Solennità del SS. Corpo e Sangue di Cristo

Festa solenne e pubblica dell’Eucarestia, sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo
Oggi, in Italia e in altri Paesi, si celebra la solennità  del Corpus Domini, celebrata in città con la processione giovedì scorso. E’ la festa solenne e pubblica dell’Eucaristia, sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo:  il mistero istituito nell’ultima Cena per farsi presente Crocefisso risorto in ogni tempo e in ogni luogo per tutti gli uomini e ogni anno commemorato nel Giovedì Santo, in questo giorno viene
manifestato a tutti, circondato dal fervore di fede e di devozione della Comunità ecclesiale e dal rispetto democratico della comunità civile. L’Eucaristia costituisce in effetti il “tesoro” della Chiesa, la preziosa eredità che il suo Signore le ha lasciato domandando di celebrarla almeno ogni domenica. Ma oggi ricordiamo che il Signore rimane presente nel tabernacolo anche al di là del tempo della celebrazione. Per stare sempre con noi, lungo il trascorrere delle ore e delle giornate. La Chiesa la custodisce con la massima cura, celebrandola quotidianamente nella Santa Messa, adorandola nelle Chiese e nella cappelle noi il sabato dalle 16 alle 18, distribuendola ai malati e, come viatico, a quanti partono per l’ultimo viaggio.
Ma questo tesoro, che è destinato ai battezzati, non esaurisce il suo raggio d’azione nell’ambito della Chiesa: l’Eucaristia è il Signore Gesù che si dona “per la vita del mondo” (Gv 6,51). In ogni tempo e in ogni luogo, Egli vuole incontrare l’uomo e portargli la vita di Dio, la vita “veramente vita” non solo per l’anima ma anche per il corpo destinato a risorgere. Non solo poiché la risurrezione interessa non solo ciascuno di noi, l’umanità, la storia ma anche il cosmo ha anche una valenza cosmica: la trasformazione del pane e del vino nel Corpo e Sangue di Cristo costituisce infatti il principio di divnizzazione della stessa creazione verso cieli nuovi e terra nuova. Per questo la festa del Corpus Domini si caratterizza in modo particolare per la tradizione di recare il Santissimo Sacramento in processione, un gesto ricco di significato. Portando l’Eucaristia nelle strade e nelle piazze, vogliamo immergere il Pane disceso dal cielo nella quotidianità della nostra vita; vogliamo che Gesù cammini dove camminiamo noi, viva dove viviamo noi. Il nostro mondo, le nostre esistenze devono diventare il suo tempio. La Comunità cristiana in questo giorno di festa proclama che l’Eucaristia è tutto per lei, è la sua stessa vita, la fonte dell’amore che vince la morte. Dalla comunione con Cristo Eucaristia scaturisce la carità che trasforma la nostra esistenza e sostiene il cammino di tutti noi verso la patria celeste. Seguiamo Dio lasciandoci assimilare a Gesù Eucaristia, perché solo Lui sa prendere il nostro cuore, come nessun altro. Nessuno come Lui – a volte con discrezione, a volte con forza – sa attirare il nostro cuore attraverso le relazioni più care. Nessuno come Te, Gesù eucaristia nella comunione, sa prendere il mio cuore! Nessuno mi guarda e mi ama come Te,  Gesù! Fa che io ami gli altri come tu mi ami cioè che ami gli altri più di me stesso.
Per questo la liturgia può cantare: “Buon Pastore, (…)  Tu che tutto sai e puoi, che ci nutri sulla terra,/ conduci i tuoi fratelli/ alla tavola dei cieli /Nella gloria dei tuoi santi”.

Maria è la “donna eucaristica”, come l’ha definita San Giovanni Paolo II. Preghiamo la Vergine perché ogni cristiano programmi ferie, vacanze, viaggi garantendo la Messa di ogni Domenica, per vivere in costante comunione con Gesù ed essere dovunque suo valido testimone di amore,  mai indifferente verso i fratelli e soprattutto i più indigenti.

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