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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

Non essere tristi come gli altri che non hanno speranza

Chi crede non è triste come chi pensa la vita terrena  l’unico suo  orizzonte soccombendo nella più terribile delle tentazioni del Maligno: la mondanità Ieri la festa di Tutti i Santi ci ha fatto contemplare “la città del cielo, la Gerusalemme celeste che è nostra madre”. Oggi con l’animo ancora rivolto a queste realtà ultime, ricordiamo Tutti i Fedeli defunti nella purificazione ultraterrena del Purgatorio. In ogni Messa il Risorto rende attuale in modo incruento la crocifissione redentrice per noi ancora vivi e per i nostri cari defunti che si trovano nella purificazione ultraterrena del

La nostra Pasqua, i Santi del cielo e le anime Sante del Purgatorio

Sul fondamento della Pasqua di Gesù Cristo e di Maria celebriamo  la nostra Pasqua pregustando la festa della Comunità celeste, della purificazione ultraterrena e ravvivando la speranza nella vita eterna L’odierna domenica coincide con la solennità di Tutti i Santi nel Cielo, con il primo degli otto giorni del ricordo delle Anime Sante nel dono della purificazione ultraterrena in Purgatorio e invita noi della Chiesa pellegrina sulla terra, qui convenuti insieme, a pregustare la festa senza fina ravvivando la

Domenica XXX

Dio con la sua volontà di guarire e l’uomo con il suo desiderio di essere guarito: gioia di Dio, gioia dell’uomo  Nel Vangelo di questa Domenica (Mc 10, 46-52)  abbiamo rivissuto con il Risorto che ci fa rivivere quello che è avvenuto allora in Palestina, che, mentre il Signore passa per le vie di Gerico, un cieco di nome Bartimeo si rivolge verso di Lui gridando forte: “Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!”. Questa preghiera che esprime non solo il desiderio di guarigione fisica, ma la fede in Lui come Figlio di Davide,

Coscienza e misericordia: così le vedeva san Giovanni Paolo II

Molti dei temi toccati nel Sinodo sono stati affrontati dal magistero di San Giovanni Paolo II di cui il 22 ottobre si fa memoria liturgica: ricordiamo il ruolo della coscienza, il rapporto tra dottrina, pastorale e misericordia e il tema della legge della gradualità La coscienza. «Alcuni hanno proposto una sorta di duplice statuto della verità morale. Oltre al livello dottrinale e astratto, occorrerebbe riconoscere l'originalità di una certa considerazione esistenziale più concreta. Questa, tenendo conto delle circostanze e della situazione, potrebbe

Una realtà del presente in Agostino

Cristo una realtà del presente in Agostino Nel 1966 mi trovavo Rettore alla Madonna della Corona, un santuario nella Diocesi di Verona. Avevo fatto il biennio dopo la licenza nella Facoltà Pontificia di Venegono. Non avevo più né la possibilità e né il tempo di continuare. Anche la voglia che nei precedenti anni, curato a Santa Maria in Organo, mi aveva spinto ad andare ogni martedì-mercoledì a scuola fino a Vengono era calata, pur conservando la gioia di

Non si può ridurre al minimo le esigenze del Vangelo

“Mentre i cristiani muoiono per la loro fede e la loro fedeltà a Gesù, in Occidente, degli uomini di Chiesa cercano di ridurre al minimo le esigenze del Vangelo” (Cardinale Robert Sarah) Il card. Dolan di New York, tramite il Dr. George Weigel, ha invitato lunedì sera, 12 ottobre 2015 (Columbus Day) il Prof. Mons. Livio Melina, Preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli Studi su Matrimonio e Famiglia ad un incontro con cardinali e vescovi americani o di lingua inglese al Roof Garden della Residenza Paolo VI per una conversazione sul Sinodo. Grati all'autore pubblichiamo il testo Il Dott. George Weigel mi ha chiesto di esporre le speranze mie e dell’Istituto che presiedo circa il Sinodo dei Vescovi in corso. Potrei dire sinteticamente: spero, come tutti sperano, un rinnovamento della pastorale familiare adeguato alle sfide di oggi. Ma con questo non avrei detto nulla e vi avrei delusi.

Domenica XXIX

Chi punta a realizzarsi assimilandosi a Cristo non può che diventare missionario sapendo che Gesù cammina con lui, parla con lui, respira con lui. Sente Gesù vivo insieme con lui nel mezzo dell’impegno missionario Oggi, terza domenica di ottobre, si celebra la Giornata Missionaria Mondiale, che costituisce per ogni comunità ecclesiale e per ciascun cristiano un forte richiamo, per rafforzare la propria fede, all’impegno di annunciare e testimoniare il Vangelo a tutti, in particolare a quanti ancora non lo conoscono: la mia fede si rafforza donandola!

Non sminuire in nulla la salutare dottrina è eminente forma di carità di pastoralità

“Non sminuire in nulla la salutare dottrina di Cristo, è eminente forma di carità, (di pastoralità) verso le anime. Ma ciò deve sempre accompagnarsi con la pazienza e la bontà di cui il Redentore  stesso ha dato l’esempio nel trattare gli uomini. Venuto non per giudicare, ma per salvare, egli fu certo intransigente con il male, ma paziente e misericordioso verso i peccatori” (Paolo VI) Nel 1968 la pubblicazione dell’enciclica Humanae vitae ha provocato il dilagare senza precedenti di aspre critiche anche di episcopati contro l’insegnamento magisteriale di Paolo VI sul matrimonio e sul

Opzione preferenziale per la famiglia. Il libro gratis

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Domenica XXVIII

Per un ricco è molto difficile entrare nel Regno di Dio, sentirsi da Lui amato e amare con il suo amore ma non impossibile Il Vangelo di questa domenica (Mc 10,17-30) ha come tema principale quello della ricchezza e del Regno di Dio, che non è un al di là immaginario che non arriva mai; è presente là dove Egli è amato e dove permettiamo che il suo amore ci raggiunga. Solo il suo amore ci dà la possibilità di perseverare con ogni sobrietà giorno per giorno, senza

Relazione introduttiva del Sinodo sulla Famiglia del Card. Péter Erdo

Alcuni spunti della relazione introduttiva Il Relatore nella Relazione introduttiva del XIV Sinodo ordinario si è riferito al disegno primigenio della coppia umana come “dono” fatto alle persone umane unite in matrimonio. Gesù ha annunciato il messaggio concernente il significato del matrimonio come pienezza della rivelazione che recupera il progetto originario di Dio (Mt 19,3). Come

Errore e male condannati, compreso e amato l'uomo che sbaglia

“L’errore e il male devono essere sempre condannati e combattuti;  ma l’uomo che cade e sbaglia deve essere compreso e amato (…) Noi dobbiamo amare il nostro tempo e aiutare l’uomo del nostro tempo” (San Giovanni Paolo II 1978) Con la celebrazione eucaristica si è dato inizio alla Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. I Padri Sinodali, provenienti da ogni parte del mondo e riuniti intorno al Successore di Pietro, rifletteranno per tre settimane sulla vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nella società, per un attento discernimento spirituale e

Preghiera 61

13 ottobre 2015  Preghiera di liberazione . di guarigione, di consolazione Le rivelazioni chiamate “private”, riconosciute o non escluse dalla Chiesa, ci aiutano a comprendere i segni del tempo e a trovare per essi la giusta risposta nella fede  evangelico-eccle s iale  in Cristo per non soccombere nella  tentazione e liberarci dal Male Liturgia della Beata Vergine Maria del Rosario All’inizio: 231 – Mira il tuo popolo Alla Comunione: 210 – Lieta armonia All’esposizione: 193 Inni e canti Omelia Il demonio da sempre cerca di contrastare la “Rivelazione” pubblica cioè biblico-ecclesiastica. Essa è lo straordinario ed unico evento storico con cui Dio ci ha parlato e continua nella Chiesa a rivolgerci la sua Parola che nella vita trinitaria è la Persona del Verbo, del Figlio del Padre

Domenica XXVII

Alla luce della fede il  matrimonio sacramento rende visibile il rapporto nuziale, di amicizia tra Cristo e la Chiesa Oggi inizia il Sinodo ordinario sull’evangelizzazione del matrimonio e della famiglia. E il Vangelo ci fa sentire le parole di Gesù sul matrimonio. A chi gli domandava se fosse lecito al marito ripudiare la propria moglie, come prevedeva un precetto della legge mosaica ( Dt  24,1), Egli rispose  che quella era una concessione fatta da Mosè a motivo della “durezza di cuore”, quando “Dio – come  sta scritto nel Libro del l a  Genesi – li  creò maschio e femmina; per que s t o l’uomo