Festa della Santa Famiglia di Nazareth

Da una parte, è una famiglia come tutte e al tempo stesso è unica, diversa da tutte, per la sua singolare vocazione legata alla missione del Figlio di Dio 


In questa domenica, che segue il Natale del Signore, celebriamo con gioia la Santa Famiglia di Nazareth. Il contesto è il più adatto, perché il Natale è per eccellenza la festa della famiglia. Lo dimostrano tante tradizioni e consuetudini sociali, specialmente l'usanza di riunirsi insieme, in famiglia appunto, per i pasti festivi e per gli auguri e lo scambio di doni; e, come non rilevare che in queste circostanze, il disagio e il dolore causate da certe ferite familiari vengono amplificati? Gesù proveniente come Persona dalla famiglia divina trinitaria ha voluto nascere e crescere in un una famiglia umana; ha avuto Maria, significativamente vergine nel concepimento e nel parto, come mamma e Giuseppe che gli ha fatto da padre; essi l'hanno allevato ed educato con immenso amore. La famiglia di Gesù merita davvero il titolo di "santa", perché è tutta presa dal desiderio di adempiere la volontà di Dio, incarnata nell'adorabile presenza della Persona del Verbo del Padre nello Spirito Santo nel volto umano di Gesù. Da una parte, è una famiglia come tutte le altre e, in quanto tale, è modello di amore coniugale, di collaborazione, di sacrificio, di affidamento alla divina Provvidenza, di laboriosità e di solidarietà, insomma, di tutti quei valori che la famiglia custodisce e promuove, contribuendo in modo primario a formare il tessuto di ogni società. Al tempo stesso, però, la Famiglia di Nazareth è unica, diversa da tutte, per la sua singolare vocazione legata alla missione del Figlio di Dio in un volto, in una natura umana. Proprio con questa sua unicità essa addita ad ogni famiglia, e in primo luogo alle famiglie cristiane, l'orizzonte trinitario di Dio, il primato dolce ed esigente della sua volontà, la prospettiva della famiglia trinitaria del Cielo al quale siamo destinati. Per tutto questo oggi rendiamo grazie oltre a farsi bambino, eucaristia, perdono sacramentale del Figlio di Dio anche la Vergine Maria e San Giuseppe, che con tanta fede e disponibilità hanno cooperato per trent'anni al disegno umano dell'Incarnazione.

Nel Vangelo vediamo che la vita della Santa Famiglia non è stata sempre facile, anzi in questa circostanza molto difficile. C'è un pericolo di morte per il bambino di Dio: "I magi erano appena partiti quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: "Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto (…), perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo". È una situazione drammatica per la Santa Famiglia, e "Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto".

La Santa Famiglia è una famiglia profondamente unita, perché è fondata sull'adesione alla volontà di Dio. Giuseppe e Maria si sono uniti per obbedienza alla volontà di Dio. Certamente questa volontà si manifesta anche attraverso un una attrattiva, un grande amore reciproco che essi provano. Ma nei momenti di crisi i sentimenti non bastano: ci vuole un atteggiamento profondo di docilità alla volontà di Dio.

Nel caso di Giuseppe e Maria questa volontà si manifesta in modo preciso, perché si tratta di una famiglia ordinaria come tutte le famiglie e fuori dell'ordinario, a causa del concepimento e del parto verginale da parte di Maria. La docilità di Giuseppe e Maria alla volontà di Dio crea tra loro una unione molto profonda. Entrano a servizio del bambino divino-umano, fanno tutto il possibile per difenderne la vita e facilitarne la crescita. Il loro affetto paterno e materno è forte e generoso.

Anche le nostre famiglie sono fondate sulla volontà di Dio, che è una volontà di amore. In genere ogni famiglia è fondata su un amore reciproco, voluto da Dio. Per poter rimanere in una unione salda, occorre obbedire alla volontà di Dio. Ogni famiglia è un focolare di amore: amore coniugale, amore paterno e materno, amore filiale e fraterno. Dio è amore e, potremmo dire, famiglia trinitaria ha fondato la famiglia a sua immagine.


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