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Visualizzazione dei post da 2013

La rinuncia di Benedetto XVI e le riforme di Papa Francesco

Papa Francesco fornisce ai vescovi “un modello di prossimità pastorale, di ricerca di una presenza pastorale che sia calorosa, che sia misericordiosa, che porti consolazione e che doni una nuova speranza”: questo il giudizio positivo del prefetto della Congregazione dei Vescovi. Legittimo anche l’apporto particolare di chi ne mette in luce i rischi, senza però sottacere le possibilità anche per il rimando sacramentale a Cristo del successore di  Pietro Il cardinale Marc  Ouellet , recentemente confermato da papa Francesco come Prefetto della   Congregazione dei Vescovi, è stato intervistato dalla Radio Vaticana, intervista riportata da  Zenit.org  del 27 Dicembre 2013. Il porporato canadese, uno dei teologi collaboratori di Ratzinger, De  Lubac  e  Balthasar   nella rivista  Communio ,  ha dichiarato che le dimissioni di papa Ratzinger “ hanno aperto   delle grandi possibilità ”. Si è trattato non solo di un “ Gesto veramente nuovo ” ma della

Un'importante intervista a Muller

Promuovere e difendere la fede per la salvezza dell’ uomo Su in “ la Lettura ”  –  Corriere della Sera – del 22 dicembre 2013 è pubblicata un’intervista a Gerhard Ludwig  Muller   di Gian Guido Vecchi dove descrive il suo compito: “ Il primo scopo della Congregazione è promuovere la fede per la salvezza dell’uomo, ma il secondo è difenderla…Alcuni interpretano  la  Evangelii Gaudium  come  se il Santo Padre volesse favorire una certa autonomia delle chiese locali, la tendenza a distanziarsi da Roma. Ma questo non è possibile. Il particolarismo, come il centralismo, è un’eresia.  Sarebbe il primo passo verso l’ autocefalia ”. In che senso, eminenza? “ La Chiesa  cattolica è composta di chiese locali ma è una . Non esistono chiese “nazionali”, siamo tutti figli di Dio. Il Concilio Vaticano II spiega in concreto il rapporto tra il Papa e i vescovi, tra il primato di Pietro e la collegialità. Il Pontefice romano e  i singoli vescovi  sono di diritto divino, istituiti da

Credere che a noi siano promesse la risurrezione e la vita eterna è una vera pretesa

Quando  la Chiesa  è davvero se stessa,  essa è sempre in movimento,  deve continuamente mettersi al servizio della missione, che ha ricevuto dal Signore. E per questo deve sempre di nuovo aprirsi alle preoccupazioni del mondo, del quale, appunto, essa stessa fa parte, dedicarsi senza riserve tali preoccupazioni, per continuare e rendere presente lo scambio    sacro che  ha preso inizio con l’Incarnazione. Nello sviluppo storico della Chiesa si manifesta, però, anche una tendenza contraria:  quella cioè di una Chiesa soddisfatta

Dopo quasi due anni di celebrazione ex-traordinaria e ordinaria

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Dopo quasi due anni di celebrazione sia extra-ordinaria e    sia ordinaria: due modi per aiutare umilmente Papa Francesco ad essere “nelle grandi decisioni, legato alla grande comunità della fede di tutti i tempi, alle interpretazioni vincolanti cresciute lungo il cammino pellegrinante della Chiesa”, organicamente e sistematicamente espresse nel Catechismo della Chiesa Cattolica e nel suo Compendio. Due esperienze concrete: quello espresso da due giornalisti innamorati  delle interpretazioni vincolanti cresciute lungo  il passato cammino pellegrinante della Chiesa: Alessandro Gnocchi – Mario  Palmaro  e quello espresso da una  testimonianza e riflessione teologica  in rapporto alla nuova evangelizzazione del cardinale  Christoph   Schonborn , arcivescovo di Vienna, rinnovamento nella continuità Clicca per info Il vescovo mi ha chiesto di esercitare il ministero in una Rettoria dove si celebra sia nella forma ex-traordinaria e sia nella forma ordinaria dell’unico rito alla lu

Il giudizio come luogo di esercizio della speranza continuità tra Benedetto VI e Papa Francesco

Il Giudizio    come luogo di apprendimento ed esercizio della speranza: continuità catechistica di Papa Francesco con l’enciclica  Spe  salvi  di Benedetto XVI Mi ha sempre impressionato l’attenzione di Benedetto XVI nel proporre come “luoghi” di apprendimento e di esercizio della speranza affidabile non solo la preghiera come scuola di speranza, l’agire e il soffrire come luoghi di apprendimento della speranza, ma il Giudizio come luogo di apprendimento e di esercizio della speranza : ” Nel grande Credo della Chiesa

Romano - cattolico, primato ed episcopato

Il Concilio convocato da Giovanni XXIII ha riportato al centro della pastorale e della ricerca teologica, e dopo i decenni seguiti al Vaticano I, quando l’attenzione si era fissata sul  romanus , sul primato,  ha di nuovo spostato fortemente l’attenzione sull’altro piatto della bilancia, cioè sul  catholicus , sull’episcopato,  con cui il  romanus , l’episcopato,  sta insieme in unità, tanto che l’uno svincolato dall’altro, e viceversa, non sarebbe più lo stesso. Papa Francesco si accinge a riforme per dare pastoralmente, teologicamente più    spazio all’episcopato, alla collegialità, alla cattolicità senza dissolvere la romanità, il primato con un nuovo modo di operare meno centralizzato 1.  LA DOTTRINA DELLA  CHIESA SU PRIMATO ED EPISCOPATO “Domandiamoci anzitutto: quale è la dottrina definita della Chiesa e quindi il dato certo che può e deve venir presupposto nel dialogo  intracattolico  come anche in quello con le diverse confessioni ? È  dottrina definita della Chiesa an

Preghiera 46

10 dicembre L’azione del Maligno contro    l’avvenimento di Cristo permane nella storia ma non più con la possibilità di vincere che ha avuto prima dell ’Incarnazione Salmo:  Ecco, viene il Signore, re della gloria. Omelia con la liturgia della quarta domenica di Avvento Non c’è concezione cristiana completa della vita dell’uomo e della storia se si dimentica un particolare fondamentale: l’opposizione continua del Maligno alla presenza e azione del Crocefisso Risorto nella e attraverso  la Chiesa  nel mondo, opposizione che permane fino al compimento della storia causando errori, sventure, negatività, malattie,  ma non più con la possibilità di vincere che ha avuto prima

La Chiesa non può rinchiudersi nel passato

Ogni momento storico porta con sé possibilità e pericoli per  la Chiesa , anche il momento odierno con Papa Francesco impegnato per forme specifiche di tradizioni democratiche della Chiesa offuscate: non è formale la sua continua richiesta di preghiera! E’ sciocco e ingenuo pensare che solo oggi  la Chiesa  potrebbe davvero realizzare nella maniera giusta il suo compito istituzionale con una struttura più sinodale; e non meno sciocco e ingenuo sarebbe pensare che  il momento presente di democratizzazione non avrebbe alcunché da dire alla Chiesa e che essa potrebbe tranquillamente

Sacerdozio cattolico, Concilio di Trento e Vaticano II

L’immagine del sacerdozio cattolico definita dal Concilio di Trento e poi rinnovata e approfondita in senso biblico dal Vaticano II, dopo il Concilio è caduta in una profonda crisi. Sul Volume VII dell’ Opera Omnia  di Joseph Ratzinger dal titolo significativo di  Annunciatori della Parola e Servitori della vostra gioia. Teologia e spiritualità del Sacramento dell’Ordine  ho trovato nel primo tema  Sulla Natura del Sacerdozio ( pp.19 – 38) momenti particolari in cui mi sono trovato. Un Vescovo di Verona aveva incontrato un sacerdote che aveva chiesto la laicizzazione motivandone la liceità come frutto di insegnamento nello Studio Teologico San Zeno. Superamento delle vecchie idee di culto e sacerdozio

Un vero e proprio scritto apolegetico

Benedetto XVI ha letto il libro del matematico    Piergiorgio  Odifreddi , una lettera con cui l’ateo militante  contrappone la visione logico – scientifica a quella metafisico – teologica della religione,  e gli risponde con una lettera di undici pagine, pubblicata in italiano dal sito Raffaella il 23 novembre 2013, che può essere considerata  un vero e proprio scritto apologetico “ Il mio giudizio circa il Suo libro (in rapporto al mio  Introduzione al Cristianesimo)  nel suo insieme è, però, in se stesso piuttosto contrastante. Ne ho letto alcune parti con godimento e profitto. In altre parti, invece,  mi sono meravigliato di una certa aggressività e dell’avventatezza dell’argomentazione. 1. Mi meraviglio anzitutto che Lei nelle pagine 25s interpreti la mia scelta di andare oltre  la percezione dei sensi per scorgere la realtà nella sua grandezza come “un’esplicita negazione del principio di realtà” o come “psicosi mistica”, mentre io intendevo proprio ciò che Lei poi, a

Regalità di Gesù

L’anno della fede, voluto da Benedetto XVI, per riscoprire la bellezza di quel cammino di fede che ha avuto inizio nel giorno del nostro Battesimo, che ci ha resi figli di Dio e fratelli nella Chiesa. Un cammino che ha come meta finale l’incontro pieno con Dio, e durante il quale lo Spirito Santo ci purifica, ci eleva, ci santifica, per farci entrare nella felicità a cui anela il nostro cuore: un tutt’uno con Cristo, centro della storia e re dell’ universo “…Le Letture bibliche che sono state proclamate hanno come filo conduttore  la centralità di Cristo .  Cristo è al centro, Cristo è il centro. Cristo centro della creazione, Cristo centro del popolo, Cristo centro della storia. 1. L’Apostolo Paolo ci offre una visione molto profonda della centralità di Gesù. Ce lo presenta come il  Primogenito di tutta la creazione:  in Lui, per mezzo di Lui e in vista di Lui furono create    tutte le cose. Egli è il centro di tutte le cose, è il principio: Gesù Cristo, il Signore. Dio ha dato

Non si può negoziare ciò che è essenziale al proprio essere

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Il “ progressismo che poi si rivela adolescenziale ”    partecipa di quella cultura che predomina in Occidente e che vorrebbe porsi come universale e autosufficiente, generando un nuovo costume di vita. Ne deriva una nuova ondata di illuminismo e di laicismo, per  la quale  sarebbe razionalmente valido soltanto ciò che è sperimentabile e calcolabile, mentre sul piano della prassi la libertà individuale viene eretta a valore fondamentale al quale tutti gli altri valori dovrebbero sottostare. Così Dio rimane escluso dalla cultura e dalla vita  pubblica Leggi il libro suggerito dal Papa! Clicca C’è un’insidia che percorre il mondo. E’ quella della “globalizzazione dell’uniformità egemonica” caratterizzata dal “pensiero unico”, attraverso il quale, in nome di un progressismo che poi si rivela adolescenziale, non si esita a rinnegare le proprie tradizioni e la propria identità. Quello che ci deve consolare è che però davanti a noi c’è sempre il Signore fedele alla sua promessa, ch

Il compito evangelizzatore esige molta pazienza

Il compito evangelizzatore esige molta pazienza, molta pazienza; cura il grano e non perde la pace per la presenza della zizzania. Sa presentare il messaggio cristiano in maniera serena e graduale, con il profumo del Vangelo, come faceva il Signore.  Sa privilegiare, in primo luogo, l’essenziale e più necessario, cioè la bellezza dell’amore di Dio che ci parla anche oggi in Cristo morto e risorto, sacramentalmente,  ecclesialmente  presente per tutti e per tutto. “Cari fratelli e sorelle, Saluto molto cordialmente Voi che partecipate a questo pellegrinaggio – incontro, organizzato dalla Pontificia Commissione per l’America Latina, sotto la protezione di Nostra Signora di Guadalupe. Oltre a trasmettervi il mio affetto, la mia vicinanza e il mio desiderio di essere con Voi, voglio condividere brevemente alcune riflessioni, come contributo a questi giorni di incontro. Aparecida , propone di mettere  la Chiesa  in stato permanente di missione, di realizzare    atti di indole missi

Credere in Cristo morto e risorto, presente qui e ora

Giovanni Paolo II, nel 1984 nel trentennale di Comunione e Liberazione: “Proseguite con impegno su questa strada perché, anche attraverso voi,  la Chiesa  sia sempre più l’ambiente dell’esistenza redenta dell’uomo (…) dove ogni uomo trova la risposta alla domanda di significato per la sua vita: Cristo, centro del cosmo e della storia, (…) principio interpretativo dell’uomo e della sua storia . Affermare umilmente, ma altrettanto tenacemente, Cristo principio e motivo del vivere e dell’operare, della coscienza e dell’azione, significa aderire a Lui, per rendere presente adeguatamente la sua vittoria sul mondo. In questo sta la ricchezza della vostra partecipazione alla vita ecclesiale: (…)  L’esperienza cristiana così compresa e vissuta genera una presenza che pone in ogni circostanza umana  la Chiesa  come luogo dove l’evento di Cristo (…) vive come orizzonte pieno di verità per l’uomo.  Noi crediamo in Cristo morto e risorto, in Cristo presente qui e ora, che solo può cambiare e camb

Preghiera 45

12 novembre   Papa Francesco: “ Il demonio esiste, non confondiamolo con le malattie psichiche . No!” “ Dobbiamo sempre vigilare contro l’inganno del demonio”:  omelia dell’11 ottobre 2013 nella Casa Santa Marta. Il Santo Padre ha sottolineato che non si può seguire la vittoria di Gesù sul male “a metà” e ha ribadito che    non dobbiamo confondere, relativizzare la realtà, la verità nella lotta contro l’azione ordinaria (la tentazione) e quella straordinaria del demonio: non abbandonarci nella tentazione, liberaci dal Male. Gesù scaccia i demoni e qualcuno comincia a dare spiegazioni “per diminuire la forza del Signore”: dal male che viene dal maligno solo la preghiera ci libera. Oggi con la secolarizzazione e dando fiducia solo nella scienza è forte la tentazione di voler sminuire la figura di Gesù come fosse un personaggio storico di allora e non la presenza contemporanea necessaria del Crocefisso risorto

In Papa Francesco l'evangelizzazione prima ma non al posto della dottrina

In Papa Francesco l’evangelizzazione cioè l’essenziale della fede prima ma non al posto della dottrina :  la fede è anche conoscenza  e quindi azione di amore, di tenerezza ecclesiale cioè pastorale sotto l’azione dello Spirito del Risorto presente, contemporaneo sacramentalmente L’emergenza    della pastorale come aspetto primario e punto di vista da cui considerare tutto il resto è divenuta nel post Concilio quotidianità. Ma il Concilio non ha compiutamente teorizzato questo primato della pastorale ma lo ha vissuto, e come vissuto è transitato nella vita quotidiana della base ecclesiale: la pastorale prima della dottrina,  se non al posto della dottrina. Man mano che la dottrina ha perso di importanza si è indebolita nel sentire comune dei fedeli l’importanza dottrinale, catechistica del magistero del Papa e dei Vescovi mentre è aumentata quella dei teologi. I teologi

Possibilità di unità ecclesiale tornando tutti all'essenziale

Possibilità di una nuova unità ecclesiale per la nuova evangelizzazione ritornando tutti, nella conciliare “gerarchia delle verità”, all’essenziale, al cuore originario del messaggio di Gesù Cristo, come chiede Papa Francesco invitando tutti i cattolici ad uscire dai tentativi, più o meno legittimi, di interpretare in senso conservatore o progressista il  Concilio Il cristianesimo si trova, proprio nel luogo della sua originaria diffusione, in Europa, in Occidente in una crisi di fede profonda: al suo ritorno ci sarà ancora qualcuno che lo attende? E Papa Francesco, convinto che suo primo compito è confermare nella fede e la fede si recupera, si rafforza

Il Concilio restituito alla Chiesa

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Clicca per acquisti e info Stefano Fontana Il Concilio restituito alla Chiesa Dieci domande sul Vaticano II Prefazione di S.E. Gianpaolo  Crepaldi Arcivescovo – vescovo di Trieste Siamo a poche settimane dalla conclusione dell’ Anno della fede  e dalla celebrazione del 50° dell’inizio del  Vaticano II. Per  La Nuova  Evangelizzazione   e per l’unità della Chiesa che la rende feconda il  Vaticano II  è di fondamentale importanza. Questo libro di Stefano Fontana fornisce un quadro completo e veramente utile alla Chiesa, al ministero di Papa Francesco, sempre deciso nella strada aperta dal Concilio, interessato a continuare lo spirito di rinnovamento e riforma nella continuità dinamica e creativa

È un prete aperto secondo Papa Francesco

“Vi scrivo questa lettera animato dal desiderio di esortarvi, come pastore e come fratello, a spalancare le porte al Signore: la porta del cuore, della mente, delle nostre chiese, tutte quelle della nostra vita . È un gesto cristiano, nonché un compito sacerdotale” (Papa Francesco ) “Il Vangelo ci racconta che Gesù ha compiuto spesso questo gesto . All’inizio della sua missione, a Nazareth, presentandosi in sinagoga aprì il rotolo del profeta Isaia ( Lc  4,17); e in un modo simile si conclude il libro dell’Apocalisse: come l’agnello immolato, come il leone della tribù di Giuda, egli è l’unico “degno di aprire il libro e scioglierne i sigilli” ( Ap  5,2). Gesù risorto è colui che “aprì…la mente” dei discepoli di  Emmaus “per comprendere le Scritture” ( Lc  24,45), e di cui loro dicono: “Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le

Dignità trascendente dei figli di Dio‏

Questi i contenuti  della fede teologico  –apostolica, ben di più della moderna fede religiosa teorizzata da  Kant  nei puri limiti della ragione umana. L’azione di Dio,  inaugurata con la creazione al cui vertice si trova l’uomo plasmato a sua immagine e somiglianza – con cui stabilisce un rapporto di amore e che ha raggiunto il suo punto più alto con l’incarnazione del Figlio -, deve culminare in una piena realizzazione di questa unione a livello universale. L’intero creato deve essere partecipe della comunione definitiva di Dio, iniziata con Cristo risorto. Ci dirigiamo dunque verso una fine che è conclusione positiva dell’opera amorosa di Dio, la quale non è il risultato diretto dell’azione umana, bensì un’azione salvifica del Signore, il compimento dell’opera d’arte che Lui stesso ha cominciato e alla quale ha voluto che noi contribuissimo. Il senso ultimo della nostra esistenza si risolve quindi nell’ incontro personale e comunitario con il Dio – Amore, che va persino oltre la

È l'amore che apre gli occhi

Dobbiamo lanciare messaggi positivi: vivere noi per primi in pienezza e farci testimoni e costruttori di un nuovo modo di essere uomini e donne. Ma questo non succederà se perseveriamo nello scetticismo: bisogna convincersi che  le cose non solo  “si possono” cambiare ma che  la rivoluzione di cui ci facciamo portatori è una imprescindibile necessità “Professare un credo e sostenere una determinata concezione dell’essere umano può sembrare un atteggiamento non particolarmente allettante in quest’epoca di relativismo e crollo delle certezze: quanto meno sicurezze abbiamo, tanto più corriamo il rischio di lasciarci convincere che l’unico appiglio solido e sicuro sia ciò che ci propongono

Martini e Bergoglio: così vicini, così lontani

Il servizio di  www.chiesa   “Martini papa.  Il sogno divenuto realtà”  ha suscitato reazioni di vario segno . Il professor Alessandro Martinelli, discepolo del filosofo Gustavo  Bontadini  e specialista in metafisica, ha inviato a  magister.blog    il seguente articolo che pubblichiamo. “ Bergoglio  e Martini molto simili ? Senza dubbio, ma anche molto diversi. Si pensi a quanto divergano su questioni delicatissime e caldissime anche per  la Chiesa , come il riconoscimento legale delle unioni omosessuali e la depenalizzazione dell’aborto procurato. Mentre in Argentina divampava lo scontro sul disegno di legge che avrebbe legalizzato i cosi detti “matrimoni”

La Chiesa è apostolica e la nostar fede non è semplicemente religiosa ma teologica cioè apostolica

La fede cattolica non è semplicemente una fede religiosa, come da  Kant  in poi la cultura moderna ha voluto imporre, ma una fede teologica, apostolica perché la risurrezione di Cristo  è un fatto avvenuto nella storia, di cui gli apostoli sono stati testimoni e non certo creatori. Essa non è    un semplice ritorno alla nostra vita terrena; è invece la più grande “mutazione” mai accaduta, il “salto” decisivo verso una dimensione di vita profondamente nuova, l’ingresso in un ordine decisamente diverso, che riguarda anzitutto Gesù di Nazareth, ma con Lui anche noi, tutta la famiglia umana, la storia e l’intero universo: per questo la risurrezione di Cristo è il centro della predicazione e della testimonianza apostolica, dall’inizio e fino alla fine dei tempi. “Quando recitiamo il Credo diciamo “Credo  la Chiesa  una ,  santa, cattolica e  apostolica”.  Non so se avete mai riflettuto sul significato che ha l’espressione “ la Chiesa  è apostolica”.  Forse qualche volta, venendo a Rom

A poche settimane dal termine dell'Anno della fede‏

“Il sacro deposito della dottrina cristiana sia custodito ed insegnato in forma più efficace…E’ necessario che questa dottrina certa ed immutabile, che deve essere fedelmente rispettata, sia approfondita e presentata in modo che risponda alle esigenze del nostro tempo” (Papa Giovanni XXIII, 11 ottobre 1962 ) Siamo nelle ultime settimane dell’ Anno della fede  ed è importante rifarci all’ Omelia  di Papa Benedetto XVI dell’11 ottobre 2012 che ha voluto far rivivere, a    50 anni dall’inizio del Concilio Vaticano II,la processione iniziale, i sette Messaggi finali e il frutto più significativo cioè il  Catechismo della Chiesa Cattolica e la Dottrina sociale rinnovata.  E questo per “ entrare più profondamente nel movimento spirituale che ha caratterizzato il Vaticano II, per farlo nostro e

Verità e carità nella pastorale dei divorziati risposati

Unire in modo molto equilibrato le esigenze della verità con quelle della carità nella pastorale dei divorziati  risposati Il prossimo Sinodo straordinario, indetto da Papa Francesco insieme ad una riforma della prassi sinodale nell’orizzonte della    collegialità, sarà sulla pastorale della famiglia e quindi anche sulla pastorale dei divorziati risposati.. La  Lettera  della Congregazione per la Dottrina della Fede  circa la recezione della Comunione eucaristica da parte di fedeli divorziati risposati del 14 settembre 1994 ha avuto una vivace eco in diverse parti della Chiesa. Alcune obiezioni sono state studiate in modo approfondito dalla Congregazione. Nel 2011 l’ Osservatore Romano  ha ripubblicato queste chiare argomentazioni pubblicate nel 1998 dall’allora Card. Ratzinger

Unità sacramentale con il Vescovo‏

“La fede ha una struttura sacramentale . Il risveglio della fede passa per il risveglio di un nuovo senso sacramentale della vita dell’uomo e dell’esistenza cristiana, mostrando come il visibile e il materiale si aprono verso il mistero dell’eterno” ( Lumen  fidei , n.40 ) “Per un presbiterio chiamato ad essere sempre più l a famiglia sacramentale  dove tutti i preti si trovano di casa, a loro agio” (Giuseppe  Zenti ,  Lettera ai Sacerdoti,     4 ottobre 20013) Questo il progetto pastorale per il triennio 2013 – 2015 della Chiesa nella Diocesi di Verona:  LA TRASMISSIONE DELLA  FEDE E’ OPERA DELLA CORRESPONSABILITA’. Ma la corresponsabilità tra preti, diaconi e Vescovo, tra fedeli e presbiteri, tra figli e genitori, tra cittadini e Autorità civile, è in rapporto all’unità sacramentale – Mons. Luigi Negri  alla  tre giorni del Clero di Ferrara – e unità  analogata  come

Preghiera

“Bisognosi di liberazione e di consolazione” Non abbandonarci nella tentazione (azione ordinaria del Maligno ) Liberaci dal Male (azione straordinaria del Maligno )   E’ il primo incontro del 2013-2014. Siamo davanti a Lui,  eucaristicamente  esposto e penso di offrirvi l’orizzonte entro il quale, anche quest’anno, stare con Lui, lasciarsi guardare, pregare per non essere abbandonati nell’azione ordinaria del Maligno, la più rischiosa che quotidianamente coinvolge tutti (la tentazione) e liberati nell’azione straordinaria cioè dalle vessazioni, ossessioni, infestazioni, possessioni,  malefici , la più tremenda ma rara. Mi rifaccio al messaggio che il Card. Mauro Piacenza, Prefetto della Congregazione per il Clero,    ha inviato al Convegno Esorcisti Italiani dal 9 al 13 settembre: “Non possiamo nasconderci che il tema delle

Il Vangelo non riguarda solo la religione‏

Il Vangelo non riguarda solo la religione, riguarda l’uomo, tutto l’uomo, riguarda il mondo, la società, la civiltà umana. Il Vangelo è il messaggio di salvezza di Dio per l’umanità. Ma quando diciamo “messaggio di salvezza”, non è un modo di dire, non sono semplici parole o parole vuote come ce ne sono tante oggi! L’umanità ha veramente bisogno di essere salvata dal  male “Ecco,  Vangelo .  Vorrei prendere la parola “Vangelo” per rispondere alle  altre due domande  che mi avete fatto,  la seconda e la quarta.  Una riguarda l’impegno sociale, in questo periodo di crisi che minaccia la speranza; e l’altra riguarda l’evangelizzazione, il portare l’annuncio di Gesù agli

L'attuale sfida pastorale della Chiesa

In un momento come quello attuale dove regna la diffidenza, specie verso l’autorità,    bisogna conoscersi, ascoltarsi e far crescere la conoscenza del mondo che ci circonda. Pastoralmente la sfida principale della Chiesa è  infatti  “aprirsi alla cultura moderna”.  Ma non per proselitismo, che – sottolinea il papa – è una “solenne sciocchezza” e “non ha senso”, piuttosto per “l’ascolto dei bisogni, dei desideri, delle delusioni, della disperazione, della speranza” e aprire alla fede teologale della speranza e della carità per vincere “la mondanità spirituale che è un atteggiamento omicida . Uccide l’anima, uccide le persone, uccide  la Chiesa ” ( Bergoglio ): “La risurrezione di Cristo è un fatto avvenuto nella storia, di cui gli Apostoli sono stati testimoni e non certo creatori.  Nello stesso tempo essa non

Il Catechismo e il Comprendio presuppongono la fede‏

Non si può dare per scontato che chi viene alla catechesi abbia la fede e il Catechismo della Chiesa Cattolica e il suo Compendio non sono comprensibili senza il primo annuncio, senza la fede e quindi “ parlare e trasmettere tutto quello che Dio ha rivelato ,  cioè la dottrina nella sua totalità, senza tagliare né aggiungere” ( Papa Francesco ). Il Catechismo è la memoria di Dio,  ,  memoria della sua azione nella storia, del suo esserci fatto vicino a noi in Cristo, presente nella sua Parola, nei Sacramenti, nella sua Chiesa, nel suo amore, nella preghiera. “Mi piace    che nell ’Anno della fede   ci sia questo incontro per voi: la catechesi è un pilastro per l’educazione della fede, e ci vogliono buoni catechisti. Grazie di questo servizio alla Chiesa e nella Chiesa. Anche se a volte può essere difficile, si lavora tanto, ci si impegna e non si vedono i risultati voluti,  educare alla fede è bello! E’ forse la migliore eredità che noi possiamo dare: la fede! Educare nella fede,

Teologia della liberazione e teologia della Chiesa

“La forte unità che si è realizzata nella Chiesa dei primi secoli con una fede    amica dell’intelligenza e una prassi di vita caratterizzata dall’amore reciproco e  dall’attenzione premurosa ai poveri e ai sofferenti ha reso possibile la prima grande espansione missionaria del cristianesimo nel mondo ellenistico romano. Così è avvenuto in seguito, in diversi contesti culturali e situazioni storiche.  Questa rimane la strada maestra per l’evangelizzazione”  (Benedetto XVI, Verona 2006): dalla parte dei poveri . Teologia della liberazione, teologia della Chiesa Nel libro di Nello Scavo “ La lista di  Bergoglio ” , in vendita dal 3 settembre e presentato da  www.chiesa     il 28 settembre, è riportata per la prima volta la trascrizione dell’interrogatorio cui fu sottoposto  Bergoglio  dalla magistratura argentina l’8 novembre 2010. In esso vi sono alcuni passaggi in cui egli dice in breve, che cosa pensa della teologia della liberazione e il primo passaggio del suo argomentare da

Valori non negoziabili

E’ carità richiamare la verità riguardo  la  vita umana e la sessualità come Dio ci ha creati. Per questo l’attenzione alla vita umana nella sua totalità è diventata negli ultimi tempi una vera e propria priorità del Magistero della Chiesa, particolarmente a quella maggiormente indifesa, cioè al disabile, all’ammalato, al nascituro, al bambino, all’anziano, che è la vita più  indifesa 1.          La prima riflessione che vorrei condividere con voi è questa: noi assistiamo oggi ad  una situazione paradossale,  che riguarda la professione medica. Da una parte constatiamo – e ringraziamo Dio – i progressi della medicina, grazie al lavoro di scienziati che, con passione e senza risparmio, si dedicano alla ricerca delle nuove cure. Dall’altra, però, riscontriamo anche il pericolo che il medico smarrisca la

La Chiesa è una sola per tutti‏

La Chiesa  cattolica sparsa nel mondo “ha una sola fede, una sola vita sacramentale, un’unica successione apostolica, una comune speranza, la stessa carità” ( CCC n.161). E’ lo Spirito Santo cioè la preghiera il motore dell’unità della Chiesa. Non è primariamente frutto del nostro consenso, o della democrazia dentro al Chiesa, o del nostro sforzo di andare ‘accordo, ma viene da Lui che fa l’unità nella  diversità “La Chiesa è sparsa in tutto il mondo ! Eppure le migliaia di comunità cattoliche formano un’unità. Come può avvenire questo? 1.          Una risposta sintetica la troviamo nel  Catechismo della Chiesa Cattolica,  che afferma: la Chiesa Cattolica sparsa nel mondo”ha una sola fede, una sola vita sacramentale, un’unica successione apostolica, una comune speranza, la stessa carità” (n.161). E’ una bella definizione, chiara, ci orienta

La donna nella Chiesa

“Io – Papa Francesco – ho una certezza dogmatica: Dio è nella vita di ogni persona, Dio è nella vita di ciascuno . Anche se la vita di una persona è stata un disastro, se è distrutta dai vizi, dalla droga o da qualunque altra cosa, Dio è nella sua vita. Lo si può    e si deve cercare in ogni vita umana. Anche se la vita di una persona è un terreno pieno di spine ed erbacce, c’è sempre uno spazio in cui il seme buono può crescere.  Bisogna fidarsi di Dio” Il primo Papa religioso dopo 182 anni… Papa Francesco è il primo Pontefice a provenire da un Ordine religioso dopo il camaldolese Gregorio XVI, eletto nel 1831, 182 anni fa. Chiedo dunque: “Qual è oggi nella Chiesa il posto specifico dei religiosi e delle religiose?”. “I religiosi sono profeti. Sono coloro che hanno scelto una sequela di Gesù che imita la sua vita con l’obbedienza al Padre, la povertà, la via di comunità e la castità. In questo senso i voti non possono finire per essere caricature, altrimenti, ad esempio, l

Non novità di magistero e dottrina ma di pastorale

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Nessuna novità di magistero e dottrina ma molto nel riproporla alla luce della cultura contemporanea, soprattutto nell’amore misericordioso, nella maternità della Chiesa cioè nella carità pastorale : nell’ethos, nella morale cristiana la tensione per i grandi principi, che non deve mai mancare,  deve essere percorsa incarnandoli nelle circostanze di luogo, di tempo e di persone L’intervista di sei ore, nel corso di tre appuntamenti il 19, il 23 e il 29 agosto 2013, di Padre Antonio  Spadaro  S.I.  ,  Direttore di  Civiltà Cattolica,  a Papa Francesco riporta un dialogo all’interno di un ragionamento riportato, in maniera sintetica. Benedetto    XVI il 20 dicembre del  2010, in  occasione degli auguri natalizi, diceva: “ Si asseriva – persino nell’ambito della teologia cattolica – che non esisterebbero né il male in sé, né il bene in sé. Esisterebbero soltanto “un meglio di” e un “peggio di”. Niente sarebbe in se stesso bene o male. Tutto dipenderebbe dalle circostanze e dal f

Un discorso profetico di Benedetto XVI

Il mondo con tutte le sue nuove speranze e possibilità è, al tempo stesso, angustiato dall’impressione che il consenso morale si stia dissolvendo, un consenso senza il quale le strutture giuridiche e politiche non funzionano; di conseguenza, le forze mobilitate per la difesa di tali strutture sembrano essere destinate all’insuccesso. “ Excita ,  Domine ,  potentiam   tuam ,  et  veni” – con queste e simili parole la liturgia della Chiesa   prega  ripetutamente nei giorni dell’Avvento. Sono invocazioni formulate probabilmente nel periodo del tramonto dell’Impero Romano. Il disfacimento degli ordinamenti portanti del diritto e degli atteggiamenti morali di fondo, che ad essi davano forza, causavano la rottura degli argini che fino a quel

Convegno nazionale esorcisti 2013‏

Non possiamo nasconderci che il tema delle    potenze infernali si trovi ad essere talvolta piuttosto marginalizzato nella predicazione e nella catechesi, facendo diminuire l’intensità della preghiera insegnataci da Gesù:  Non abbandonarci nella tentazione, liberaci dal Male.  Il telegramma del Papa e il messaggio del Prefetto della Congregazione per il Clero possono esserci dia aiuto.                                                                                                                                        Don Gino Reverendo Padre P.  Francesco  Baamonte Presidente Associazione Internazionale Esorcisti “In occasione del Convegno nazionale degli Esorcisti Italiani, il Sommo Pontefice Francesco rivolge il Suo cordiale e beneaugurante pensiero, esprimendo apprezzamento per il servizio ecclesiale offerto da quanti con il ministero dell’esorcismo esercitano una forma di carità a beneficio di persone che soffrono e sono  bisognose di liberazione e di consolazion

Non diventiamo cristiani da soli‏

Noi non diventiamo cristiani da soli e  con le nostre forze pur essendo la fede un atto personale, ma essa è un regalo, è un dono di Dio che ci viene dato nella Chiesa e attraverso la Chiesa madre “Tra le immagini che il  Concilio Vaticano II  ha scelto per farci meglio capire la natura della Chiesa, c’è quella della “madre”: la Chiesa è nostra madre nella fede nella vita soprannaturale ( Lumen gentium,  6.14.15.41.42). E’ una delle immagini più usate dai Padri della Chiesa nei primi secoli e penso possa essere utile anche per noi. Per me è una delle immagini più belle della Chiesa: la Chiesa madre! In che senso e in che modo la Chiesa è madre? Partiamo dalla realtà umana della maternità: che cosa fa la mamma?    Anzitutto una mamma genera alla vita, porta nel suo grembo per nove mesi il proprio figlio e poi lo apre alla vita, generandolo. Così è la Chiesa: ci genera alla fede, per opera dello Spirito Santo che la rende feconda, come la Vergine Maria. La 

Dio vide che era cosa buona

Questo nostro mondo nel cuore e nella mente di Dio è la “casa dell’armonia e della pace” ed è il luogo in cui tutti possono trovare il proprio posto e sentirsi “a casa”, perché è “cosa buona”, rimane un’opera buona. Ma ci sono anche “la violenza, la divisione, lo scontro, la guerra” quando l’uomo, vertice della creazione, lascia di guardare l’orizzonte della bellezza e della bontà e si chiude nel proprio  egoismo   “Dio vide che era cosa buona” ( Gen  1,12.18.21.25). Il racconto biblico dell’inizio della storia del mondo e dell’umanità ci parla di Dio che guarda la creazione, quasi la contempla, e ripete: è cosa buona. Questo, carissimi fratelli e sorelle, ci fa entrare nel cuore di Dio e, proprio nell’intimo di Dio, riceviamo il suo messaggio. Possiamo chiederci: che significato ha questo messaggio? Che cosa dice questo messaggio a me, a te, a tutti noi? 1.          Ci dice semplicemente che questo nostro mondo nel cuore    e nella mente di Dio è la “casa dell’armonia e del

Il posto e l'atteggiamento giusto

Ci troviamo sulla via evangelica giusta se proviamo a diventare umili che “scendono” per servire e portare la gratuità, la vicinanza    di Dio In sintesi è l’omelia del Papa emerito Benedetto XVI nella Messa della XXII Domenica anno C celebrata alle 9,30  del  1 settembre nella cappella del Governatorato in Vaticano, in occasione del tradizionale seminario estivo dei suoi ex-allievi, il cosi detto Ratzinger  Schulerkreis .  Questa 38.maedizione    è stata dedicata a “ La questione di Dio sullo sfondo di secolarizzazione”  alla luce della produzione filosofica e teologica di Rémi Braghe, teorico francese premiato l’anno scorso con il “ Premio Ratzinger”  per la teologia. Una cinquantina di persone hanno partecipato alla    Messa

Monteforte: la mia esperienza di esorcista

Undici anni di esperienza di ministero esorcistico di liberazione nell’orizzonte biblico - ecclesiastico Undici anni fa il Vescovo di Verona ha dovuto richiedermi per tre volte se accettavo il mandato di esorcista. La terza volta sono andato a consigliarmi con don Giussani, ricoverato al San Raffaele. Ma che obiezioni fai? Nel Vangelo secondo Marco non ci sono memorizzati cinque esorcismi di Gesù?  Mah …  Ma tu non rendi presente Lui con il tuo ministero, con il

Il contributo coraggioso, profondo e oggi profetico alla libertà religiosa di Benedetto XVI

Il contributo coraggioso, profondo    e oggi profetico alla libertà religiosa  di  Benedetto XVI, riassunta da Papa Francesco: “Il Vangelo non autorizza affatto l’uso della forza per diffondere la fede. E’ proprio il contrario: la vera forza del cristiano è la forza della verità e dell’amore, che comporta rinunciare ad ogni violenza.  Fede e violenza sono incompatibili”   Dio che possiede un volto umano come via umana alla Verità e alla Vita ci ha rivelato che Dio è l’Amore e quindi non può costringere creature create libere che per il si libero, d’amore, necessariamente hanno anche il rischio di poter dire no anche a Dio cioè il peccato. C’è un rapporto tra Dio e ogni individualità intelligente e libera, angelica e umana, da

Papa Francesco risponde alle domande, in totale libertà, dei giornalisti

Un’intervista del Papa a braccio non è in alcun modo un atto  magisteriale .  Magisteriali  sono gli interventi ai Vescovi, ai giovani fatti esplicitamente come successore di Pietro e che abbiamo pubblicato. Perciò ognuno è libero di dissentire quando si tratta di opinabile. Tuttavia è veramente un dono questa intervista se letta con quell’anticipo di simpatia verso il Papa senza il quale non c’è alcuna comprensione.   Juan de Lara: Santità, in questi quattro mesi di pontificato abbiamo visto che ha creato diverse Commissioni per riformare la Curia. Vorrei domandarle: Che tipo di riforma ha in mente, contemplala possibilità di sopprimere lo IOR, la cosi detta Banca del Vaticano? I passi che ho fatto in questi quattro mesi e mezzo vengono da due versanti: - il contenuto di quello che si doveva fare, tutto, viene dal versante delle Congregazioni Generali dei cardinali. Erano cose che noi cardinali abbiamo chiesto a colui che sarebbe diventato Papa. Io mi ricordo che chiesi molte

La fede cresce nella condivisione‏

La fede è una fiamma che si fa sempre più viva quanto più si condivide, si trasmette, perché tutti possano conoscere, amare e professare Gesù Cristo che è il Signore della vita e della storia ( Rm  10,9 )   “Andate e fate discepoli tutti i popoli”. Con queste parole, Gesù si rivolge a ognuno di voi, dicendo: “E’ stato bello partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù, vivere la fede insieme a giovani provenienti dai quattro angoli della  terra, ma  ora tu devi andare a trasmettere questa esperienza agli altri”. Gesù ti chiama ad essere discepolo in missione! Oggi, alla luce della Parola di Dio che abbiamo ascoltato, che cosa ci dice il Signore? Che cosa ci dice il Signore? Tre parole:  Andate, senza paura, per servire. Andate.  In questi giorni, qui a Rio, avete potuto fare la bella esperienza di incontrare Gesù e di