Non lasciatevi ingannare

Savino Bernardo Cazzaro o.s.m..
Vescovo

Fede alla deriva
Non lasciatevi ingannare
(1 Cor 15,33)

Idee moderne a confronto
Con il Catechismo della Chiesa Cattolica

E’ un testo scritto dal Vescovo Savino Bernardo Cazzaro, nato nel 1924 ad Abbazia Pisani e appartiene all’Ordine dei Servi di Maria. Ha studiato Teologia nella Pontificia Facoltà  Teologica “Marianum” di Roma e Lettere e Filosofia nell’Università Cattolica “Sacro Cuore” di Milano. Nel 1949 è ordinato sacerdote. Nel 1963 Paolo VI lo nomina Vescovo Vicario Apostolico di Aysén, nella Patagonia cilena. Riceve la Consacrazione episcopale nella Basilica di Monte Berico (Vicenza) il 13 febbraio 1964. Rimane ad Aysén 24 anni. Nel 1988 Giovanni Paolo II lo nomina Arcivescovo di Puerto
Mont, dove rimane per 13 anni. Nella vita sociale e politica del Cile Mons. Cazzaro ha dovuto affrontare, insieme agli altri vescovi cileni, l’infinità di problemi e di drammi di due Governi decisamente opposti tra loro: prima, quello comunista del Presidente Salvatore Allende; poi, quello militare del Presidente Augusto Pinochet. La Chiesa, agendo in forma indipendente da ogni coinvolgimento politico, si è dedicata con il massimo impegno nella difesa di tutti i perseguitati, nel reclamare tutti al dialogo e alla riconciliazione, e soprattutto nel prestare aiuto ai più bisognosi. Dopo 37 anni di Cile  è riaccolto nella Comunità del Santuario della Madonna di Monte Berico (Vicenza) e riceve dal Vescovi di Vicenza il mandato di esorcista. Scrive il testo indicato con l’imprimatur del 7 aprile 2013 da parte della Curia della Provincia Veneta dell’Ordine dei Frati Servi di Maria.
E’ un testo che risponde ad una profonda esigenza nella Chiesa cattolica contemporanea e quindi può diventare un utile strumento per tanti fedeli che cercano un orientamento secondo verità, nel mondo contemporaneo. Anche se all’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, ma l’incontro con la Persona viva e attuale di Gesù Cristo “che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva” (Deus caritas est, n. 1) occorre giungere a conoscere il nuovo orizzonte ecclesiale del patrimonio di fede cattolica cioè il Catechismo della Chiesa Cattolica.  Prioritariamente non si può partire dal Catechismo, anzi occorre continuare con il Kerigma  proprio perché “La fede si trasmette, per così dire, nella forma del contatto, da persona a persona, come una fiamma si accende da un’altra fiamma” (Lumen fidei37) e così all’origine della nostra testimonianza di credenti. Ma”E’ impossibile credere da soli – Lumen fidei n. 39 -.La fede non è solo un’opzione individuale che avviene nell’interiorità del credente, non è rapporto isolato tra l’”io” del fedele e il “Tu” divino, tra il soggetto autonomo e Dio. Essa si apre, per sua natura, al “noi”, avviene sempre all’interno della comunione ecclesiale”  che si estende nel tempo e nello spazio e quindi richiede la conoscenza di come la Chiesa propone di credere attraverso il Catechismo della Chiesa Cattolica. Il confronto tra le idee distorte e più diffuse anche tra il popolo cristiano e il Catechismo della Chiesa Cattolica è una urgenza pastorale anche con la Nuova Evangelizzazione, urgenza necessaria per vivere la fede cattolica in spirito e verità cioè in comunione ecclesiale per tutti e per tutto.
Il libro stampato a cura dell’Autore si può richiedere all’Associazione “Opus Sanctissimae Trinitatis”. Tel. 0445 – 589508 (sig.ra Virginia) oppure all’indirizzo e-mail: ostrinitatis@gmail.com (sig. Raffaele). Questa la prefazione dell’autore:

“Questo libro nasce dalla preoccupazione di un “Pastore d’anime”, un anziano vescovo dell’Ordine dei Servi di Maria della Provincia Lombardo – Veneta, missionario in Cile per 37 anni. Rientrato in Italia, la Comunità del Santuario della Madonna di Monte Berico (Vicenza) – dalla quale ero partito nel 1964 – ha accolto il mio desiderio di unirmi nuovamente alla loro fraternità.
Mi è stato facile capire che l’Italia che ritrovavo era diversa da quella che avevo lasciato. Erano avvenuti varia cambiamenti, positivi e negativi. Nel mondo sociale, era cresciuto il lavoro e la sua remunerazione, il che aveva migliorato il tenore generale di vita. Anche nel mondo religioso si erano avviate importanti iniziative di formazione cristiana: liturgia più partecipata, preparazione ai sacramenti del Battesimo e del Matrimonio, diffusione della Bibbia, Istituti di cultura teologica per laici, e altri. Ma nello stesso ambito religioso si erano fatti evidenti anche aspetti negativi. Con pena ho constatato, come fenomeno generale, il calo della cultura religiosa, la diminuzione della fede e la conseguente crescita della superstizione: magia, occultismo, satanismo e simili; una gioventù che stava abbandonando Chiesa, preghiera e sacramenti.
Ma ciò che maggiormente mi ha colpito è stato lo sbandamento di idee sulla Dottrina della fede cattolica. Cause? Certo, l’indifferenza e l’ignoranza religiosa, lo scarso apprezzamento e perfino il sottile disprezzo – con la scusa che era “già superato”! – del Catechismo della Chiesa Cattolica, pubblicato nel 1992 da San Giovanni Paolo II.
Presto mi si sono avvicinate molte persone disorientate per confidarmi la loro pena per tali idee “moderne” molto lontane, spesso opposte, a quello che avevano imparato e sempre praticato nella loro vita cristiana. Le ascoltavano da persone consacrate, da catechisti, da  sacerdoti, perfino nel Confessionale; le leggevano in qualche Bollettino parrocchiale e su Internet. Mi supplicavano un aiuto. Altri, sconvolti da questa “novità”, avevano abbandonato la Chiesa.
Il fenomeno allarmante trovava in me una risonanza tutta speciale: una profonda sofferenza perché contrastava con l’esperienza meravigliosa che, allora giovane Vescovo, avevo vissuto come Padre Conciliare negli ultimi due anni del Vaticano II. Che pena, adesso, dover assistere a tanti maltrattamenti di quella santa dottrina, nata nella preghiera, maturata nello studio accuratissimo, in un clima di sincero amore al Signore Gesù Cristo, di fedeltà assoluta al suo vangelo e alla sua Chiesa! In questo, tutti i Padri Conciliari erano “un cuor solo e un’anima sola”.
In un primo tempo mi dedicai al dialogo personale di chiarificazione con chi era disorientato. Ma presto constatai che il problema era troppo vasto, per cui al conversazione privata era divenuta insufficiente. Sono stato richiesto di diffondere la verità mediante una pubblicazione. Il mio tempo era già saturo di impegni nel servizio al Santuario e in quello di esorcista diocesano. Ho accettato a malincuore, sostenuto dal dovere di fedeltà alla mia missione di Pastore.
Le idee analizzate provengono da vari autori moderni e mi sono state segnalate da numerose persone. Ho cercato di riunirle per argomenti.
Forse qualche lettore rimarrà malamente impressionato da tanti errori di fede, o scandalizzato dalla loro gravità. Ma deve confortarlo l’altra faccia della medaglia. Nonostante le sofferenze e i problemi causati anche dagli stessi suoi figlila Chiesa continua a compiere con fedeltà e senza paure, la missione che Gesù, suo Fondatore, le ha affidato. La sua Forza è lo Spirito santo. Lo dimostra l’immenso popolo di credenti che, senza pubblicità, professano e vivono la loro fede cattolica. Se il male è tanto, il bene è maggiore, come dice il proverbio: “Fa più rumore un albero che cade, che una foresta che cresce”.
Il presente lavoro, nel fondo, è una esposizione di catechesi, fatta con la speranza che faccia un po’ di bene a qualche anima desiderosa di camminare alla luce del Magistero della Chiesa.
Un grazie cordiale ai collaboratori Giuseppe Gambuso, Antonietta Giarduz, Virginia Mondin e Raffaelle Mondin.
Lascio  questa umile fatica sotto il manto materno di Monte Berico: che implori dal suo Figlio Gesù tutte le Benedizioni di verità e di amore di cui tutti, senza eccezioni, abbiamo bisogno per perseverare nella fede della Chiesa cattolica fino alla morte.
Vicenza, 8 dicembre 2013
                                                                                             Savino Bernardo CazzaroO.S.M.
                                                                                                              Vescovo
L’autore vive nella Comunità dei Servi di Maria – basilica di Monte Berico Viale X giugno, 87 – 36100 Vicenza.

Questo testo io, don Gino, lo consiglierei a molti.

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