Pellegrinaggio a Fatima e a Medjugorje

Verifica e quindi fiducia attraverso l’esperienza del pellegrinaggio alle riconosciute  o presunte apparizioni di Maria
Non si tratta di fede nelle apparizioni ma di fede, di fiducia conseguente ad una esperienza spiritualmente positiva attraverso il pellegrinaggio nei luoghi delle apparizioni. Non è fondato un giudizio positivo o negativo senza questa esperienza concreta. Non si può parlare di fede nelle apparizioni private perché non fanno parte dell’apparizione pubblica e si può essere credenti, cattolici anche senza di
esse. Dare giudizi positivi o negativi senza la verifica del pellegrinaggio. Un giudizio negativo, però, di fronte a tanti positivi pone nel rischio di peccare contro l’azione dello Spirito Santo, che rende possibili questi avvenimenti.
La Chiesa afferma di poter dare questi tre tipi di giudizio sull’eventuale riconoscimento circa l’eventuale origine soprannaturale:
1)    Consta la soprannaturalità dell’avvenimento carismatico come Lourdes, Fatima e alcuni altri;
2)    Consta la non soprannaturalità e quindi esclude;
3)    Non consta ancora la soprannaturalità e quindi i fedeli possono accedere sotto la loro personale responsabilità, possono organizzare pellegrinaggi e vescovi e sacerdoti possono solo accompagnare per l’Eucarestia, le Confessioni, la Catechesi.
Dal 1 al 5 giugno io accompagno un pellegrinaggio a Medjugorje organizzato da Raffaella Tezza Tel: 045 80.85.903 oppure 340 2407859
Le apparizioni a Medjugorje  iniziano il 24 giugno 1981. Marya il 27 ha una apparizione successiva con la preoccupazione di una possibile guerra fra dieci anni, guerra che scoppia nel 1991. I vescovi della Conferenza Jugoslavia danno il terzo tipo di giudizio e dichiarano Santuario sotto la loro responsabilità la Chiesa parrocchiale di Medjugorje, lasciando la responsabilità pastorale della parrocchia al vescovo di Mostar. Il Segretario di Stato Bertone dichiara opinione personale la contrarietà del Vescovo di Mostar, oggi Mons. Peric  che ha rilasciato una recente intervista. Benedetto XVI, dato il carattere internazionale e non più solo locale con due milioni e mezzo di pellegrinaggi all’anno, nomina una commissione presieduta dal card. Ruini che consegna i risultati al Papa e alla Congregazione della Fede. Papa Francesco incaricando del giudizio la Congregazione manda un suo delegato per sei mesi per verificare le esigenze pastorali del Santuario. Quindi legittimi i pellegrinaggi organizzati da laici e accompagnati da vescovi e sacerdoti.
Dal 4 al 7 settembre con Padre Marco gestiamo un pellegrinaggio a Fatima organizzato da Emmanuella (331 4699734) dell’Associazione Madre del Lungo Cammino.

Medjugorje nei suoi messaggi è la continuazione aggiornata del carisma di Fatima riconosciuto nelle 6 apparizioni dal 13 maggio al 13 ottobre. Quest’anno ricorre il centenario di queste apparizioni. Dio confermò le apparizioni ai tre pastorelli con molti segni soprannaturali, dei quali l’ultimo fu il grande miracolo del sole – 13 ottobre 1917 – visto da 70.000 persone per garantirci anche a livello di ragione che aveva inviato veramente la Madre sua a comunicarci un suo messaggio determinante e grave per le sorti presenti e future dell’umanità nella cultura moderna e post-moderna occidentale, a causa del progetto diabolico, orientato a sradicare dalla società i principi cristiani, la cultura e il vissuto cristiano, e a diffondere il relativismo, il laicismo, il secolarismo, il materialismo, l’edonismo, il naturalismo, l’ateismo, il pansessualismo, lo gnosticismo, l’occultismo, nel tentativo di sradicare la fede dai cuori o renderla impossibile a livello pubblico riducendola a fatto puramente privato. Dio ha voluto parlarci storicamente mediante il cuore di questa donna meravigliosa, dal cuore immacolato, che scelse per Madre quando si incarnò cioè ha assunto un volto, una natura umana e sulla Croce ce la donò come Madre di noi; con la sua materna sollecitudine  condivide anche la premura del Risorto per la nostra vita temporale e soprattutto per l’eterna salvezza. Maria, assunta in cielo con il corpo glorificato del Figlio non è assente dai figli nel Figlio con il suo compito di Madre e Maestra e non vuole, pur con il rischio del libero arbitrio, che alcuno dei suoi figli vada perduto. In totale unione con il Figlio, quindi con il Padre attraverso l’azione dello Spirito Santo nel corso delle apparizione lancia all’umanità moderna  dal 1830 con la Medaglia miracolosa, la Salette, Lourdes uno straordinario, accorato e profondo appello alla conversione, alla vita di fede, di speranza, di carità; ad accogliere il Crocefisso risorto nella Parola e nei Sacramenti dentro il nostro vissuto personale e sociale; accogliere le verità del Vangelo e della Tradizione della Chiesa; alla necessità di riparare le offese contro Dio e alla consapevolezza che nella lotta per la salvezza delle nostre anime possiamo ed è necessario aiutarci con la preghiera (la Madonna indicò in modo particolare il Rosario con la contemplazione dei misteri), con la partecipazione adorante della presenza e del sacrificio eucaristico almeno della Domenica, con la Confessione mensile e con la preoccupazione della conversione dei peccatori e dell’aiuto ai poveri. A Fatima inoltre Dio richiamò il valore della consacrazione degli uomini, della società, delle nazioni e del mondo alla Madre sua, che diventa così un potente esorcismo cioè una preghiera di liberazione sul mondo attuale, perché si oppone decisamente al piano di Satana di avanzare nel cuore degli uomini con divisioni, odio, oscuramento delle coscienze, nella società, nelle nazioni e così separare l’umanità e il mondo da Dio. Urge che gli sposi consacrino al Cuore Immacolato di Maria le loro famiglie, cioè se stessi con i loro figli; i parroci consacrino affidino a Lei le loro parrocchie; I Vescovi le proprie diocesi; i Capi di Stato le consacrino e  affidino le nazioni di cui sono a capo, implorando da Dio, affinché coloro che essi rappresentano si aprano  al suo Amore e torni possibile un’etica sociale condivisa. E finalmente cooperare perché ogni uomo e tutto il creato torni al Donatore divino e Dio sia tutto in tutti e ogni persona partecipi della stessa consacrazione fondamentale che Gesù fece di sé al Padre con queste parole: “E per essi io consacro me stesso, affinché anch’essi siano consacrati” (Gv 17,1)9. Anche pochi con questa tensione è per i molti. E ogni pellegrinaggio è una grande possibilità e non per  nulla Satana crea tanta confusione con i mezzi della comunicazione sociale.

Commenti

Post popolari in questo blog

Anglicani

I peccati che mandano più anime all'inferno

Sulla bellezza della Messa “Tridentina”