolica del Medioevo in alternativa all'attuale situazione secolarizzata per la quale è diritto non solo professare la fede, ma anche negarla. 


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