Madre di Dio

Il volto di Dio si è fatto visibile in Gesù grazie alla Vergine Maria, Madre di Dio, Regina della Pace  
Nella liturgia di questo primo giorno dell’anno risuona la triplice benedizione biblica: “Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda
pace” (Nm 6,24-26). Il volto di Dio noi lo possiamo contemplare, si è fatto visibile, si è rivelato in Gesù: Egli è l’immagine visibile del Dio invisibile, del Padre, l’eternamente amante, del Figlio, l’eternamente Amato, dello Spirito Santo, l’eterno Amore. E questo grazie anche alla Vergine Maria, della quale celebriamo il titolo più grande, quello con cui partecipa in modo unico alla storia della salvezza: essere madre di Dio, unico nel suo essere, famiglia divina nel sussistere. Nel suo grembo il Figlio dell’Altissimo ha assunto la nostra carne, un volto anche umano, e noi possiamo contemplare la sua gloria (Gv 1,14), sentire la sua presenza vicina di Dio – con noi come umanità e come singoli, Emmanuele.
Iniziamo così il nuovo anno civile 2017 fissando lo sguardo sul volto di Dio che si rivela Bambino di Betlemme, attualizzato sacramentalmente nel Sacrificio della Messa, e sulla sua Madre Maria, che ha accolto con umile abbandono il disegno divino. Grazie al suo generoso “sì” è apparsa nel mondo la luce vera che illumina ogni uomo (Gv 1,9) e ci è stata aperta la vita della pace. “Cari figli – in una presunta apparizione della Madre di Dio a Natale -, oggi non solo vi ho portato un bambino, per voi, a voi, ma un miracolo d’amore, di bontà: Gesù, dato dallo Spirito Santo per farlo crescere in voi e nei cuori di tutto il mondo. Cari figli, un nuovo anno sta per arrivare. Sarà triste per coloro che rifiutano e non amano la grazia e l’amore di Dio; lieto per chi crede e spera nella sua misericordia; importante per me, perché possa continuare il mio lungo cammino di preghiera e di amore. Figli cari, sia grande la vostra umiltà come questo dono. Animate nei vostri cuori la realtà di Dio, manifestando con gioia la nascita di Gesù Salvatore”.
 Quest’oggi contempliamo Gesù, nata da Maria Vergine, nella sua prerogativa di vero “Principe della Pace” (Is 9,5). Egli “è la nostra pace”, venuto ad abbattere il “muro di separazione” che divide gli uomini e i popoli, cioè “l’inimicizia” (Ef 2,14). Per questo, sempre Paolo VI, volle che il 1° gennaio diventasse anche la Giornata mondiale della Pace: perché ogni nuovo anno incominci nella luce di Cristo, il grande pacificatore dell’umanità.
Per accogliere il dono della pace in famiglia e nella società, nel mondo attraverso la Chiesa, dobbiamo aprirci alla verità che si è rivelata nella persona divinamente umana di Gesù, il quale ci ha insegnato il “contenuto” di figli nel Figlio e insieme il “metodo” della pace, cioè l’amore fino al perdono. Dio, infatti, che è l’Amore perfetto e sussistente, si è rivelato in Gesù sposando la nostra condizione umana. In questa Nuova Alleanza o  definitiva storia di amore con l’umanità ci ha indicato la via della pace: il dialogo, il perdono, la solidarietà. Ecco l’unica strada che conduce alla vera pace.
Volgiamo lo sguardo a Maria Santissima, che oggi benedice il mondo intero mostrando il suo Figlio divino, il “principe della pace” (Is 9,5). Con fiducia invochiamone la potente intercessione, affinché la famiglia umana, aprendosi al messaggio evangelico, possa trascorrere l’anno che oggi inizia nella fraternità, nella non indifferenza di fronte a situazioni di bisogno e quindi nella pace.

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