Sacramenti
Cristo, attraverso i segni visibili cioè i sacramenti, ci viene incontro, ci tocca e ci purifica, ci
trasforma e ci rende partecipi della sua amicizia
“Il grande merito di Pietro Lombardo è di aver ordinato tutto il materiale (di commento alla Sacra Scrittura e dei grandi Padri latini e dei teologi suoi contemporanei), che aveva accolto e selezionato con cura, in un quadro sistematico e armonioso. Infatti, una delle caratteristiche della teologia è di organizzare in modo unitario e ordinato il patrimonio della fede. Egli distribuì pertanto le sentenze, cioè le fonti patristiche sui vari argomenti, in quattro libri. Nel primo libro si tratta di Dio e del mistero trinitario; nel secondo, dell’opera della creazione, del peccato e della Grazia; nel terzo, del Mistero dell’Incarnazione e dell’opera della Redenzione, con una ampia esposizione sulle virtù. Il quarto libro è dedicato ai sacramenti e alle realtà ultime, quelle della vita eterna o Novissimi. La visione d’insieme che se ne ricava include quasi tutte le verità della fede cattolica. Questo sguardo sintetico e la presentazione chiara, ordinata, schematica e sempre coerente, spiegano il successo straordinario delle Sentenze di Pietro Lombardo. Esse consentivano un apprendimento sicuro da parte degli studenti e un ampio spazio di approfondimento per i maestri, gli insegnati che se ne servivano…
Desidero sottolineare come la presentazione organica della fede sia un’esigenza irrinunciabile. Infatti le singole verità si illuminano a vicenda e, in una loro visione totale e unitaria, appare l’armonia del piano di salvezza di Dio e la centralità del Mistero di Cristo. Sull’esempio di Pietro Lombardo, invito tutti i teologi e i sacerdoti a tenere presente l’intera visione della dottrina cristiana contro gli odierni rischi di frammentazione e di svalutazione delle singole verità. Il catechismo della Chiesa Cattolica come pure il Compendio del medesimo Catechismo, ci offrono proprio questo quadro completo della Rivelazione cristiana, da accogliere con fede e gratitudine. Vorrei incoraggiare perciò anche i singoli fedeli e le comunità cristiane ad approfittare di questi strumenti per conoscere e approfondire i contenuti della nostra fede. Essa ci apparirà così una meravigliosa sinfonia, che ci parla di Dio e del suo amore e che sollecita la nostra ferma adesione e la nostra operosa risposta….
Tra i contributi più importanti offerti da Pietro Lombardo alla storia della teologia, vorrei ricordare la sua trattazione sui sacramenti, dei quali ha dato una definizione direi definitiva: “E’ detto sacramento in senso proprio ciò che è segno della grazia di Dio e forma visibile della grazia invisibile, in modo tale da portarne l’immagine ed esserne causa” (4,1,4).Con questa definizione Pietro Lombardo coglie l’essenza dei sacramenti: essi sono causa della grazia, hanno la capacità di comunicare realmente la vita divina. I teologi successivi non abbandoneranno più questa visione e utilizzeranno anche al distinzione tra elemento materiale ed elemento formale, introdotta da “Maestro delle Sentenze”, come venne chiamato Pietro Lombardo. L’elemento materiale è la realtà sensibile e visibile, quello formale sono le parole pronunciate da ministro. Entrambi sono essenziali per una celebrazione completa e valida dei sacramenti: la materia, la realtà con la quale il Signore ci tocca visibilmente e la parola che dà il significato spirituale. Nel Battesimo, ad esempio, l’elemento materiale è l’acqua che si versa sul capo del bambino e l’elemento formale sono le parole “Io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Il Lombardo, inoltre, chiarì che solo i sacramenti trasmettono oggettivamente la grazia divina e che sono sette: il Battesimo,
Cari fratelli e sorelle, è importante riconoscere quanto sia preziosa e indispensabile per ogni cristiano la vita sacramentale, nella quale il Signore, (cioè il Vivente, il Risorto presente) tramite questa materia, nella comunità della Chiesa, ci tocca e ci trasforma. Come recita il Catechismo della Chiesa Cattolica, i sacramenti sono “forze che escono dal Corpo di Cristo, sempre vivo e vivificante, azioni dello Spirito Santo” (n. 1116). In quest’Anno Sacerdotale, che stiamo celebrando, esorto i sacerdoti, sopratutto ministri in cura d’anime, ad avere loro stessi, per primi, un’intensa vita sacramentale per essere di aiuto ai fedeli. La celebrazione dei sacramenti sia improntata a dignità e decoro, favorisca il raccoglimento personale e la partecipazione comunitaria, il senso della presenza di Dio e l’ardore missionario. I sacramenti sono il grande tesoro della Chiesa e a ciascuno di noi spetta il compito di celebrarli con frutto spirituale. In essi, un evento sempre sorprendente tocca la nostra vita: Cristo, attraverso i segni visibili, ci viene incontro, ci purifica, ci trasforma e ci rende partecipi della sua divina amicizia” (Benedetto XVI, Udienza Generale, 30 dicembre 2009).
In una visita ad limina con i vescovi austriaci, che si lamentavano degli odierni rischi di frammentazione e di svalutazione di singole verità di fede, Benedetto XVI ha detto: “Utilizzate, per favore. Con zelo il Compendio e il Catechismo della Chiesa Cattolica! Fate in modo che i sacerdoti e i catechisti adottino questi strumenti, che vengano spiegati nelle parrocchie, nelle unioni e nei movimenti e che vengano utilizzati nella famiglie come importanti letture! Nell’incertezza di questo periodo storico e di questa società, offrite agli uomini la certezza della fede completa della Chiesa! La chiarezza e la bellezza della fede cattolica, sono ciò che rendono luminosa la vita dell’uomo anche oggi! Questo in particolare se viene presentata da testimoni entusiasti ed entusiasmanti!”.
Altro punto richiamato è quanto sia preziosa e indispensabile per ogni cristiano la vita sacramentale nella quale il Signore, il Vivente cioè il Risorto presente nella Sua Chiesa ci tocca e ci trasforma, ci assimila a sé perché, come dice il Catechismo al n. 1116, i sacramenti sono “forze che escono dal Corpo di Cristo (
“Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1,14) e anche ora abita qui tra noi sacramentalmente e attraverso il volto dei suoi, gerarchicamente strutturati. Il Verbo si rende visibile “qui e ora” in continuità da duemila anni; è attraverso il suo corpo umano, concepito nel ventre di una donna, che la gloria, lo splendore possente di verità dell’Essere divino e la sua realtà di vita filiale, si lascia incontrare da ogni uomo nella Chiesa e attraverso
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