Benedetto XVI ricorda che negli ultimi decenni il linguaggio ecclesiale ha messo in disuso la parola 'anima'

Parlare di "cura d'animeo di "salvezza delle anime" è apparso, a una certa mentalità, un errore (Mc 8,36; Mt 16,26; Mc 3,4)

Robert Sarah in A SERVZIO DELLA VERITA' da pagina 24

Si è detto: l'uomo è fatto non solo d'anima, ma di anima di corpo, quindi dobbiamo parlare di salvezza dell'uomo o della persona, non di salvezza dell'anima. Di può notare l'assenza tragica della parola "anima" anche nellenuove traduzioni della Sacra Scrittura. "Quid enim prodest homini, si mundumuniversum liucretus, Animae vero suae detrimentum pretiatur? Aut quam dabit homo commutationem pro anima sua?" "Infatti quale vantaggio avrà un uomose guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?" (Mt 16,26; Mc 8,36). "Et dicit eis: Licet sabbati bene facere an male? Animam salvam facere an perdere?" "Poidomandò loro: È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvareuna vita o ucciderla?" (Mc 3,4). Anche prima della comunione al Corpo e Sangue di Cristo diciamo: Domine. Non sum dignus ut intres in tectum meum, sed tantum dic verbo et sanabitur animam meam. E così il testo italiano: "O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma dì' soltanto una parola e io sarò salvato". La parola "anima" è stata sostituita con il termine "vita", "io". Questo è un cambiamento sostanziale, sbagliato, perché irrispettoso della parola di Dio. Sebbene sia ovviamente corretta l'osservazione che l'uomo è un insieme di corpo e anima, dobbiamo però ricordare che il Concilio di Vienne ha accolto nella visione dottrinale della Chiesa la verità filosofica secondo cui l'anima è la forma del corpo. Di conseguenza, l'anima(pensiero e volontà) è il principio attivo del composto umano, che informa anche la materia dell'uomo. Così, se l'anima è salva è salvo anche il corpo.D'altro canto, è nell'anima che si trovano le più nobili facoltà dell'essere umano, quelle che cooperano liberamente alla salvezza. Perciò resta appropriatoesprimersi in questi termini: salvezza dell'anima, zelo per le anime.

Noi sacerdoti abbiamo zelo per le anime? Ci interessano le anime? Ci interessa il destino eterno delle persone che abbiamo davanti? A Cristo di certointeressano! Egli davvero ha avuto zelo per le anime, al punto di pagare il loro riscatto con il suo sangueÈ triste vedere che alcuni sacerdoti sembrano non nutrire alcun interesse per la salvezza eterna dei fedeli. Sono tutti rivolti al piano orizzontale, a tentare di risolvere certi problemi politici, economici, sociali, dell'immigrazione o ecologici. Naturalmente anche in questi settori la Chiesa deve farsi sentire, nei limiti dei compiti che Cristo le ha dato. Ma l'essenziale, potremmo dire, è altrove. L'essenziale è lo zelo per le anime. Certi sacerdoti sembrano non averne o almeno averlo perso. Ma Cristo ce l'ha!

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