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Visualizzazione dei post da maggio, 2016

Ultima preghiera 69

14 giugno 2016, 69° preghiera, ultima Il cuore di Gesù e di Maria rivelano il cuore di Dio nell’agire in modo sommesso nella storia e nel mondo Liturgia della solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù anno C All’inizio: 86 – Annunceremo il tuo Regno Alla Comunione: 163 – E’ giunta l’ora All’esposizione: 193 – Inni e canti Omelia In quest’ultima preghiera di liberazione, di guarigione, di consolazione, da me condotta, vogliamo contemplare, attraverso il   cuore del Dio che si è assunto un volto umano nel grembo verginale, nel cuore immacolato di Maria, come Dio agisce nel mondo anche di fronte alla seduzione, alla azione del Maligno. La risurrezione di Gesù, il suo continuo farsi presente sacramentalmente nello spazio e nel tempo mediante lo

Corpus Domini

La liturgia eucaristica del Giovedì Santo ci fa rivivere la centralità del momento celebrativo, la liturgia del Corpus Domini il senso della sua presenza costante di Gesù in mezzo a noi e con noi E’ molto importante riconoscere, come la liturgia eucaristica del Giovedì Santo ci ha fatto rivivere, la centralità della celebrazione eucaristica che almeno ogni Domenica facciamo con la Messa, in cui il Signore convoca il suo popolo, lo raduna intorno alla duplice mensa della Parola e

Santissima Trinità

L’intimità di Dio non è solitudine infinita, ma comunione in un eterno dialogo tra l’Amante, il Padre, l’Amato, il Figlio, l’Amore, lo Spirito Santo Dopo il tempo pasquale, culminato nella festa di Pentecoste, la liturgia prevede queste tre solennità del Signore: oggi, la Santissima Trinità; domenica prossima quella del Corpus Domini; e infine 3 giugno Sacratissimo Cuore di Gesù con il 4 giugno Cuore Immacolato di Maria. Ciascuna di queste ricorrenze liturgiche evidenzia una prospettiva dalla quale si abbraccia l’intero mistero della fede cristiana: la realtà di Dio

Norme dottrinali per un disernimento pastorale

AMORIS LAETITIA Norme dottrinali per un discernimento pastorale in continuità dinamica con il magistero cattolico Angel Rodriguez Luňo IV.20.2016 L’Esortazione Apostolica Amoris laetitia offre le basi per dare un nuovo impulso molto necessario alla pastorale familiare in tutti i suoi aspetti. Nell’VIII capitolo si parla delle situazioni delicate nelle quali si manifesta maggiormente la debolezza umana. La linea proposta da Papa Francesco si può riassumere con le parole che  costituiscono il titolo del capitolo: ”Accompagnare, discernere e integrare la fragilità”. Siamo invitati a evitare giudizi sommari e atteggiamenti di rifiuto o esclusione, e ad assumere invece il compito di discernere le diverse situazioni, avviando con gli interessati un dialogo sincero e pieno di misericordia. “Si tratta di un

Leggere l'Amoris Laetitia alla luce del Magistero precedente

L’interpretazione del capitolo ottavo dell’Amoris Laetitia va letto nella linea della continuità alla luce del Magistero precedente perché lo continua e lo approfondisce Tra le molte interpretazioni (e discussioni) che ha generato fin ora l’esortazione Amoris laetitia, offriamo ai lettori quella di un teologo morale dell’ordine domenicano, P. Angelo Bellon, che l’ha proposta in una sua seguitissima rubrica on-line “Un sacerdote risponde”. Si tratta, come indica

Solennità di Pentecoste

Vieni Spirito Santo, vieni per Maria Nella celebrazione solenne della Pentecoste siamo invitati a professare la nostra fede nella presenza e nell’azione dello Spirito Santo, che nella vita divina è l’amore del Padre e del Figlio in persona e a invocarne l’effusione su di noi, sulla Chiesa e sul mondo intero. Ricordando la prima nella Pentecoste di quest’anno ognuno faccia propria e con particolare intensità, l’invocazione della Chiesa stessa: Vieni Spirito Santo terza persona della trinità di Dio, aggiungendo in questo mese del Rosario, per Maria, sua sposa!   Un’invocazione di amore tanto semplice e immediata, ma

Ascensione

Con l’Ascensione è iniziato il nuovo modo di presenza di Gesù, il modo sacramentale in cui solo Dio può esserci vicino, unito in qualche modo ad ogni uomo Abbiamo ascoltato la conclusione del Vangelo di Luca. Abbiamo sentito come Gesù appare agli apostoli che, insieme ai due discepoli di Emmaus, sono radunati a Gerusalemme nel Cenacolo. Egli mangia con loro e dà alcune istruzioni. Le ultime frasi del Vangelo che abbiamo ascoltato come Sua Parola dicono: “Poi li condusse fuori

Sui divorziati risposati il giudizio è sullo stato di vita

Il giudizio della Chiesa sui divorziati uniti civilmente è sullo stato di vita non sullo stato di peccato o di grazia che spetta alla coscienza se con piena avvertenza e deliberato consenso Di Stephan Kampowski, professore di Antropologia Filosofica presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su matrimonio e Famiglia, Roma in La nuova Bussola Quotidiana 03-05-2015 Nell’ottavo capitolo della sua esortazione post-sinodaleAmoris laetitia Papa Francesco riflette sul tema dell’accompagnamento, del discernimento e dell’integrazione (AL 291-312). Si tratta indubbiamente del capitolo più discusso nel dibattito pubblico. In particolare merita un chiarimento il tema del discernimento proposto dal documento. Il Papa osserva, in un passo ormai

Le necessarie radici cristiane dell'Europa

Non si può celebrare la grandezza dell’uomo dissecando la fonte da cui quella grandezza in Europa, in Occidente scaturisce e della quale si alimenta: non si può non essere cristiani Piero Gheddo in La nuova Bussola Quotidiana del 2  maggio 2016 Il continuo e consistente afflusso di migranti verso l’Europa sta mettendo in crisi la politica (e non solo) dell’Unione Europea:- se spalanchiamo le porte per accettare  tutti quelli

Preghiera 68

10 maggio 2016 Per la fede nella preghiera di liberazione, di guarigione, di consolazione abbiamo bisogno di invocare nella Novena di Pentecoste: Vieni Spirito Santo, vieni per Maria Liturgia della solennità dell’Ascensione anno C All’inizio: 234 - Nei cieli un grido risuonò Alla Comunione: 307 – Sei tu Signore il pane All’esposizione: 193 – Inni e canti Omelia  Per un verso la fede è un contatto profondamente personale non con un qualsiasi dio, ma con quel Dio che possiede un volto umano Gesù Cristo figlio di Maria, e che ci ha amati sino alla fine, sino al perdono: ogni singolo e l’umanità nel suo insieme. Il Risorto, col dono del Suo Spirito, mi mette di fronte al Dio vivente in assoluta immediatezza in  modo cioè

Domenica VI di Pasqua

Lo spazio pubblico a Dio è fondamento della speranza anche temporale – non un qualsiasi dio, ma quel Dio che storicamente ha assunto un volto umano e che ci ha amati sino alla fine: ogni singolo e l’umanità nel suo insieme Cari fratelli e sorelle! Il libro degli Atti degli Apostoli riferisce che Gesù, dopo la sua risurrezione apparendo subito a Gerusalemme, apparve ai discepoli per quaranta giorni in Galilea e poi a Gerusalemme “ fu elevato in alto sotto i loro