Esorcismo nella Chiesa Cattolica

Esorcismo nella Chiesa Cattolica

Il Male non è soltanto una deficienza, ma una efficienza, un essere vivo, spirituale, perverso e pervertitore esistente prima della creazione dell’uomo, all’origine della prima disgrazia dell’umanità. E’ il nemico numero uno, il tentatore per eccellenza, il nemico occulto che semina errori e sventure nella storia umana.
Lo si coglie adeguatamente attraverso la Rivelazione, nella lotta, nella vittoria di Cristo e non si può cogliere Cristo, il Liberatore per eccellenza senza questo essere oscuro e conturbante: non permettere che soccombiamo nella tentazione, liberaci dal Male – maligno ci ha invitato a pregare Gesù. Non c’è concezione cristiana completa della vita di ogni uomo singolo e della
storia umana se si oblitera il centro dell’opposizione all’avvenimento redentore di Cristo che permane nella storia, non più certo con la possibilità di vincere che ha avuto prima dell’Incarnazione, Passione, Morte, Risurrezione, invio dello Spirito del Risorto. La debolezza spirituale e morale, ci impegna seriamente a ricorrere alla Sua presenza nella Chiesa, a Lui che parla attraverso la Scrittura e si dona in persona di vincitore attraverso i sette sacramenti e i sacramentali. Uno dei sacramentali è l’Esorcismo che nella Riforma liturgica ha un Nuovo Rito De exorcismis et supplicationibus quiburdam (DESQ). In continuità col Rito presente nel Rituale Romano del 1614, con le variazioni ed aggiunte intercorse fino alla sua ultima edizione del 1952, intende offrire al fedele vessato od ossesso, maleficiato o posseduto un’azione liturgica per espellere i demoni o liberare dall’influsso demoniaco.
Don Gabriele Nanni in Dito di Dio e il potere di satana. L’esorcismo (Libreria Editrice Vaticana, 2004) e nelle Lezioni tenute presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (Roma 2005) ci offre una sintesi delle Norme e prassi dell’Esorcismo, delle Preghiere di Liberazione nella Chiesa Cattolica.

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